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II Comm: Shaurli su criticità centri raccolta latte in montagna

24.10.2016
14:09
(ACON) Trieste, 24 ott - AB - Audizione dell'assessore alle risorse agricole Cristiano Shaurli in II Commissione del Consiglio regionale sulle criticità riscontrate in alcuni centri di raccolta del latte in Alto Friuli.

La richiesta, formulata da alcuni consiglieri tra i quali Barbara Zilli (LN) che l'ha illustrata, parte dalle notizie di stampa in base alle quali alcune stalle a conduzione familiare sarebbero a rischio perché non rispetterebbero le norme Ue sulla trasformazione del latte.

Quali regole non verrebbero rispettate? Ci sono criticità in altre zone della regione? Qual è la situazione generale? Cosa si intende fare?

L'assessore Shaurli ha intanto inquadrato la situazione: il problema riguarda 11 centri di raccolta del latte in Carnia che servono 32 piccoli allevatori, che ne conferiscono anche solo 10 litri al giorno, fino a poco più di 100. Sono spazi di stoccaggio come ex latterie, ma anche ex scuole, edifici dove il latte viene depositato temporaneamente e quindi ritirato da un mezzo apposito. Centri come questi sono già stati chiusi in tutta la regione, sono rimasti in montagna con delle proroghe (che non possono essere concesse all'infinito) proprio per venire incontro a quelle realtà.

Ci sono problemi reali, quali il fatto che il latte raccolto non viene in molti casi refrigerato ed essendo conferito collettivamente in un unico contenitore, da una parte non è tracciabile e dall'altra, se presenta qualche imperfezione si trasmette all'intero prodotto.

La soluzione esiste ed è già stata adottata con successo in Trentino-Alto Adige: viene fornito ai piccoli allevatori un contenitore trasportabile, che all'interno contiene un nucleo refrigerante che porta in modo graduale il latte alla temperatura giusta; il contenitore viene lasciato nel centro di raccolta e grazie a un bocchettone del quale è dotato il latte può essere prelevato in sicurezza. Si garantiscono quindi la tracciabilità del prodotto e la possibilità di fare controlli preventivi.

L'alternativa è ridurre drasticamente i centri di raccolta e mettere a norma Ue quelli individuati, con i costi che questa operazione comporta.

Non mancherà l'impegno pubblico - ha assicurato Shaurli - e nel frattempo faremo un'ulteriore proroga per darci il tempo di fare un'analisi delle esigenze azienda per azienda, individuare la migliore soluzione e, nel caso si optasse per i contenitori, decidere chi potrebbe acquistarli per fornirli in comodato ai piccoli allevatori.

(immagini tv)