M5S: Frattolin, disagi continui con la "Buona scuola"
(ACON) Trieste, 30 set - COM/RCM - La riforma della scuola del
Governo Renzi crea disagi anche da noi. Ne è convinta Eleonora
Frattolin, portavoce M5S in Consiglio regionale, che così scrive:
"È passato un mese dal suono della prima campanella quando tutti
gli studenti del Friuli Venezia Giulia sono tornati sui banche di
scuola, pensando di trovare gli effetti positivi tanto decantati
della cosiddetta 'Buona scuola', la riforma voluta ostinatamente
dal Governo Renzi e sottoscritta dal ministro Giannini.
"In realtà, ancora oggi gli istituti scolastici versano in una
situazione a dir poco incredibile: mancano molti docenti e molti
già nominati, in alcuni casi addirittura di ruolo, si sono visti
revocare la sede assegnata poiché i posti ufficialmente ancora
non ci sono.
"Inoltre, le graduatorie non sono state ancora esaurite. Per
questo motivo moltissimi insegnanti saranno nominati utilizzando
altre fasce, come nel caso della seconda fascia di istituto dove
gli stessi docenti che non hanno superato il concorso saranno
chiamati a coprire quelle cattedre che, in caso contrario,
rimarrebbero scoperte.
"Poi c'è la storia del concorso voluto in tutta fretta, una
storia iniziata a maggio e che non si è ancora conclusa. Il
Governo Renzi aveva promesso che l'intero iter sarebbe terminato
entro metà settembre: i fatti sono diversi. Molte graduatorie dei
vincitori di concorso, infatti, non sono ancora pronte e pertanto
tutto slitterà al prossimo anno scolastico. E ancora c'è il caso
veramente incredibile degli insegnanti della primaria i quali a
oggi non conoscono neppure i risultati delle prove scritte
effettuate a maggio. E pensare che dovranno sostenere poi anche
una prova orale.
"È vero che alcune classi di concorso sono state raggruppate
coinvolgendo più regioni e la colpa, pertanto, non può certo
ricadere sull'Ufficio scolastico regionale del Friuli Venezia
Giulia. Ufficio che, a dire il vero, ha cercato di rispettare i
tempi imposti dal ministero effettuando le nomine fino a notte
inoltrata cercando di impattare il meno possibile sull'attività
dei singoli istituti.
"Purtroppo il Governo Renzi non ha voluto ascoltare né le
proposte del MoVimento 5 Stelle, né quelle degli oltre 50mila
docenti scesi in piazza a Roma, né le parti sociali. Abbiamo a
che fare con un Governo testardo e impreparato. E non è finita
qui: l'Esecutivo nazionale non ha considerato l'ulteriore caos e
le sicure lungaggini del prossimo anno, quando scatterà il
rinnovo delle graduatorie di terza fascia di istituto. Sono
migliaia i docenti precari che ogni anno, pur essendo privi
dell'abilitazione, vengono utilizzati per le supplenze.
"Insomma, disagi senza fine, con gli uffici e il personal Ata,
soggetto peraltro a continui tagli, costretto a impazzire durante
l'estate e in molti casi a sacrificare le ferie per non far
ricadere sulle famiglie i danni causati da una pseudo riforma che
il Governo ha avuto il coraggio di chiamare 'Buona scuola'".