IV Comm: illustrato ddl patrimonio geologico, speleologico e Carso
(ACON) Trieste, 30 ago - AB - Gli assessori Mariagrazia Santoro
e Sara Vito hanno presentato alla IV Commissione del Consiglio
regionale, presieduta da Vittorino Boem (Pd), il disegno di legge
sulla tutela e la valorizzazione della geodiversità, del
patrimonio geologico e speleologico e delle aree carsiche,
provvedimento che tecnicamente è composto da 24 articoli e
prevede l'adozione di due regolamenti attuativi.
Il provvedimento - hanno sottolineato - è il risultato di due
anni di lavoro in sinergia tra la Direzione ambiente ed energia e
la Direzione infrastrutture e territorio, che si sono avvalse dei
contributi forniti dagli addetti ai lavori, dai portatori di
interessi e dalla grande tradizione e professionalità delle
associazioni speleologiche della regione.
Il risultato - così l'assessore Santoro - è un disegno di legge
dai contenuti avanzati; per la redazione del regolamento che
riguarderà la parte speleologica sarà istituita una consulta
tecnico-scientifica.
Il territorio regionale - ha quindi aggiunto l'assessore Vito -
comprende aspetti di geodiversità che lo rendono unico a livello
nazionale: sulle sue montagne affiorano le rocce sedimentarie più
antiche d'Italia e l'intera successione stratigrafica testimonia
più di 450 milioni di anni di evoluzione geologica e ambientale
del territorio, fino alle tracce del glacialismo di poche
migliaia di anni fa.
Sul Carso classico è sorta la speleologia scientifica, il corso
del Tagliamento e i bacini lagunari sono ambienti fisici che
conservano un elevato grado di naturalità; vi sono numerosi altri
luoghi di rilevante interesse scientifico che conservano
importanti testimonianze della storia geologica e geomorfologica.
Riordinare le categorie di tutto questo patrimonio - ha rimarcato
l'assessore Santoro - è stato uno degli obiettivi che ci eravamo
posti per mettervi ordine con le opportune distinzioni ora
contenute nel provvedimento.
Il disegno di legge - così l'assessore Vito - intende quindi
tutelare e promuovere la geodiversità con il riconoscimento dei
geositi, l'istituzione dei geoparchi regionali e la realizzazione
di un Catasto regionale secondo i criteri del Repertorio
nazionale dei geositi dell'Istituto superiore per la protezione e
la ricerca ambientale (ISPRA) e del Global geoparks network (GGN)
gestito dall'UNESCO. Si tratta di un disegno di legge
fondamentale anche per la valorizzazione del turismo scientifico
e culturale della nostra regione.
Le cavità attualmente censite e rilevare sono circa 7.500, 25
delle quali assoggettate a tutela paesaggistica in virtù delle
eccezionali caratteristiche di interesse geologico, preistorico e
storico. I geositi sono parti di territorio di superfice e
sotterranee con caratteristiche geologiche interessanti per la
comprensione della storia e dell'evoluzione della terra.
Attualmente - ha rimarcato l'assessore Vito - il repertorio
regionale dei geositi consta di 234 siti che sono stati definiti
ad alta valenza geologica, di cui 22 a valenza sovranazionale e
42 a valenza nazionale.
Alle associazioni, ai gruppi speleologici regionali - ha
evidenziato l'assessore Santoro - viene riconosciuto un ruolo
centrale nella raccolta dei dati di questo vasto patrimonio;
vengono pertanto promosse le loro attività per una completa,
corretta e aggiornata conoscenza delle aree e dei sistemi carsici
e come contributo indispensabile per futuri lavori scientifici.
La tutela delle grotte e delle aree carsiche che caratterizzano
il nostro territorio regionale - ha concluso l'assessore Vito -
costituiscono un'attività strategica nell'ambito della politica
ambientale.
Nel dettaglio, il disegno di legge riconosce il pubblico
interesse alla tutela, gestione e valorizzazione della
geodiversità regionale e del patrimonio geologico e speleologico
a essa collegato, con particolare attenzione al fenomeno carsico,
in quanto depositario di valori scientifici, ambientali,
culturali e turistico-ricreativi; si promuovono e si sostengono
le attività di censimento, studio, ricerca, tutela e
valorizzazione del patrimonio geologico e speleologico; viene
istituito il primo Catasto regionale dei geositi e dei geoparchi
e, presso la Regione, il Catasto speleologico costituito
dall'elenco delle grotte naturali, delle cavità artificiali,
nonché, per finalità di conoscenza e sicurezza, dall'elenco delle
cavità turistiche. In una separata sezione del Catasto si
elencheranno le forre, per riconoscere la loro diversa natura
rispetto al patrimonio speleologico, ma al contempo per
ricondurle a una comune disciplina con questo. Fine principale
dei Catasti sarà individuare i beni e le aree di rispetto cui si
applica la tutela della legge e saranno costituiti da elenchi di
beni cui sarà data la massima pubblicità.
Inoltre, il provvedimento tutela le aree carsiche dai crescenti
rischi di danno ambientale e contaminazione della risorsa idrica
sotterranea connessi allo sviluppo antropico e allo sfruttamento
del territorio e promuove una fruizione turistica sostenibile. E'
previsto infine un compiuto quadro sanzionatorio: l'inosservanza
delle norme di tutela comporterà l'immediata cessazione
dell'attività vietata, il ripristino e l'applicazione delle
sanzioni amministrative pecuniarie stabilite caso per caso.
Al termine la Commissione ha tenuto una serie di audizioni e
tornerà a riunirsi martedì della prossima settimana per l'esame
dell'articolato.
(immagini tv)