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IV Comm: illustrato ddl patrimonio geologico, speleologico e Carso

30.08.2016
15:04
(ACON) Trieste, 30 ago - AB - Gli assessori Mariagrazia Santoro e Sara Vito hanno presentato alla IV Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Vittorino Boem (Pd), il disegno di legge sulla tutela e la valorizzazione della geodiversità, del patrimonio geologico e speleologico e delle aree carsiche, provvedimento che tecnicamente è composto da 24 articoli e prevede l'adozione di due regolamenti attuativi.

Il provvedimento - hanno sottolineato - è il risultato di due anni di lavoro in sinergia tra la Direzione ambiente ed energia e la Direzione infrastrutture e territorio, che si sono avvalse dei contributi forniti dagli addetti ai lavori, dai portatori di interessi e dalla grande tradizione e professionalità delle associazioni speleologiche della regione.

Il risultato - così l'assessore Santoro - è un disegno di legge dai contenuti avanzati; per la redazione del regolamento che riguarderà la parte speleologica sarà istituita una consulta tecnico-scientifica.

Il territorio regionale - ha quindi aggiunto l'assessore Vito - comprende aspetti di geodiversità che lo rendono unico a livello nazionale: sulle sue montagne affiorano le rocce sedimentarie più antiche d'Italia e l'intera successione stratigrafica testimonia più di 450 milioni di anni di evoluzione geologica e ambientale del territorio, fino alle tracce del glacialismo di poche migliaia di anni fa.

Sul Carso classico è sorta la speleologia scientifica, il corso del Tagliamento e i bacini lagunari sono ambienti fisici che conservano un elevato grado di naturalità; vi sono numerosi altri luoghi di rilevante interesse scientifico che conservano importanti testimonianze della storia geologica e geomorfologica.

Riordinare le categorie di tutto questo patrimonio - ha rimarcato l'assessore Santoro - è stato uno degli obiettivi che ci eravamo posti per mettervi ordine con le opportune distinzioni ora contenute nel provvedimento.

Il disegno di legge - così l'assessore Vito - intende quindi tutelare e promuovere la geodiversità con il riconoscimento dei geositi, l'istituzione dei geoparchi regionali e la realizzazione di un Catasto regionale secondo i criteri del Repertorio nazionale dei geositi dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) e del Global geoparks network (GGN) gestito dall'UNESCO. Si tratta di un disegno di legge fondamentale anche per la valorizzazione del turismo scientifico e culturale della nostra regione.

Le cavità attualmente censite e rilevare sono circa 7.500, 25 delle quali assoggettate a tutela paesaggistica in virtù delle eccezionali caratteristiche di interesse geologico, preistorico e storico. I geositi sono parti di territorio di superfice e sotterranee con caratteristiche geologiche interessanti per la comprensione della storia e dell'evoluzione della terra.

Attualmente - ha rimarcato l'assessore Vito - il repertorio regionale dei geositi consta di 234 siti che sono stati definiti ad alta valenza geologica, di cui 22 a valenza sovranazionale e 42 a valenza nazionale.

Alle associazioni, ai gruppi speleologici regionali - ha evidenziato l'assessore Santoro - viene riconosciuto un ruolo centrale nella raccolta dei dati di questo vasto patrimonio; vengono pertanto promosse le loro attività per una completa, corretta e aggiornata conoscenza delle aree e dei sistemi carsici e come contributo indispensabile per futuri lavori scientifici.

La tutela delle grotte e delle aree carsiche che caratterizzano il nostro territorio regionale - ha concluso l'assessore Vito - costituiscono un'attività strategica nell'ambito della politica ambientale.

Nel dettaglio, il disegno di legge riconosce il pubblico interesse alla tutela, gestione e valorizzazione della geodiversità regionale e del patrimonio geologico e speleologico a essa collegato, con particolare attenzione al fenomeno carsico, in quanto depositario di valori scientifici, ambientali, culturali e turistico-ricreativi; si promuovono e si sostengono le attività di censimento, studio, ricerca, tutela e valorizzazione del patrimonio geologico e speleologico; viene istituito il primo Catasto regionale dei geositi e dei geoparchi e, presso la Regione, il Catasto speleologico costituito dall'elenco delle grotte naturali, delle cavità artificiali, nonché, per finalità di conoscenza e sicurezza, dall'elenco delle cavità turistiche. In una separata sezione del Catasto si elencheranno le forre, per riconoscere la loro diversa natura rispetto al patrimonio speleologico, ma al contempo per ricondurle a una comune disciplina con questo. Fine principale dei Catasti sarà individuare i beni e le aree di rispetto cui si applica la tutela della legge e saranno costituiti da elenchi di beni cui sarà data la massima pubblicità.

Inoltre, il provvedimento tutela le aree carsiche dai crescenti rischi di danno ambientale e contaminazione della risorsa idrica sotterranea connessi allo sviluppo antropico e allo sfruttamento del territorio e promuove una fruizione turistica sostenibile. E' previsto infine un compiuto quadro sanzionatorio: l'inosservanza delle norme di tutela comporterà l'immediata cessazione dell'attività vietata, il ripristino e l'applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie stabilite caso per caso.

Al termine la Commissione ha tenuto una serie di audizioni e tornerà a riunirsi martedì della prossima settimana per l'esame dell'articolato.

(immagini tv)