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M5S: Dal Zovo/Sergo, ddl geositi, grotte e Carso pieno di deroghe

06.09.2016
19:01
(ACON) Trieste, 6 set - COM/MPB - Obsoleto, monco e pieno di deroghe assurde, con un articolo che sembra fatto apposta per favorire, tra gli altri, il progetto del Treno ad Alta Velocità.

Il MoVimento 5 Stelle boccia senza appello il disegno di legge n. 150 che, in teoria, dovrebbe tutelare e valorizzare la geodiversità, il patrimonio geologico e speleologico e le aree carsiche.

"Ci aspettavamo una legge più innovativa - dichiara la portavoce in Consiglio regionale Ilaria Dal Zovo. Questo testo invece è già obsoleto prima ancora di entrare in vigore e pecca sotto molti punti di vista, in primis nella parte che riguarda le definizioni. Persino gli esperti auditi in Commissione le hanno definite errate e mancanti di alcuni concetti base.

"Letteralmente assurdo poi l'articolo sulle deroghe. Si propone una legge per tutelare e valorizzare la geodiversità del patrimonio geologico e speleologico e delle aree carsiche, ma poi si rovina tutto inserendo un articolo inconcepibile. Si tratta dell'articolo che noi abbiamo ribattezzato, da subito, l'articolo della TAV - spiega Dal Zovo. In sostanza, consente la realizzazione di opere pubbliche o d'interesse pubblico - quindi anche private - in deroga ai divieti posti sui geositi o sul patrimonio speleologico e delle forre.

"Nelle grotte carsiche o nelle forre, per esempio, è vietato abbandonare rifiuti e scaricare reflui di qualsiasi natura, ma se dovete realizzare un'opera pubblica, la norma prevede che potrete distruggere, occludere e danneggiare le forme carsiche o alterarne permanentemente la morfologia; come se non bastasse, potreste anche provocare modifiche ambientali permanenti e, in particolare, alterare il regime idrico o compromettere la funzionalità dell'ecosistema.

"Parimenti con questo disegno di legge tuteliamo i geositi, ovvero quelle aree o territori, sia epigei che ipogei, con caratteristiche geologiche, geomorfologiche, idrogeologiche, paleontologiche, mineralogiche e pedologiche di intrinseco interesse e importanza per la comprensione della storia e dell'evoluzione della Terra. Poi, però, di fronte a una qualsiasi opera pubblica si permette l'alterazione del regime idrico, della morfologia del terreno, di realizzare nuove cave o impianti di recupero o smaltimento dei rifiuti.

"In sostanza - aggiunge il portavoce in Consiglio regionale Cristian Sergo - con questo solo articolo si annulla tutto quello che ci potrebbe essere di positivo nella norma, con buona pace degli sforzi volti a tutelare questi patrimoni.

"In altre regioni è prevista la realizzazione di opere, ma devono esser ritenute necessarie e supportate da documentati e imperativi motivi di interesse pubblico di sicurezza" aggiungono i portavoce pentastellati.

"Questa volta la Giunta Serracchiani non ha preso esempio dalle altre Regioni, che di solito vengono utilizzate come modello in questa legislatura. Invece - concludono i due portavoce del M5S - ha voluto dare prova diretta di quanto poco, come sempre, interessi la tutela del territorio a vantaggio dello sviluppo, degli appalti, a tutti i costi".