CR: comparto unico, relatore di minoranza (5)
(ACON) Trieste, 17 nov - RCM - Alessandro Colautti (Ncd),
relatore di minoranza per il ddl n. 157 sul comparto unico del
pubblico impiego, ha parlato di errore di fondo ed errore di
metodo.
Quanto al primo, il disegno di legge finisce per trasformare il
comparto unico da ambito di contrattazione a nuovo soggetto
datore di lavoro: una cosa è stabilire che a tutti i dipendenti
del comparto si applichino discipline omogenee discendenti da una
medesima legge e un medesimo contratto collettivo, altra cosa è
attrarre funzioni in capo alla Regione, che si appropria
dell'intera dirigenza delle amministrazioni di comparto e di
importanti funzioni di gestione del personale relativamente a
tutti i dipendenti del comparto.
Secondariamente, la scelta operata con il ddl 157 va esattamente
in contro tendenza con la legge delega nazionale in quanto
quest'ultima prevede tre distinti ruoli dirigenziali (statale,
regionale e delle autonomie locali, compresi i segretari
comunali), mentre il progetto regionale afferma un unico ruolo di
comparto, comprendente sia i dirigenti regionali sia quelli delle
autonomie locali e i segretari comunali.
Ecco che Colautti, pur ribadendo l'astensione a un provvedimento
mera espressione della volontà della Giunta regionale di
perseguire obiettivi non previsti dalla legislazione e di cui se
ne assumerà le relative responsabilità politiche, suggerisce
alcune soluzioni: suddivisione del ruolo dirigenziale in due
ruoli, regionale ed autonomie locali; eliminazione dell'Ufficio
unico e assunzione delle funzioni da parte della Direzione
centrale della Funzione pubblica, da esercitarsi solo previa
convenzione con gli enti locali interessati; determinare un
cronoprogramma dell'attuazione del ddl 157; individuare criteri
oggettivi in base ai quali assegnare o non rinnovare gli
incarichi; introdurre adeguate garanzie nelle regole sugli
incarichi e sui dirigenti che ne restano privi; predisporre una
norma di valutazione che controlli costantemente il processo di
riforma.
I lavori sono stati sospesi fino alle 17.30 per consentire ai
consiglieri di esaminare, assieme alla Giunta, gli ultimi
emendamenti depositati.
(immagini tv)
(segue)