Pd: Codega, no assoluto a un casinò a Trieste
(ACON) Trieste, 6 set - COM/AB - Casinò a Trieste? No grazie.
In un momento di crisi economica generale, l'assessore al
commercio di Trieste, Lorenzo Giorgi, non trova niente di meglio
che rilanciare l'idea di un casinò a Trieste, in Porto Vecchio. A
parte la location, che già appare prefigurare una logica di
utilizzo del Porto Vecchio con iniziative a spezzatino e non
risultato di una programmazione di ampio respiro, è proprio
l'idea stessa del casinò che è da bocciare, per tutti gli aspetti
di disvalore che questa realtà porta con sé.
Ad affermarlo è Franco Codega, consigliere regionale Dem, che
aggiunge:
Il casinò è l'istituzione per antonomasia del gioco d'azzardo. Ma
la realtà del gioco d'azzardo, in termini di dilapidazione di
denaro e di patologie da gioco, è impressionante. Per restare
nella nostra regione, i dati della relazione DPA elaborati
dall'Azienda delle dogane e dei monopoli raccontano che in Friuli
Venezia Giulia si spende oltre 1 miliardo di euro (1.224.880.000
nel 2012) all'anno per i diversi giochi leciti di azzardo. Tutti
soldi, in gran parte spesi da povera gente, da gente che talvolta
finisce in rovina e che trascina nella disperazione sé stessa e
le proprie famiglie.
Non solo. Il gioco d'azzardo si trasforma in molti casi in una
vera e propria dipendenza patologica. Sono attualmente 406 le
persone in trattamento presso i servizi territoriali del Friuli
Venezia Giulia, un dato in continua crescita (erano 114 nel
2011). Non a caso la Regione in questi ultimi tempi non solo si è
dotata di una legge, la 1/2014, per combattere il gioco
d'azzardo, in particolare le slot-machines, ma ha messo in campo
tutta una serie di iniziative di blocco e limitazione nella
introduzione degli apparecchi, incentivi alla loro
disinstallazione, il marchio regionale "Slot-free-FVG" e
iniziative di carattere formativo nel territorio.
L'idea di un casinò a Trieste - conclude Codega - va proprio
nella direzione opposta. Non ci stiamo.