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FI: Ziberna, non rispettata legge tutela salute in ambito sanitario

13.08.2016
15:53
(ACON) Trieste, 13 ago - COM/AB - Il decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, recante "Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro", in riferimento al peso movimentabile dai lavoratori, fa riferimento alle norme tecniche ISO della famiglia 11228 e alla Uni EN 1005-2 da cui si desume che gli attuali limiti massimi consentiti sono: di 25 kg per i maschi dai 18 ai 45 anni, di 20 kg per le femmine dai 18 ai 45 anni, di 20 kg per i maschi fino ai 18 e dopo i 45 anni e di 15 kg per le femmine fino ai 18 e dopo i 45 anni. Del resto già la normativa della 626 del '94 imponeva in 30 kg i limiti massimi di pesi sollevabili dai lavoratori. Il peso medio della popolazione italiana è di 74 kg per gli uomini e 59 kg per le donne. In entrambi i casi quindi, a norma di legge servirebbero per sollevare un paziente maschio almeno 3 uomini di età tra i 18 e i 45 anni, oppure 4 donne sempre tra i 18 e i 45 anni, oppure 4 uomini di età superiore ai 45, oppure 5 donne di età superiore ai 45 anni. Queste sono le norme di legge da rispettare e far rispettare. Tale normativa, pur essendo relativamente recente, in ambito sanitario non verrebbe rispettata anche alla luce delle dotazioni standard di personale addetto ai reparti di degenza dove la media di presenze di operatori è tra le due e una unità nei turni notturni e pomeridiani. Ciò significa che per 18 ore su 24 per 365 giorni l'anno, gli infermieri e gli operatori di supporto lavorano in condizioni in cui non verrebbero rispettate le normative sulla sicurezza nella movimentazione dei carichi, esponendoli così a seri e ripetuti episodi di rischio di patologie del rachide. Nelle ambulanze, siano esse aziendali o meno, operanti sul territorio risulterebbe che solo in alcuni turni l'equipaggio sarebbe composto da tre persone, due autisti soccorritori e un infermiere professionale. Nella maggioranza dei turni solo con due persone: un autista e un infermiere. Sarebbe ora che la Giunta regionale cambiasse una volta per tutte registro per non penalizzare sempre cittadini, dipendenti, medici, infermieri, operatori socio sanitari, sfruttati all'inverosimile con evidenti rischi anche sulla salute dei degenti. Risulterebbe in forte aumento, infatti, il dato registrato negli ultimi anni relativo alle patologie del rachide proprio a causa dell'eccesso di peso cui sono costretti gli operatori a movimentare nella colpevole indifferenza di questa Giunta regionale. Per questa ragione ho rivolto un'interrogazione alla Giunta - informa Ziberna - per sapere se si ritenga che la legge debba essere rispettata nelle strutture sanitarie e sulle ambulanze, quanti siano i casi di dipendenti del sistema sanitario regionale, o convenzionati, che hanno contratto patologie riconducibili al mancato rispetto dei limiti di movimentazione di peso e quanto ciò costi in termini sociali ed economici alla comunità regionale e nazionale; infine, se non si ritiene che sia oltremodo urgente assumere un maggior numero di infermieri e oss anche per migliorare le condizioni di salute dei dipendenti di aziende e ospedali.