CR: sì unanime a mozione per incentivare misure antisismiche (6)
(ACON) Trieste, 13 set - RCM - Il gruppo di AR con Roberto
Revelant primo firmatario, ma tutti gli altri consiglieri di centrodestra avevano sottoscritto la mozione "Incentivare gli interventi di adozione di misure antisismiche", che l'Aula ha successivamente integrato con un
emendamento di Vittorino Boem (Pd), Revelant, Giulio Lauri (Sel),
Diego Moretti (Pd) e Elena Bianchi (M5S), e a cui sono andati 39
voti favorevoli unanimi.
Corposo l'impegno che si chiede alla la Giunta regionale, a
cominciare dal censire l'adeguatezza sismica delle strutture
strategiche presenti in Friuli Venezia Giulia, pubbliche o aperte
al pubblico, e favorire, anche attraverso risorse economiche, la
verifica dell'adeguatezza alla normativa antisismica
Si passa a un intervento presso il Governo affinché valuti la
possibilità di: ridurre l'IVA al 4% per gli interventi
strutturali antisismici che comprendano anche la completa
demolizione e ricostruzione; aumentare la detrazione dal 65% al
100% per le sole spese legate agli interventi strutturali
finalizzati all'adeguamento antisismico, valutando al contempo un
aumento della spesa detraibile; rendere flessibili i tempi di
rientro delle detrazioni rispetto ai redditi personali, alla
spesa dell'intervento e all'età del contribuente; estendere la
detrazione anche agli immobili che non sono classificati come
prima casa; prevedere, cogliendo l'opportunità dell'attuale
condizione favorevole del credito, la possibilità di concedere
agevolazioni economiche per il pagamento degli interessi sui
mutui.
E alla Giunta si chiede pure di farsi carico di promuovere, con
la collaborazione delle altre Regioni italiane e dei membri del
Parlamento europeo, una politica di prevenzione nella nuova
programmazione europea, con l'assegnazione di fondi strutturali
per la prevenzione del rischio sismico.
Inoltre, di valutare la possibilità, in funzione del fabbisogno
emergente dal nuovo bando sull'adeguamento sismico degli edifici
privati che sarà emanato entro l'anno, di implementare le risorse
messe a disposizione dalla Protezione civile nazionale; al pari,
di valutare la possibilità di aumentare la percentuale di
verifiche dell'Organismo tecnico regionale previste nella
normativa sull'adeguatezza sismica degli edifici pubblici.
Non da ultimo, l'Esecutivo regionale si impegna a sostenere le
iniziative nazionali a favore dell'introduzione della
certificazione sismica dell'edificio. "Sostengo appieno la
mozione", aveva infatti detto l'assessore Mariagrazia Santoro,
aggiungendo di essere d'accordo sul fatto che non si può
abbassare la guardia, ovvero essere meno rigorosi, a partire dai
controlli. Sua la richiesta di prevedere che, a fianco della
certificazione energetica oggi già richiesta, sia necessaria la
certificazione sismica affinché sia evidente la resistenza
sismica di un edificio. Così facendo, cittadino da una parte ed
ente pubblico dall'altra - aveva spiegato la Santoro - saranno
consapevoli di cosa acquistano, ma anche in che tipo di edificio
stanno entrando ad esempio quando vanno a scuola piuttosto che in
un ufficio.
Dettagliate le premesse della mozione, da cui si apprende, tra
l'altro, che in Italia si verifica in media un sisma di magnitudo
superiore a 6.3 gradi della scala Richter ogni 15 anni e che
oltre il 40% del territorio italiano è a rischio sismico, che
almeno 24 milioni di persone vivono in zone a elevato rischio
sismico e che il 60% degli edifici italiani è stato costruito
prima del 1974, anno in cui sono entrate in vigore le prime norme
antisismiche. E non da ultimo che un solo euro investito
nell'edilizia produce un indotto di 3,5 euro con l'interessamento
di almeno 56 categorie come idraulici, elettricisti,
autotrasportatori e che ogni miliardo investito in edilizia
genera 17.000 posti di lavoro.
(immagini tv)
(segue)