Comitato controllo: esame relazione su attuaz. LR gioco d'azzardo
(ACON) Trieste, 7 set - RCM - Il Comitato per la legislazione,
il controllo e la valutazione presieduto da Ilaria Dal Zovo (M5S)
ha esaminato la relazione di Giunta in merito allo stato degli
interventi previsti dalla legge regionale 1/2014 sulla
prevenzione, il trattamento e il contrasto della dipendenza da
gioco d'azzardo a un anno dalla sua entrata in vigore. Il parere
sarà trasmesso alla III Commissione consiliare, la quale a sua
volta entrerà nel merito del documento lunedì prossimo, 12
settembre, per poi relazionare all'Aula nel corso della prima
seduta utile.
Nella relazione si afferma la crescita della dipendenza da gioco
d'azzardo e da gioco praticato con apparecchi per il gioco
lecito: i dati evidenziano che i soggetti posti in carico al
Servizio sanitario regionale sono passati dai 335 del 2013 ai 406
del 2015 (di cui 151, ovvero il 37,19%, sono nuovi utenti). Tale
incremento è maggiore nei soggetti di sesso maschile rispetto a
quelli di sesso femminile, e di età superiore ai quarant'anni:
nello specifico è nella fascia d'età tra 40 e 59 anni la
percentuale più alta dei soggetti trattati.
Dalle riunioni dell'Osservatorio nazionale del gioco d'azzardo -
è stato spiegato dalla direzione centrale Salute - è emersa una
situazione paradossale: il ministero delle Finanze ha dati sui
giocatori che si rifiuta di trasmettere al ministero della Salute
in quanto, se per il primo quei dati sono utili per promuovere e
spingere a nuovi giochi, per il secondo quegli stessi dati
sarebbero un punto di partenza per ideare possibili deterrenti
all'azzardo.
Guardando all'attuazione della LR 1/2014, il Comitato ha rilevato
che, a giugno 2014, è stato istituito il Tavolo tecnico regionale
gioco d'azzardo patologico come previsto dall'articolo 8 della
legge. A dicembre 2014, la Giunta ha determinato la distanza di
insediamento dai luoghi sensibili delle attività che prevedano
locali da destinare a sala da gioco o all'installazione di
apparecchi per il gioco lecito, fissandola in 500 metri (via
pedonale più breve). A maggio 2015, è stato approvato il "Piano
attività gioco di azzardo patologico - GAP 2015". Si tratta di un
progetto innovativo in tema di contrasto al gioco d'azzardo, che
prevede "Azioni di carattere regionale" e "Azioni di carattere
territoriale".
Con riferimento alle "Azioni di carattere regionale", sono stati
svolti percorsi formativi/informativi, è stato condotto uno
studio di livello regionale inerente il gioco d'azzardo e,
nell'ambito delle attività di comunicazione e marketing, è stata
avviata una collaborazione con l'ufficio stampa regionale per la
produzione di una bozza di scheda informativa da apporre alle
slot-machine.
Le "Azioni di carattere territoriale" sono realizzate da soggetti
del terzo settore e da una rete di partner pubblici e privati,
individuati tramite una selezione pubblica di co-progettazione.
La relazione illustra i cinque lavori avviati a livello
territoriale dall'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 2 Bassa
Friulana-Isontina, finalizzati alla prevenzione e il contrasto
della dipendenza da gioco d'azzardo.
Quanto alle risorse, per il 2015 ammontano a 60.000 euro, di cui
10.000 riservati alle "Azioni di carattere regionale" e 50.000 ai
cinque progetti realizzati nell'ambito delle "Azioni di carattere
territoriale".
Non da ultimo, a novembre 2015 è stato approvato il "Piano
regionale della prevenzione 2014-2018 del Friuli Venezia Giulia"
dove, in raccordo con i macro obiettivi di promuovere il
benessere mentale nei bambini e prevenire le dipendenze, si
prevede la promozione e diffusione di progetti nelle scuole.
La relazione mette, poi, in luce il ruolo dei Servizi sanitari
relativamente al trattamento del gioco d'azzardo patologico,
l'organizzazione a livello territoriale dei Servizi sanitari al
fine del recupero dei soggetti affetti da tale patologia e le
modalità di accesso in tutta la Regione. Da sottolineare
l'individuazione di un unico referente per ciascuna Azienda
sanitaria.
Il documento, invece, non fornisce informazioni rispetto alla
previsione del marchio regionale Slot-Free-FVG né relative alla
riduzione dell'aliquota Irap e agli accordi promossi o da
promuovere con gli enti del servizio di trasporto pubblico locale.
In risposta, la direzione Salute ha spiegato che i Comuni non
fanno effettuare alla polizia locale i necessari controlli,
perciò ci sono apparecchi non autorizzati, concessioni scadute,
limiti non rispettati: è un mondo di illecito - è stato detto -
che non viene controllato a dovere. Inoltre, si è deciso di
portare avanti con Confcommercio una grossa formazione degli
esercenti rispetto al problema, sino a oggi sottovalutata. E la
formazione è anche verso i medici di medicina generale per
imparare a intercettare sul nascere chi poi diventa un giocatore
patologico. Per il trasporto pubblico, ci sono dei limiti
nazionali che vanno rispettati, così come non c'è la possibilità
di attuare la riduzione Irap.
A illustrare all'Aula quanto emerso in sede di Comitato sarà
Stefano Pustetto (Sel).
(immagini tv)