M5S: Ussai, un flop annunciato il bando per centrale unica 118
(ACON) Trieste, 23 ago - COM/AB - Lo scorso 19 agosto è scaduto
il bando per la mobilità volontaria dedicato agli infermieri con
esperienza di centrale operativa, destinato ai futuri operatori
della nuova Centrale unica 118 del Friuli Venezia Giulia.
L'adesione al bando è stata scandalosamente bassa: sembra infatti
che solamente 7 infermieri su un totale di 99 operatori delle
attuali Centrali 118 provinciali a oggi attivi in tutta la
regione abbiano fatto domanda di mobilità. Ma questa debacle non
va confusa con un fulmine a ciel sereno poiché quasi un mese fa -
quindi ben prima della fatidica scadenza del bando - il MoVimento
5 Stelle aveva presentato un'interrogazione proprio per sollevare
questo problema, dopo aver raccolto le perplessità degli
infermieri che operano all'interno delle Centrali 118.
A metterlo in evidenza è il portavoce del M5S in Consiglio
regionale Andrea Ussai, che aggiunge:
Come segnalato anche dal Nurinsd, il sindacato più
rappresentativo dei professionisti dell'emergenza, questo bando
non dà certezze per il futuro agli infermieri dell'emergenza
territoriale regionale.
Molte domande sono state poste ma, come spesso accade, nessuna
risposta e nessun chiarimento sono pervenuti dagli assessori
della Giunta Serracchiani, nonostante questi sapessero che le
perplessità erano così numerose e così profonde da mettere a
rischio molte, anzi, moltissime domande di mobilità di infermieri
interessati all'opportunità di far parte di un progetto nuovo
come il 118 regionale, presentato più volte all'interno della
riforma della sanità regionale.
Ora bisogna prestare grande attenzione alle responsabilità che
qualcuno, con estrema facilità, vorrà accollare ai singoli
infermieri, considerati "responsabili" per non aver fatto
domanda. La realtà è differente: si tratta di un flop annunciato
ed evitabile.
Di chi sono le responsabilità? Cosa si farà per rimediare?
Qualcuno in Regione vocifera la possibilità di assumere personale
attingendo dalla graduatoria del "concorsone regionale". Con
questa soluzione il ruolo di operatore di centrale 118 sarebbe
però ricoperto da personale privo di esperienza specifica oppure,
nel caso di neolaureati, privo proprio di esperienza lavorativa.
Condizioni non ottimali per l'avvio di un nuovo progetto così
importante e rivoluzionario per la salute dei cittadini del
Friuli Venezia Giulia.
In questo momento - conclude Ussai - dopo questo insuccesso
annunciato vanno tutelati certamente i cittadini, ma anche i
professionisti del settore che non si sono svenduti e non si sono
fatti abbindolare da (poche) promesse senza alcuna certezza.
Persone serie, che hanno deciso di non fare un salto nel vuoto
senza paracadute.