GM: Piccin, Comuni in difficoltà su bandi europei a causa delle Uti
(ACON) Trieste, 23 set - COM/AB - I problemi applicativi della
legge sulle Uti compromettono l'accesso ai bandi europei da parte
dei Comuni del Friuli Venezia Giulia.
Lo denuncia la consigliera del Gruppo Misto Mara Piccin in
un'interrogazione alla Giunta, dove chiede come la Regione
intenda risolvere le criticità che impediscono di fatto la
costituzione di cluster territoriali tematici trasversali volti
ad aderire a progetti comunitari specifici. Tali cluster possono
comprendere Comuni appartenenti a Uti diverse e anche Comuni non
aderenti a Uti, ma posto che i termini stabiliti dai bandi vanno
rispettati a prescindere dai tempi tecnici di funzionamento delle
Uti, in molti casi i ritardi nell'operatività delle Uti rischiano
di vanificare progettualità che avrebbero la potenzialità per
attirare dall'Ue fondi utili allo sviluppo dei territori.
"Le difficoltà operative per gli amministratori - chiarisce la
Piccin - ostacolano le attività dei Comuni con riferimento alla
partecipazione ai progetti a finanziamento europeo per tre
principali ordini di motivi: le tempistiche incerte di
operatività delle Uti producono l'effetto di fatto di impedire la
partecipazione di Comuni ai bandi europei; un Comune può subire
il vincolo rappresentato da scelte contrarie degli altri Comuni
che compongono l'Uti e che esercitano una sorta di veto sulla
delibera di partecipazione; i cluster territoriali tematici
rappresentano strumenti trasversali alle Uti, e prevedono il
requisito della contiguità territoriale".
La consigliera fa notare, quindi, la situazione paradossale per
cui "la mancata adesione al cluster di un Comune potrebbe essere
causa di un danno finanziario a tutti gli altri Comuni aderenti
all'Uti, nei casi in cui vada rispettato il requisito della
contiguità territoriale suddetta".
Per questo serve rivedere la norma e la Piccin chiede alla Giunta
quali misure intenda porre in essere per garantire il regolare
esercizio delle funzioni attribuite alle Uti dalla legge
costitutiva, la 26/2014, che assegna loro la funzione di
"elaborazione e presentazione di progetti a finanziamento
europeo".
"Va garantita la libertà dei singoli Comuni di partecipare ai
bandi Ue e serve che il rispetto dei requisiti di contiguità
territoriale o di tematismo trasversale previsti dai bandi UE non
venga compromesso dalla norma regionale vigente" chiude la
Piccin, chiedendo anche "se siano previste forme risarcitorie in
favore dei Comuni che si vedessero impediti a partecipare ad un
bando europeo da parte dell'Uti e come intenda la Regione
partecipare a un bando europeo che preveda un'iniziativa con
beneficiari anche Comuni (ad esempio i bandi per le
infrastrutture strategiche) nel caso in cui una Uti, ovvero un
Comune sito sul tracciato dell'infrastruttura, non deliberi la
partecipazione al bando medesimo".