FI: Riccardi, FVG regione con maggior numero di migranti
(ACON) Trieste, 6 ott - COM/MPB - "Il Friuli Venezia Giulia
detiene il record per essere la regione più appesantita
dall'arrivo di migranti. Ben 5000 le persone attestate a oggi,
superando di gran lunga il rapporto residenti/ospitati di altre
regioni italiane. E oltre a questo, il nordest italiano, e dentro
questo il FVG, insieme a Sicilia e Puglia è l'area che deve
rispondere maggiormente al fenomeno della prima accoglienza. Si
tratta di una fotografia preoccupante e, malgrado le nostre
denunce avanzate da anni, non vediamo alcuna inversione di
marcia. Noi temiamo il rischio di tensioni nella nostra società
che vive in una crisi economica".
"Questo quanto emerso in VI Commissione dai dati snocciolati
dall'assessore Torrenti - afferma Riccardo Riccardi, capogruppo
FI in Consiglio regionale - a seguito di una richiesta formulata
da Forza Italia per comprendere in maniera puntuale l'evoluzione
delle politiche di accoglienza messe in atto dall'Amministrazione
Serracchiani. L'altro dato allarmante è il peso sostenuto dal
Comune di Udine nella gestione dell'emergenza, perché oltre il 25
per cento degli ospitati in FVG è presente nel capoluogo
friulano, portando in crisi l'intera città.
"Serracchiani e Honsell ci hanno portato fin qui senza batter
ciglio con il governo e in assenza di una strategia di uscita
nell'emergenza migranti che presenta numerose criticità cui siamo
costantemente esposti. Non è più sufficiente - prosegue il
capogruppo azzurro - tamponare l'emergenza. Quest'ultima deve
diventare accoglienza e trasformarsi in integrazione. Ma
un'integrazione sostenibile, capita e condivisa da una società
che oggi è ostile perché non vede equità negli strumenti di
protezione sociale e osserva, impotente, processi di
industrializzazione del fenomeno.
"Lo dico da tempo che si fa sempre più urgente una riflessione
sul tema del welfare, sui criteri di accesso alle misure
assistenziali, pena il possibile conflitto sociale che già oggi
si percepisce e fa vivere gli italiani in seconda fila rispetto a
tanti stranieri. L'argomento - conclude Riccardi - va affrontato
con coraggio trovando l'equilibrio indispensabile di una società
che non può essere fatta solo di diritti ma anche di doveri".