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CR: comparto unico, relatore di minoranza (5)

17.11.2016
16:37
(ACON) Trieste, 17 nov - RCM - Alessandro Colautti (Ncd), relatore di minoranza per il ddl n. 157 sul comparto unico del pubblico impiego, ha parlato di errore di fondo ed errore di metodo.

Quanto al primo, il disegno di legge finisce per trasformare il comparto unico da ambito di contrattazione a nuovo soggetto datore di lavoro: una cosa è stabilire che a tutti i dipendenti del comparto si applichino discipline omogenee discendenti da una medesima legge e un medesimo contratto collettivo, altra cosa è attrarre funzioni in capo alla Regione, che si appropria dell'intera dirigenza delle amministrazioni di comparto e di importanti funzioni di gestione del personale relativamente a tutti i dipendenti del comparto.

Secondariamente, la scelta operata con il ddl 157 va esattamente in contro tendenza con la legge delega nazionale in quanto quest'ultima prevede tre distinti ruoli dirigenziali (statale, regionale e delle autonomie locali, compresi i segretari comunali), mentre il progetto regionale afferma un unico ruolo di comparto, comprendente sia i dirigenti regionali sia quelli delle autonomie locali e i segretari comunali.

Ecco che Colautti, pur ribadendo l'astensione a un provvedimento mera espressione della volontà della Giunta regionale di perseguire obiettivi non previsti dalla legislazione e di cui se ne assumerà le relative responsabilità politiche, suggerisce alcune soluzioni: suddivisione del ruolo dirigenziale in due ruoli, regionale ed autonomie locali; eliminazione dell'Ufficio unico e assunzione delle funzioni da parte della Direzione centrale della Funzione pubblica, da esercitarsi solo previa convenzione con gli enti locali interessati; determinare un cronoprogramma dell'attuazione del ddl 157; individuare criteri oggettivi in base ai quali assegnare o non rinnovare gli incarichi; introdurre adeguate garanzie nelle regole sugli incarichi e sui dirigenti che ne restano privi; predisporre una norma di valutazione che controlli costantemente il processo di riforma.

I lavori sono stati sospesi fino alle 17.30 per consentire ai consiglieri di esaminare, assieme alla Giunta, gli ultimi emendamenti depositati.

(immagini tv)

(segue)