VI Comm: relazione Garante regionale dei diritti della persona
(ACON) Trieste, 9 nov - RCM - L'Ufficio del Garante regionale
dei diritti della persona, istituito con la legge regionale
9/2014, è presieduto da Fabia Mellina Bares, che esercita le
funzioni di garanzia per i bambini e gli adolescenti, ed è
completato da Giuseppe Roveredo per le persone private della
libertà personale, da Walter Citti per le persone a rischio di
discriminazione. Il suo programma prevede attività comuni e
attività mirate alle tre specifiche competenze.
È quanto ha spiegato la stessa Mellina Bares alla VI Commissione
del Consiglio regionale illustrando la relazione annuale sul
programma del Garante.
Per i minorenni - ha esordito la presidente - si è agito
soprattutto nell'ambito dei Servizi sociali degli enti e in
ambito giudiziario. È iniziato un accoglimento delle segnalazioni
attraverso una équipe di psicologi e giuristi per offrire una
risposta immediata (siamo ingolfati di segnalazioni - ha detto la
Mellina Bares). Altro ambito, quello scolastico, oggetto di
studio con i dirigenti e gli insegnanti. Per il bullismo e il
cyberbullismo, si è fatta promotrice di un protocollo con più
soggetti e associazioni. Non da meno, il problema dei farmaci a
scuola e dei ragazzi con bisogni speciali: si cercherà di fare
sintesi con un protocollo regionale e l'adeguata formazione per
gli operatori. Si sta portando avanti uno studio sulle cause
dell'abbandono scolastico in FVG (anche gli autoctoni abbandonano
precocemente, non solo gli stranieri - ha spiegato la presidente)
e si sta agendo per la sensibilizzazione del problema delle
bambine spose. Sono, poi, troppi i ragazzi allontanati dalle loro
famiglie e collocati in strutture fuori regione: sono 61, per un
costo di 400 euro al giorno, un dispendio economico elevatissimo,
a cui va aggiunto il disagio per i bambini e le loro famiglie.
Non da ultimo, Mellina Bares ha chiesto maggiore supporto dalla
Regione, data la mole di lavoro che porta avanti l'Ufficio del
Garante, oggi composto da tre specialisti impegnati a tempo
parziale mentre dovrebbero esserlo a tempo pieno. L'auspicio, tra
gli altri, è di un Osservatorio regionale.
Sovraffollamento allarmante nelle carceri del FVG, dove quasi un
terzo dei detenuti (poco più di 200) è di cittadini stranieri,
per il Garante Roveredo che comunque ha difeso la qualità del
penitenziario di Tolmezzo. A Udine il clima è pesante, in
particolare gli agenti sono sotto numero, e ugualmente a Gorizia.
Il carcere di Pordenone resta nelle condizioni degli ultimi 20
anni, e si afferma che forse tra due o tre anni sarà pronto
quello di San Vito, ma Roveredo è molto scettico che sarà così.
Da ultimo, Citti ha parlato delle reticenze registrate ad
affittare alloggi agli immigrati piuttosto che a Rom e Sinti (la
Regione non ha aderito alla strategia nazionale per
l'integrazione di questi ultimi, mentre sarebbe auspicabile), e
delle discriminazioni verso i transessuali. Spesso c'è stata
ignoranza, da parte delle istituzioni pubbliche, della normativa
in materia di antidiscriminazione, ad esempio quando si preparano
i bandi di concorso; ora la situazione è monitorata ed è
migliorata. Resta, però, proprio la Regione indietro
nell'accogliere le nuove previsioni di legge soprattutto quando
si tratta della discriminante fondata sulla nazionalità. In FVG
già esiste una Consulta per le persone con disabilità, perciò il
Garante si è concentrato solo su alcuni aspetti come il loro
trasporto, i disagi nelle stazioni ferroviarie, le barriere
architettoniche.
(immagini tv)