CR: no a referendum abrogativo LR 5/2016 gestione acqua e rifiuti (2)
(ACON) Trieste, 27 lug - RCM - Quasi un mese fa è stata
depositata in Consiglio regionale, a cura dei 9 promotori, la
proposta di referendum abrogativo regionale della legge n. 5 del
2016 sull'organizzazione del servizio idrico integrato e del
servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, sottoscritta
da 1.336 cittadini.
Poiché l'Ufficio di presidenza non ha espresso un parere unanime
sulla sua ammissibilità o meno, la decisione è passata all'Aula,
la quale, dopo un dibattito di un'ora e mezza, ha accolto un
ordine del giorno presentato dai capigruppo di maggioranza
Moretti (Pd), Lauri (Sel) e Paviotti (Cittadini) con cui si è
sancita la non ammissibilità della suddetta proposta referendaria.
Per l'ammissibilità del referendum, battendosi in particolare per l'esercizio del voto da parte dei cittadini sempre e comunque, si sono, invece, espressi Ciriani (FdI/AN), Sergo (M5S), Riccardi (FI), Santarossa (AR), ma anche Pustetto in difformità al suo gruppo (Sel).
L'esito finale ha visto 27, tra consiglieri di maggioranza e assessori, ma anche Colautti (Ncd) e Barillari (Misto), esprimersi in favore dell'ordine del giorno (quindi per la non ammissibilità del referendum), mentre 20 consiglieri in totale, 19 di opposizione più il consigliere Pustetto, votavano contro.
Il quesito contenuto nella proposta - si legge nell'ordine del
giorno - non rispetta il requisito di ammissibilità, secondo cui
non possono essere sottoposte a referendum abrogativo le leggi
regionali il cui contenuto sia reso obbligatorio da norme dello
Statuto o da norma statali vincolanti per il legislatore
regionale.
Inoltre, la normativa di risulta consentirebbe di supplire solo
alla mancanza di una legislazione regionale per i servizi di
gestione dei rifiuti attraverso la continuità delle gestioni
esistenti, mentre tale continuità non sarebbe assicurata per il
servizio idrico. In secondo luogo, l'abrogazione referendaria
esporrebbe la Regione al potere sostitutivo statale. Terzo e non
ultimo, la legge regionale 5/2016 è interessata da obblighi che
derivano dall'appartenenza all'Unione europea, previsti in
particolare dalle direttive in materia di gestione dei rifiuti,
di gestione dei corpi idrici, di protezione delle acque
sotterranee dall'inquinamento e dal deterioramento, di
trattamento delle acque reflue urbane, di appalti pubblici.
A seguire, i lavori sull'assestamento del bilancio 2016.
(immagini tv)
(segue)