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LN: Zilli, disturbi alimentari, disattese promesse maggioranza

19.09.2016
16:41
(ACON) Trieste, 19 set - COM/RCM - "Sui centri per la cura dei disturbi alimentari, la Regione predica bene e razzola male: tante promesse poi tradite, mentre veniamo a conoscenza di un potenziamento del centro di Portogruaro con una collaborazione con l'Università di Udine".

A dirlo, Barbara Zilli (LN), che sull'argomento ha presentato un'interrogazione alla Giunta regionale "per conoscere quali iniziative sono state adottate anche in Friuli Venezia Giulia e le motivazioni che hanno portato a siglare tale accordo, potenziando di fatto una struttura fuori regione invece di riconoscere e valorizzare i centri presenti sul nostro territorio. E a farne le spese sono i corregionali, costretti ad andare in Veneto.

"Le indicazioni del gruppo di lavoro creato in seno alla III Commissione consiliare, relativamente ai centri per i disturbi del comportamento alimentare, sono state completamente disattese: non solo la Giunta Serracchiani non ha provveduto a potenziare i due semi-ambulatori, ma li ha addirittura depotenziati.

"Tra l'altro a luglio, durante i lavori d'Aula per l'assestamento di bilancio, avevo presentato un ordine del giorno condiviso dalle forze di centrodestra - che l'Aula ha poi bocciato - affinchè si potessero potenziare questi ambulatori, a partire da quello di San Vito al Tagliamento, che da troppo tempo ormai lamenta la mancanza della figura professionale del dietista, una figura irrinunciabile per garantire il miglioramento dell'offerta sanitaria di una struttura eccellente, che consente ai ragazzi affetti da disturbi del comportamento in fase acuta di condurre una vita normale, frequentando la scuola e coltivando le proprie passioni, amicizie e sport.

"Oltre al danno, poi, anche la beffa: il master di secondo livello organizzato dall'Università di Udine proprio a Portogruaro: prepariamo professionisti a nostre spese per mandarli a lavorare altrove, quando invece basterebbe investire sulle strutture già esistenti. Sembra quasi che si vogliano svendere le eccellenze regionali.

"La Serracchiani sta spogliando il Friuli come un carciofo", conclude la consigliera Zilli, che si chiede cosa rimarrà della nostra regione.