CR: ddl patrimonio geologico, relatore minoranza Colautti (5)
(ACON) Trieste, 14 set - MPB - Per Alessandro Colautti (Ncd),
primo relatore di minoranza, la complessità della materia che
interessa due Direzioni (Ambiente/Infrastrutture) richiedeva una
soluzione sistematica alla luce anche delle evoluzioni normative
nazionali ed europee, ma al tempo stesso ciò non doveva dar corso
a un corpo normativo rigido, come è risultato in alcuni punti,
irregimentando in una logica tutta burocratico-amministrativa una
materia che si esprime i per molti aspetti grazie all'apporto di
professionalità e di volontariato che, nel tempo e in sinergia
con la Regione, hanno costruito strumenti come il Catasto
speleologico tra i più importanti d'Italia.
Il punto negativo della internalizzazione spinta, presente nella
prima versione, è stato mitigato graduando il passaggio delle
funzioni in Regione proprio per evitare il blocco delle attività
esistenti. Un testo positivo anche per le implicazioni con lo
sviluppo del turismo e con la qualità dell'ambiente; non si
possono invece limitare le attività in relazione allo scottante
problema dei rifiuti abbandonati e dell'acqua sotterranea, dal
cui studio si possono ricavare risposte importanti sulla sua
qualità.
Troppo poco il tempo a disposizione dei consiglieri per esaminare
le relazioni seguite alle audizioni; per questo i nostri
emendamenti vengono presentati in Aula. Uno, in particolare,
prevede il passaggio in Commissione per il parere sui due
regolamenti attuativi, per l'impatto che hanno sull'intera
materia qui disciplinata e la rilevanza operativa significativa;
non possono quindi non vedere coinvolto il Consiglio regionale.
Un settore così complesso e dai risvolti specialistici deve
inoltre tener conto degli apporti dei vari portatori di interesse
anche di carattere scientifico.
(immagini tv)
(segue)