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M5S: legge patrimonio geologico, soddisfazioni e rimpianti

30.09.2016
18:28
(ACON) Trieste, 30 set - COM/MPB - "Grazie al nostro pressing abbiamo evitato che in futuro le grotte possano essere distrutte e occluse e che possano essere danneggiate le loro forme carsiche o alterata in modo permanente la loro morfologia. Purtroppo sono rimaste alcune deroghe che permetteranno di causare alterazioni ambientali permanenti e, in particolare, di alterare il regime idrico o compromettere la funzionalità dell'ecosistema, in caso di opere pubbliche o di interesse pubblico, soggette o no a Valutazione di impatto ambientale. Deroghe per noi inaccettabili per una norma che dovrebbe tutelare e salvaguardare il patrimonio speleologico e geologico della nostra regione. È un assoluto controsenso. Per questo abbiamo votato contro questo provvedimento".

I portavoce del MoVimento 5 Stelle Cristian Sergo e Ilaria dal Zovo commentano così l'esito della legge regionale approvata oggi in Consiglio regionale.

"Tutti i nostri emendamenti volevano accogliere le osservazioni avanzate dai tecnici auditi in Commissione. Con un ordine del giorno - spiega Dal Zovo - abbiamo anche cercato fino all'ultimo di tutelare il patrimonio speleologico e le forre presenti sul nostro territorio, chiedendo alla Giunta Serracchiani di sensibilizzare su questo punto anche il governo nazionale. Volevamo evitare che grandi infrastrutture lineari di trasporto sul territorio regionale, come per esempio il progetto di Treno ad alta velocità (Tav), finissero per attraversare le zone carsiche. Un tentativo che è andato a sbattere contro l'ostinazione di chi governa il Friuli Venezia Giulia, che ha bocciato questa richiesta e lasciato in legge una serie di deroghe che, a nostro avviso, lasciano la strada aperta a chi volesse devastare il nostro territorio.

"Se questa legge fosse stata approvata lo scorso 14 settembre le deroghe sarebbero state molto più ampie, consentendo addirittura la distruzione delle grotte - ricorda Sergo. Il tempo trascorso, e soprattutto la nostra insistenza, hanno spinto Giunta Serracchiani e maggioranza a modificare la norma. Questo episodio - aggiunge il portavoce del M5S - dimostra quanto sia pericolosissima la riforma costituzionale voluta da Renzi e dalla Boschi. La cosiddetta "navetta", il passaggio cioè di un testo da una Camera all'altra, ha infatti il pregio di approfondire i contenuti di una norma e permette alle opposizioni di farsi sentire".