FI: Ziberna, non rispettata legge tutela salute in ambito sanitario
(ACON) Trieste, 13 ago - COM/AB - Il decreto legislativo 9
aprile 2008, n. 81, recante "Attuazione dell'articolo 1 della
legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e
della sicurezza nei luoghi di lavoro", in riferimento al peso
movimentabile dai lavoratori, fa riferimento alle norme tecniche
ISO della famiglia 11228 e alla Uni EN 1005-2 da cui si desume
che gli attuali limiti massimi consentiti sono: di 25 kg per i
maschi dai 18 ai 45 anni, di 20 kg per le femmine dai 18 ai 45
anni, di 20 kg per i maschi fino ai 18 e dopo i 45 anni e di 15
kg per le femmine fino ai 18 e dopo i 45 anni. Del resto già la
normativa della 626 del '94 imponeva in 30 kg i limiti massimi di
pesi sollevabili dai lavoratori.
Il peso medio della popolazione italiana è di 74 kg per gli
uomini e 59 kg per le donne. In entrambi i casi quindi, a norma
di legge servirebbero per sollevare un paziente maschio almeno 3
uomini di età tra i 18 e i 45 anni, oppure 4 donne sempre tra i
18 e i 45 anni, oppure 4 uomini di età superiore ai 45, oppure 5
donne di età superiore ai 45 anni. Queste sono le norme di legge
da rispettare e far rispettare.
Tale normativa, pur essendo relativamente recente, in ambito
sanitario non verrebbe rispettata anche alla luce delle dotazioni
standard di personale addetto ai reparti di degenza dove la media
di presenze di operatori è tra le due e una unità nei turni
notturni e pomeridiani. Ciò significa che per 18 ore su 24 per
365 giorni l'anno, gli infermieri e gli operatori di supporto
lavorano in condizioni in cui non verrebbero rispettate le
normative sulla sicurezza nella movimentazione dei carichi,
esponendoli così a seri e ripetuti episodi di rischio di
patologie del rachide.
Nelle ambulanze, siano esse aziendali o meno, operanti sul
territorio risulterebbe che solo in alcuni turni l'equipaggio
sarebbe composto da tre persone, due autisti soccorritori e un
infermiere professionale. Nella maggioranza dei turni solo con
due persone: un autista e un infermiere.
Sarebbe ora che la Giunta regionale cambiasse una volta per tutte
registro per non penalizzare sempre cittadini, dipendenti,
medici, infermieri, operatori socio sanitari, sfruttati
all'inverosimile con evidenti rischi anche sulla salute dei
degenti. Risulterebbe in forte aumento, infatti, il dato
registrato negli ultimi anni relativo alle patologie del rachide
proprio a causa dell'eccesso di peso cui sono costretti gli
operatori a movimentare nella colpevole indifferenza di questa
Giunta regionale.
Per questa ragione ho rivolto un'interrogazione alla Giunta -
informa Ziberna - per sapere se si ritenga che la legge debba
essere rispettata nelle strutture sanitarie e sulle ambulanze,
quanti siano i casi di dipendenti del sistema sanitario
regionale, o convenzionati, che hanno contratto patologie
riconducibili al mancato rispetto dei limiti di movimentazione di
peso e quanto ciò costi in termini sociali ed economici alla
comunità regionale e nazionale; infine, se non si ritiene che sia
oltremodo urgente assumere un maggior numero di infermieri e oss
anche per migliorare le condizioni di salute dei dipendenti di
aziende e ospedali.