M5S: legge patrimonio geologico, soddisfazioni e rimpianti
(ACON) Trieste, 30 set - COM/MPB - "Grazie al nostro pressing
abbiamo evitato che in futuro le grotte possano essere distrutte
e occluse e che possano essere danneggiate le loro forme carsiche
o alterata in modo permanente la loro morfologia. Purtroppo sono
rimaste alcune deroghe che permetteranno di causare alterazioni
ambientali permanenti e, in particolare, di alterare il regime
idrico o compromettere la funzionalità dell'ecosistema, in caso
di opere pubbliche o di interesse pubblico, soggette o no a
Valutazione di impatto ambientale. Deroghe per noi inaccettabili
per una norma che dovrebbe tutelare e salvaguardare il patrimonio
speleologico e geologico della nostra regione. È un assoluto
controsenso. Per questo abbiamo votato contro questo
provvedimento".
I portavoce del MoVimento 5 Stelle Cristian Sergo e Ilaria dal
Zovo commentano così l'esito della legge regionale approvata oggi
in Consiglio regionale.
"Tutti i nostri emendamenti volevano accogliere le osservazioni
avanzate dai tecnici auditi in Commissione. Con un ordine del
giorno - spiega Dal Zovo - abbiamo anche cercato fino all'ultimo
di tutelare il patrimonio speleologico e le forre presenti sul
nostro territorio, chiedendo alla Giunta Serracchiani di
sensibilizzare su questo punto anche il governo nazionale.
Volevamo evitare che grandi infrastrutture lineari di trasporto
sul territorio regionale, come per esempio il progetto di Treno
ad alta velocità (Tav), finissero per attraversare le zone
carsiche. Un tentativo che è andato a sbattere contro
l'ostinazione di chi governa il Friuli Venezia Giulia, che ha
bocciato questa richiesta e lasciato in legge una serie di
deroghe che, a nostro avviso, lasciano la strada aperta a chi
volesse devastare il nostro territorio.
"Se questa legge fosse stata approvata lo scorso 14 settembre le
deroghe sarebbero state molto più ampie, consentendo addirittura
la distruzione delle grotte - ricorda Sergo. Il tempo trascorso,
e soprattutto la nostra insistenza, hanno spinto Giunta
Serracchiani e maggioranza a modificare la norma. Questo episodio
- aggiunge il portavoce del M5S - dimostra quanto sia
pericolosissima la riforma costituzionale voluta da Renzi e dalla
Boschi. La cosiddetta "navetta", il passaggio cioè di un testo da
una Camera all'altra, ha infatti il pregio di approfondire i
contenuti di una norma e permette alle opposizioni di farsi
sentire".