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Pd: Codega, no assoluto a un casinò a Trieste

06.09.2016
15:28
(ACON) Trieste, 6 set - COM/AB - Casinò a Trieste? No grazie. In un momento di crisi economica generale, l'assessore al commercio di Trieste, Lorenzo Giorgi, non trova niente di meglio che rilanciare l'idea di un casinò a Trieste, in Porto Vecchio. A parte la location, che già appare prefigurare una logica di utilizzo del Porto Vecchio con iniziative a spezzatino e non risultato di una programmazione di ampio respiro, è proprio l'idea stessa del casinò che è da bocciare, per tutti gli aspetti di disvalore che questa realtà porta con sé.

Ad affermarlo è Franco Codega, consigliere regionale Dem, che aggiunge:

Il casinò è l'istituzione per antonomasia del gioco d'azzardo. Ma la realtà del gioco d'azzardo, in termini di dilapidazione di denaro e di patologie da gioco, è impressionante. Per restare nella nostra regione, i dati della relazione DPA elaborati dall'Azienda delle dogane e dei monopoli raccontano che in Friuli Venezia Giulia si spende oltre 1 miliardo di euro (1.224.880.000 nel 2012) all'anno per i diversi giochi leciti di azzardo. Tutti soldi, in gran parte spesi da povera gente, da gente che talvolta finisce in rovina e che trascina nella disperazione sé stessa e le proprie famiglie.

Non solo. Il gioco d'azzardo si trasforma in molti casi in una vera e propria dipendenza patologica. Sono attualmente 406 le persone in trattamento presso i servizi territoriali del Friuli Venezia Giulia, un dato in continua crescita (erano 114 nel 2011). Non a caso la Regione in questi ultimi tempi non solo si è dotata di una legge, la 1/2014, per combattere il gioco d'azzardo, in particolare le slot-machines, ma ha messo in campo tutta una serie di iniziative di blocco e limitazione nella introduzione degli apparecchi, incentivi alla loro disinstallazione, il marchio regionale "Slot-free-FVG" e iniziative di carattere formativo nel territorio.

L'idea di un casinò a Trieste - conclude Codega - va proprio nella direzione opposta. Non ci stiamo.