CR: mozione sostegno a Scozia per volontà di rimanere nell'Ue (8)
(ACON) Trieste, 13 set - MPB - E' il sostegno del Consiglio
regionale alla Scozia per la sua volontà di rimanere nell'Ue ciò
che è richiesto con una mozione dai consiglieri del Gruppo Misto
Violino (primo firmatario), Piccin e Barillari, assieme a De Anna
e Riccardi (FI), Cargnelutti e Colautti (Ncd), Zilli (LN), Lauri
(Sel), Paviotti e Gregoris (Cittadini), Revelant (AR), Moretti,
Martines, Liva e Gabrovec (Pd). E in Aula la mozione ha trovato
il voto favorevole di tutti i gruppi - in tutto 29 i consensi -
ad eccezione del M5S e di Luca Ciriani (FdI/AN), (in tutto 6 i
no).
La mozione sostituisce quella presentata in origine, già in parte
discussa, e che era tesa a esprimere solidarietà alla Scozia per
l'opposizione alla Brexit.
Nel nuovo testo viene riconosciuto come patrimonio comune
l'ideale di un'Unione europea intesa quale "processo di creazione
di un'unione sempre più stretta tra i popoli, in cui le decisioni
siano prese il più vicino possibile ai cittadini, conformemente
al principio di sussidiarietà tra i popoli", come affermato nel
Trattato su di essa, e ritenuto qualificante il suo dover essere
una unione democratica di popoli e di regioni e non una mera
entità burocratica. Viene inoltre considerata la specificità del
Friuli Venezia Giulia quale modello di positiva convivenza tra
identità e culture distinte e l'Autonomia della nostra Regione
viene ritenuta un esempio di autogoverno responsabile ed
efficiente vicino ai cittadini.
E ancora, i proponenti fanno notare che i dati del referendum
hanno fatto emergere che la Scozia ha espresso un voto chiaro,
senza equivoci, per la permanenza nell'Ue, riconoscendo così uno
status europeo alla Scozia.
La procedura per l'uscita dall'Unione europea non ha precedenti,
ma in base ai trattati e al sistema costituzionale inglese il
governo di Londra, alla luce dell'esito di un referendum
meramente consultivo, prima di notificare il ricorso all'articolo
50 del Trattato di Lisbona dovrà interpellare il Parlamento
scozzese e proprio il primo ministro di Edimburgo ha dichiarato
che farà tutto il possibile per bloccare il processo della Brexit
negando il "consenso legislativo" richiesto per avviare
ufficialmente il lungo cammino che porterà all'uscita del Regno
Unito, così da tutelare gli interessi della Scozia e rispettare
il voto degli scozzesi.
In un contesto in cui l'Europa risulta poco convinta nella sua
identità - aggiungono i consiglieri - la scelta di opporsi alla
Brexit tutela proprio i fondamenti dell'Unione europea e
riconosce di fatto la necessità di una riunificazione europea
come necessità storica.
Poichè, sottolineano i firmatari della mozione, l'Europa non
dev'essere un insieme di Stati nazionali ma un insieme di Regioni
in cui vengano valorizzate le diverse nazionalità e specialità,
con il documento impegnano la presidente della Regione a inviare
una nota istituzionale al Governo scozzese come espressione di
vicinanza.
Parallelamente impegnano il presidente del Consiglio regionale a
inviare una nota istituzionale al Parlamento scozzese come
espressione di vicinanza, e inoltre a sensibilizzare i Consigli
regionali in sede di Conferenza dei presidenti delle Assemblee
legislative, di cui è coordinatore; l'impegno per il presidente
del Consiglio contenuto nella mozione è anche ad attivarsi
presso il Comitato delle Regioni (di cui è membro) affinchè venga
promosso un dibattito in merito al tema delle Autonomie
all'interno dell'Ue e del ruolo delle istituzioni europee a
seguito della Brexit e perchè venga espressa solidarietà alla
Scozia anche dal CdR.
(immagini tv)
(segue)