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I Comm: audizione sindacati Hypo Alpe-Adria-Bank

18.10.2016
13:41
(ACON) Trieste, 18 ott - RCM - Le rappresentanze sindacali aziendali di Fabi, First-Cisl e Fisac-Cgil di Hypo Alpe-Adria-Bank hanno avuto un incontro con i componenti la I Commissione del Consiglio regionale e con la presidente della Regione, Debora Serracchiani, tra gli auditi sulla procedura di licenziamento collettivo ai sensi della legge 223/1991 già iniziata per 110 dei 280 dipendenti italiani della banca austriaca: 50 su 186 in Friuli Venezia Giulia; 35 su 48 in Veneto; 25 su 42 in Lombardia. Per altri 34, invece, si prospetta il reimpiego in Banca Valsabbina di Brescia, che ha acquistato 7 agenzie (2 a Brescia e 1 rispettivamente a Bergamo, Verona, Vicenza, Schio e Modena) e un portafoglio di mutui in bonis di circa 150 milioni di euro. Per gli altri, il licenziamento è previsto tra il 2017 e il 2018. Da parte del gruppo bancario quantomeno l'impegno, nei confronti dei clienti, del rimborso integrale dei loro depositi.

Hypo Alpe-Adria-Bank - è stato ricordato dagli intervenuti - è una banca di proprietà dello Stato d'Austria, con sede nel palazzo di vetro costruito a Tavagnacco e 26 agenzie nel Nord Italia. In Austria e nei Balcani, le filiali del gruppo sono state vendute, contrariamente si è deciso di chiudere Hypo Bank Italia e non è dato sapere perché. L'interlocuzione con l'azienda, infatti, è pari a zero - hanno lamentato i sindacati - anche perché non è l'interfaccia giusto. Sono solo persone pagate per fare ciò che il Governo austriaco ha deciso: licenziare. La banca praticamente non c'è più, non c'è un liquidatore, sebbene la liquidazione sia iniziata ufficialmente nel 2013, e i clienti scappano.

Ciò che i rappresentanti dei lavoratori chiedono è che la trattativa prenda la giusta dimensione: non si tratta di un dialogo tra Regione FVG e Hypo Bank, ma tra Governo italiano e Governo austriaco che si appella a regole comunitarie sugli aiuti di Stato interpretate a proprio vantaggio.

Siederemo al tavolo con il Mise (il ministero dello Sviluppo economico) - hanno detto - già sapendo che potremo solo parlare di licenziamenti. Speriamo almeno che concedano gli ammortizzatori sociali, che per il settore bancario non sono automatici ma frutto di accordi sindacali. Ci avete sostenuti sino ad ora - hanno chiosato, rivolti in particolare alla presidente Serracchiani -, confidiamo che la vostra attenzione rimanga alta. Cercate di far fare al nostro Governo uno scatto di orgoglio verso l'Austria e continuate a verificare la possibilità di un accordo istituzionale, con una soluzione diversa dalla liquidazione come la vendita di altri rami d'azienda che permetta di garantire la ricollocazione dei lavoratori.

(foto; immagini tv)