FI: Ziberna, da rivedere norme su ripartizione richiedenti asilo
(ACON) Trieste, 29 lug - COM/MPB - "Un testo che non fa altro
che accentuare la non equa ripartizione dei richiedenti asilo sul
territorio dell'Unione europea e che, alla lunga e in un momento
di crisi economica, non farà altro che accentuare i disagi di
ordine sociale sul nostro territorio".
Ad affermarlo il vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio
regionale Rodolfo Ziberna a margine del parere della VI
Commissione consiliare sulla proposta di revisione del
Regolamento di Dublino.
"La necessità di giungere a una radicale modifica di Dublino III
- rileva Ziberna - era ormai un mantra con cui rappresentanti di
movimenti politici e di istituzioni convenivano, per evitare che
il nostro Paese fosse chiamato, largamente più di altri, a farsi
carico degli oneri di primo ingresso dei migranti e richiedenti
asilo. Oneri accresciuti laddove gli altri partners europei non
accolgano pro quota questi flussi. Più precisamente
l'intendimento condiviso era di assicurare una migliore
distribuzione dei richiedenti asilo in Europa.
"Ma nell'atto in esame nulla lascia intendere che l'istituzione
dell'Agenzia sull'Unione europea servirà a questo. Ci saremmo
attesi azioni maggiormente cogenti nei confronti dei Paesi
europei, ma prima ancora azioni da porre in essere nei Paesi di
origine e nei Paesi della costa africana. Non è più possibile
accettare di essere bacchettati da un'Unione europea che vuole
costringere l'Italia ad andare quasi sotto costa a raccogliere i
richiedenti asilo, per poi mantenerli sul suo territorio,
facendosi carico di larga parte degli oneri, che oggi si
attestano sull'ordine dei 4 miliardi di euro".
"Dal punto di vista finanziario - prosegue l'esponente di Forza
Italia - nel documento si sostiene che i costi di trasferimento
di un richiedente verso lo Stato membro di assegnazione
dovrebbero essere rimborsati dal bilancio dell'Ue. Ecco, è
proprio questo condizionale che ci esaspera e che dà la misura
dell'incapacità da parte dell'Unione di considerare questi dei
problemi di tutti e non solo dell'Italia.
"Anche il contributo di solidarietà per ogni richiedente non
accettato presenta cifre risibili, anche perché una persona che
vive in Italia deve farlo in modo decoroso. Lo Stato italiano
pertanto deve essere messo in grado di ricevere risorse adeguate
per ciascun richiedente asilo che gli altri Paesi non intendono
accogliere. Risorse adeguate significa risorse per assicurare un
tetto sopra la testa (alloggi da realizzare e non da sottrarre ai
cittadini italiani), una formazione professionale e un
inserimento nel mondo del lavoro con interventi mirati per creare
nuovi posti di lavoro e non per occupare posti di lavoro che oggi
mancano soprattutto per i cittadini italiani e per non creare,
quindi, ulteriori disagi di ordine sociale con quei cittadini che
da anni pagano le tasse.
"Visto il grado di disinteresse dimostrato dalla Ue nei confronti
delle istanze italiane - conclude Ziberna - ritengo che debba
essere previsto l'istituto del conguaglio a fronte della
partecipazione italiana al bilancio comunitario, che consenta di
trattenere dai circa 17 miliardi che oggi l'Italia conferisce
alle casse dell'Unione quanto dovuto per gli oneri accertati di
cui il nostro Paese deve farsi carico. Alla Turchia i 3 miliardi
sono stati riconosciuti celermente, non vedo la ragione per cui
non possa essere riconosciuto uno strumento automatico a
beneficio di chi si carica di maggiori oneri".