FI: Ziberna, per progetto Pipol scelte inappropriate
(ACON) Trieste, 10 ott - COM/AB - "La Regione ha deciso di
uniformare le modalità di accesso al Piano integrato di politiche
per l'occupazione e per il lavoro (Pipol), rendendo assolutamente
uguali chi è un giovane disoccupato, magari senza avere un
diploma anche professionale, rispetto chi è ultra quarantenne,
magari laureato e con lunga esperienza. Una scelta del tutto
inappropriata che rappresenta l'ennesimo fallimento della Giunta
Serracchiani".
Ad affermarlo il vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio
Regionale Rodolfo Ziberna che ha presentato un'interrogazione.
"L'intento del Pipol - rileva Ziberna - dovrebbe essere quello di
favorire l'integrazione delle politiche del lavoro. In buona
sostanza, vi dovrebbe ricorrere chi cerca lavoro e non lo trova,
affidandosi così al servizio della Regione. Inizialmente,
infatti, il Piano è stato ideato con distinte logiche finalizzate
a impiegare differenti fasce di popolazione: con la linea di
demarcazione dei 29 anni d'età (oltre ovviamente al possesso del
diploma o della laurea) che veniva considerata lo spartiacque tra
due gruppi che necessiterebbero di differenti servizi e programmi
d'inserimento. Ad esempio, un conto è impiegare (o formare) un
diciottenne che non ha voluto studiare o un neodiplomato (con
Garanzia giovani). Diverso aspetto è ovviamente favorire
l'inserimento lavorativo per esempio a una donna con laurea,
figli, un mutuo e che ha già lavorato per 15 anni (il programma
si chiamerebbe Occupabilità). E' bene ribadire, quindi, che Pipol
è stato pensato per chi è disperatamente senza lavoro, anche da
anni".
"Recentemente, però, nei Centri di orientamento la Regione FVG ha
esteso il programma di Garanzia giovani anche a chi ha più di 29
anni, indistintamente, senza alcuna valutazione su precedenti
esperienze e titoli di studio. Una scelta che pone tutti in un
gran calderone: giovani, adulti, vecchi, analfabeti, diplomati,
laureati, e che, pare, sia stata imposta da una tardiva
erogazione dei finanziamenti che ha determinato la necessità di
uniformare il percorso di inclusione lavorativa per tutti i
soggetti indistinti".
"Una decisione - prosegue l'esponente di Forza Italia - che
appare quantomeno inopportuna, visto che pone sullo stesso piano
esigenze e professionalità diverse, oltre che caratteristiche
personali che non possono essere sicuramente unificate. In questo
modo, infatti, Pipol si rivela essere solo ed esclusivamente un
corso formativo da 150 ore, nei più svariati ambiti, ma generico
e, soprattutto per chi ha già discrete esperienze, vago e banale".
"Oltre al danno c'è, però, anche la beffa: sia nella prima
riunione che al successivo (breve e banale) incontro di
orientamento presso i Centri per l'impiego, verrebbe, infatti,
spiegato ai richiedenti che conviene mettersi d'accordo con
qualche ditta per un tirocinio. Tirocinio che bisogna, quindi,
cercarsi da soli e durante il quale, se si è fortunati di trovare
qualche ditta, si è messi a lavorare (senza sapere bene in che
ruolo e a far cosa) per 500 euro al mese (40 ore a settimana), o
a 300 al mese (20 ore a settimana), da 3 a 6 mesi".
"L'alternativa (che è anche peggio) - dichiara ancora Ziberna - è
quella di rivolgersi a Garanzia giovani che dà la possibilità di
frequentare un bel corso da mille (1.000) ore, per una qualifica
professionale di 3° livello, ovviamente inferiore alle
professionalità che un laureato con esperienza (per esempio) ha
già acquisito e che ovviamente ha ottenuto in virtù dei suoi
studi".
"Chiedo, quindi, alla Giunta - conclude Ziberna - quali sono le
motivazioni che hanno spinto la Regione a uniformare le modalità
di accesso al progetto Pipol e se queste sono imputabili a
misteriosi finanziamenti che non sono ancora disponibili o che
sarebbero in ritardo, nonché se corrisponde al vero che nei
colloqui di orientamento il consiglio più frequente che viene
formulato è quello di trovarsi autonomamente un'impresa, una
ditta, una situazione presso la quale svolgere un periodo di
stage, venendo, quindi, meno il ruolo dei Centri per l'impiego
che dovrebbero fare da tramite fra i beneficiari dei progetti
Pipol e Garanzia giovani e i soggetti attuatori di stage e
formazione lavorativa".