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FI: Riccardi, non si può minimizzare il caso TBC a Trieste

28.09.2016
09:39
(ACON) Trieste, 28 set - COM/AB - "Controlli su 3.500 bambini e profilassi per 600 non possono essere considerati la normalità: è paradossale che il direttore generale dell'Azienda sanitaria liquidi l'accaduto con un laconico "nessun allarmismo". Che cosa rappresenterebbe allora, per il dottor Delli Quadri, un problema?".

Riccardo Riccardi, capogruppo in Consiglio regionale di Forza Italia, interviene sul caso di TBC avvenuto a Trieste scagliandosi sul modo con il quale i vertici dell'Azienda sanitaria discutono di un fatto grave: "Per questi non c'è mai un problema o una criticità, eppure la sanità a Trieste, e in tutta la regione, sta affondando a causa dell'incapacità dei vertici di denunciare una riforma folle e una gestione dell'ordinario fuori da ogni buon senso. Com'è possibile che un dottore contragga una patologia come la TBC e abbia il tempo di accorgersene solamente dopo diversi mesi? Senza strumentalizzare pensando che l'origine della patologia possa provenire da Paesi lontani, è evidente che il richiamo di 3.500 bambini, che avrà allarmato 7.000 genitori e migliaia di altri familiari, non può essere liquidato con un nessun allarmismo" conclude Riccardi.