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CR: mozione sostegno a Scozia per volontà di rimanere nell'Ue (8)

13.09.2016
17:22
(ACON) Trieste, 13 set - MPB - E' il sostegno del Consiglio regionale alla Scozia per la sua volontà di rimanere nell'Ue ciò che è richiesto con una mozione dai consiglieri del Gruppo Misto Violino (primo firmatario), Piccin e Barillari, assieme a De Anna e Riccardi (FI), Cargnelutti e Colautti (Ncd), Zilli (LN), Lauri (Sel), Paviotti e Gregoris (Cittadini), Revelant (AR), Moretti, Martines, Liva e Gabrovec (Pd). E in Aula la mozione ha trovato il voto favorevole di tutti i gruppi - in tutto 29 i consensi - ad eccezione del M5S e di Luca Ciriani (FdI/AN), (in tutto 6 i no).

La mozione sostituisce quella presentata in origine, già in parte discussa, e che era tesa a esprimere solidarietà alla Scozia per l'opposizione alla Brexit.

Nel nuovo testo viene riconosciuto come patrimonio comune l'ideale di un'Unione europea intesa quale "processo di creazione di un'unione sempre più stretta tra i popoli, in cui le decisioni siano prese il più vicino possibile ai cittadini, conformemente al principio di sussidiarietà tra i popoli", come affermato nel Trattato su di essa, e ritenuto qualificante il suo dover essere una unione democratica di popoli e di regioni e non una mera entità burocratica. Viene inoltre considerata la specificità del Friuli Venezia Giulia quale modello di positiva convivenza tra identità e culture distinte e l'Autonomia della nostra Regione viene ritenuta un esempio di autogoverno responsabile ed efficiente vicino ai cittadini.

E ancora, i proponenti fanno notare che i dati del referendum hanno fatto emergere che la Scozia ha espresso un voto chiaro, senza equivoci, per la permanenza nell'Ue, riconoscendo così uno status europeo alla Scozia.

La procedura per l'uscita dall'Unione europea non ha precedenti, ma in base ai trattati e al sistema costituzionale inglese il governo di Londra, alla luce dell'esito di un referendum meramente consultivo, prima di notificare il ricorso all'articolo 50 del Trattato di Lisbona dovrà interpellare il Parlamento scozzese e proprio il primo ministro di Edimburgo ha dichiarato che farà tutto il possibile per bloccare il processo della Brexit negando il "consenso legislativo" richiesto per avviare ufficialmente il lungo cammino che porterà all'uscita del Regno Unito, così da tutelare gli interessi della Scozia e rispettare il voto degli scozzesi.

In un contesto in cui l'Europa risulta poco convinta nella sua identità - aggiungono i consiglieri - la scelta di opporsi alla Brexit tutela proprio i fondamenti dell'Unione europea e riconosce di fatto la necessità di una riunificazione europea come necessità storica.

Poichè, sottolineano i firmatari della mozione, l'Europa non dev'essere un insieme di Stati nazionali ma un insieme di Regioni in cui vengano valorizzate le diverse nazionalità e specialità, con il documento impegnano la presidente della Regione a inviare una nota istituzionale al Governo scozzese come espressione di vicinanza.

Parallelamente impegnano il presidente del Consiglio regionale a inviare una nota istituzionale al Parlamento scozzese come espressione di vicinanza, e inoltre a sensibilizzare i Consigli regionali in sede di Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative, di cui è coordinatore; l'impegno per il presidente del Consiglio contenuto nella mozione è anche ad attivarsi presso il Comitato delle Regioni (di cui è membro) affinchè venga promosso un dibattito in merito al tema delle Autonomie all'interno dell'Ue e del ruolo delle istituzioni europee a seguito della Brexit e perchè venga espressa solidarietà alla Scozia anche dal CdR.

(immagini tv)

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