FI: Riccardi, non si può minimizzare il caso TBC a Trieste
(ACON) Trieste, 28 set - COM/AB - "Controlli su 3.500 bambini e
profilassi per 600 non possono essere considerati la normalità: è
paradossale che il direttore generale dell'Azienda sanitaria
liquidi l'accaduto con un laconico "nessun allarmismo". Che cosa
rappresenterebbe allora, per il dottor Delli Quadri, un
problema?".
Riccardo Riccardi, capogruppo in Consiglio regionale di Forza
Italia, interviene sul caso di TBC avvenuto a Trieste
scagliandosi sul modo con il quale i vertici dell'Azienda
sanitaria discutono di un fatto grave: "Per questi non c'è mai un
problema o una criticità, eppure la sanità a Trieste, e in tutta
la regione, sta affondando a causa dell'incapacità dei vertici di
denunciare una riforma folle e una gestione dell'ordinario fuori
da ogni buon senso. Com'è possibile che un dottore contragga una
patologia come la TBC e abbia il tempo di accorgersene solamente
dopo diversi mesi? Senza strumentalizzare pensando che l'origine
della patologia possa provenire da Paesi lontani, è evidente che
il richiamo di 3.500 bambini, che avrà allarmato 7.000 genitori e
migliaia di altri familiari, non può essere liquidato con un
nessun allarmismo" conclude Riccardi.