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FI: Ziberna, da rivedere norme su ripartizione richiedenti asilo

29.07.2016
13:15
(ACON) Trieste, 29 lug - COM/MPB - "Un testo che non fa altro che accentuare la non equa ripartizione dei richiedenti asilo sul territorio dell'Unione europea e che, alla lunga e in un momento di crisi economica, non farà altro che accentuare i disagi di ordine sociale sul nostro territorio".

Ad affermarlo il vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Rodolfo Ziberna a margine del parere della VI Commissione consiliare sulla proposta di revisione del Regolamento di Dublino.

"La necessità di giungere a una radicale modifica di Dublino III - rileva Ziberna - era ormai un mantra con cui rappresentanti di movimenti politici e di istituzioni convenivano, per evitare che il nostro Paese fosse chiamato, largamente più di altri, a farsi carico degli oneri di primo ingresso dei migranti e richiedenti asilo. Oneri accresciuti laddove gli altri partners europei non accolgano pro quota questi flussi. Più precisamente l'intendimento condiviso era di assicurare una migliore distribuzione dei richiedenti asilo in Europa.

"Ma nell'atto in esame nulla lascia intendere che l'istituzione dell'Agenzia sull'Unione europea servirà a questo. Ci saremmo attesi azioni maggiormente cogenti nei confronti dei Paesi europei, ma prima ancora azioni da porre in essere nei Paesi di origine e nei Paesi della costa africana. Non è più possibile accettare di essere bacchettati da un'Unione europea che vuole costringere l'Italia ad andare quasi sotto costa a raccogliere i richiedenti asilo, per poi mantenerli sul suo territorio, facendosi carico di larga parte degli oneri, che oggi si attestano sull'ordine dei 4 miliardi di euro".

"Dal punto di vista finanziario - prosegue l'esponente di Forza Italia - nel documento si sostiene che i costi di trasferimento di un richiedente verso lo Stato membro di assegnazione dovrebbero essere rimborsati dal bilancio dell'Ue. Ecco, è proprio questo condizionale che ci esaspera e che dà la misura dell'incapacità da parte dell'Unione di considerare questi dei problemi di tutti e non solo dell'Italia.

"Anche il contributo di solidarietà per ogni richiedente non accettato presenta cifre risibili, anche perché una persona che vive in Italia deve farlo in modo decoroso. Lo Stato italiano pertanto deve essere messo in grado di ricevere risorse adeguate per ciascun richiedente asilo che gli altri Paesi non intendono accogliere. Risorse adeguate significa risorse per assicurare un tetto sopra la testa (alloggi da realizzare e non da sottrarre ai cittadini italiani), una formazione professionale e un inserimento nel mondo del lavoro con interventi mirati per creare nuovi posti di lavoro e non per occupare posti di lavoro che oggi mancano soprattutto per i cittadini italiani e per non creare, quindi, ulteriori disagi di ordine sociale con quei cittadini che da anni pagano le tasse. "Visto il grado di disinteresse dimostrato dalla Ue nei confronti delle istanze italiane - conclude Ziberna - ritengo che debba essere previsto l'istituto del conguaglio a fronte della partecipazione italiana al bilancio comunitario, che consenta di trattenere dai circa 17 miliardi che oggi l'Italia conferisce alle casse dell'Unione quanto dovuto per gli oneri accertati di cui il nostro Paese deve farsi carico. Alla Turchia i 3 miliardi sono stati riconosciuti celermente, non vedo la ragione per cui non possa essere riconosciuto uno strumento automatico a beneficio di chi si carica di maggiori oneri".