Sel: Gratton: economia solidale modello di sviluppo collettività
(ACON) Trieste, 15 set - COM/MPB - Le buone pratiche di
economia solidale diventano una proposta di legge in Friuli
Venezia Giulia.
"L'anno scorso abbiamo depositato una proposta di legge con
oggetto analogo a firma del Gruppo Sel in vista dell'evento di
Ines che si sarebbe svolto a Trieste. Questa bozza verrà
contestualmente ritirata alla presentazione della nuova proposta,
che ha visto una rielaborazione quest'anno a fronte del
raggiungimento di un consenso più ampio: le firme infatti questa
volta sono di Sel, Pd, Cittadini e M5S".
A renderlo noto è Alessio Gratton, consigliere regionale di Sel,
primo firmatario del provvedimento e presidente della II
Commissione, oggi relatore del convegno promosso nella Giornata
dell'economia solidale (ES) trentina.
"L'obiettivo che ci si propone - continua Gratton - è di
riconoscere e di costruire un sistema di governance regionale di
un movimento nuovo, in continua espansione e già attivo da alcuni
anni nel resto d'Italia. Tale riconoscimento vuole essere dato
attraverso un canale istituzionale di fattiva collaborazione tra
i soggetti che sui territori praticano l'economia solidale e la
Regione, anche attraverso gli Enti locali.
"Il paradigma dell'economia solidale si fonda sulla necessità di
riavvicinare le comunità ai luoghi in cui vivono, sostenendo
l'economia locale in un rapporto attivo con il territorio per
ricondurre il prodotto al suo luogo d'origine, restituire
centralità ai produttori e valorizzare la qualità dei loro
prodotti, difendere il paesaggio e i beni comuni come componenti
essenziali per la qualità della vita.
"Ne derivano modelli relazionali di fiducia che, grazie alla
conoscenza e alla cooperazione, favoriscono la ricostruzione e il
consolidamento di relazioni socio-economiche di equità e
reciprocità in un'ottica solidale per riconoscere ai produttori e
ai prestatori di servizi la giusta retribuzione per la propria
attività e ai consumatori e agli utenti il diritto di essere
informati correttamente sui prodotti e i servizi, sui processi di
produzione, sulla formazione dei prezzi.
Questo approccio favorisce il diffondersi di una cultura della
trasparenza; di un maggiore coinvolgimento e di una maggiore
corresponsabilità di tutti i soggetti economici e degli altri
portatori d'interesse nelle sedi e nei momenti decisionali; di
modelli di produzione eco-compatibili che promuovono una migliore
qualità della vita e tutelano la salute delle comunità anche a
beneficio delle generazioni future e di modelli di consumo
critico, consapevole e responsabile.
"Attraverso questa via è così possibile raggiungere importanti
obiettivi di sostenibilità e caratterizzazione delle comunità -
sia nel loro operare quotidiano che nella valorizzazione
solidaristica delle proprie produzioni tipiche - sviluppando nel
contempo nuove possibilità di auto-impiego.
"Per la stesura di questo testo di legge è stato svolto un lungo
percorso di ascolto e di elaborazione assieme ai rappresentanti
del forum dei beni comuni, ai quali va il mio ringraziamento per
la costanza e la competenza dimostrate. L'auspicio - ha concluso
Gratton - è che la proposta di legge cominci ora l'iter in
Commissione e lo concluda in Consiglio nel più breve tempo
possibile, in modo da diventare operativa entro l'anno e dare
così le risposte attese agli operatori dell'economia solidale".