LN: Zilli, disturbi alimentari, disattese promesse maggioranza
(ACON) Trieste, 19 set - COM/RCM - "Sui centri per la cura dei
disturbi alimentari, la Regione predica bene e razzola male:
tante promesse poi tradite, mentre veniamo a conoscenza di un
potenziamento del centro di Portogruaro con una collaborazione
con l'Università di Udine".
A dirlo, Barbara Zilli (LN), che sull'argomento ha presentato
un'interrogazione alla Giunta regionale "per conoscere quali
iniziative sono state adottate anche in Friuli Venezia Giulia e
le motivazioni che hanno portato a siglare tale accordo,
potenziando di fatto una struttura fuori regione invece di
riconoscere e valorizzare i centri presenti sul nostro
territorio. E a farne le spese sono i corregionali, costretti ad
andare in Veneto.
"Le indicazioni del gruppo di lavoro creato in seno alla III
Commissione consiliare, relativamente ai centri per i disturbi
del comportamento alimentare, sono state completamente disattese:
non solo la Giunta Serracchiani non ha provveduto a potenziare i
due semi-ambulatori, ma li ha addirittura depotenziati.
"Tra l'altro a luglio, durante i lavori d'Aula per l'assestamento
di bilancio, avevo presentato un ordine del giorno condiviso
dalle forze di centrodestra - che l'Aula ha poi bocciato -
affinchè si potessero potenziare questi ambulatori, a partire da
quello di San Vito al Tagliamento, che da troppo tempo ormai
lamenta la mancanza della figura professionale del dietista, una
figura irrinunciabile per garantire il miglioramento dell'offerta
sanitaria di una struttura eccellente, che consente ai ragazzi
affetti da disturbi del comportamento in fase acuta di condurre
una vita normale, frequentando la scuola e coltivando le proprie
passioni, amicizie e sport.
"Oltre al danno, poi, anche la beffa: il master di secondo
livello organizzato dall'Università di Udine proprio a
Portogruaro: prepariamo professionisti a nostre spese per
mandarli a lavorare altrove, quando invece basterebbe investire
sulle strutture già esistenti. Sembra quasi che si vogliano
svendere le eccellenze regionali.
"La Serracchiani sta spogliando il Friuli come un carciofo",
conclude la consigliera Zilli, che si chiede cosa rimarrà della
nostra regione.