CR: ddl turismo, relatori di maggioranza e contenuti (1)
(ACON) Trieste, 22 nov - MPB - Il disegno di legge n.162
contente la disciplina delle politiche regionali nel settore
turistico e dell'attrattività del territorio regionale, oltre a
una serie di modifiche alle leggi regionali 2 del 2000, 29 del
2005, 4 del 2016 e 18 del 2015 in materia di turismo oggi
all'ordine del giorno dei lavori d'Aula del Consiglio regionale.
Relatori per la maggioranza i consiglieri Enio Agnola (Pd), Gino
Gregoris (Cittadini) e Alessio Gratton (Sel-FVG), concordi su
finalità e obiettivi del testo, anche in considerazione dei dati
positivi che riguardano il settore in Friuli Venezia Giulia e che
tutti hanno richiamato pur con accentuazioni diverse.
Dal 1° gennaio al 30 settembre 2016 si è avuto un aumento di
turisti molto significativo, con 411.747 presenze in più rispetto
allo stesso periodo del 2015 (pari a +5,7%). La crescita
tendenziale degli arrivi riferita alla globalità delle strutture
ricettive è del 6,7%, con un incremento del 4,7% di turisti
italiani e dell'8,4% di turisti stranieri. Le presenze segnano a
loro volta un incremento complessivo del 5,7%, suddiviso in un
più 2,7% di italiani e un più 8,1% di stranieri.
Tutte le tipologie di strutture ricettive mostrano un segno
positivo nel confronto tendenziale con i primi nove mesi del 2015
e la tendenza positiva viene registrata anche nella suddivisione
per ambiti con il massimo di crescita nelle zone montane; e così
pire per le città e le altre aree.
Il giro d'affari è di circa 3 miliardi di euro che pesa per circa
l'8,5 del Pil regionale. Gli occupati del sistema turistico sono
circa 35mila unità.
Cifre che dicono il ruolo strategico del turismo che passa anche
attraverso l'attualizzazione e la razionalizzazione della
normativa di settore, con una revisione dell'intera disciplina.
Agnola ha spiegato le ragioni per cui si è scelto di mantenere la
L.R. 2/2002, ovvero principale norma ora vigente di riferimento
per il settore turistico, esclusivamente per la parte riguardante
la disciplina delle professioni turistiche, e
di prevedere che il ddl 162 disciplini invece tutti gli altri
settori divenendo, di fatto, la legge che regolerà
l'intero comparto turistico. Il testo comprende, infatti,
l'elencazione dei soggetti e degli enti coinvolti nel settore, la
regolamentazione delle agenzie di viaggio, la classificazione
delle strutture ricettive e degli stabilimenti balneari, la
definizione del turismo itinerante, le norme in materia di
incentivi e le forme di innovazione in campo turistico.
L'obiettivo principale è promuovere l'attrattività del territorio
regionale e questo può avvenire meglio attraverso il
coordinamento e l'integrazione fra tutti i soggetti operanti nel
settore: da qui l'esigenza di favorire la creazione di un sistema
turistico di qualità e integrato nella consapevolezza che il
territorio della nostra Regione rappresenta una ricchezza proprio
grazie alle sue specificità e alle sue peculiarità.
PromoTurismoFVG avrà un ruolo strategico nella sua veste di ente
pubblico economico funzionale della Regione. Si occuperà infatti
della gestione e della promozione dello sviluppo turistico
indicato dalla politica di programmazione regionale. A questo
proposito è stato ricordato il ruolo affidato all'ente per quanto
riguarda, ad esempio, l'istituzione e la gestione degli IAT,
anche in convenzione con i soggetti interessati. La stessa
costituzione delle reti di impresa e l'attività dei consorzi
turistici vengono promosse con la collaborazione di
PromoTurismoFVG, proprio al fine di promuovere in maniera
armonica lo sviluppo turistico della Regione.
Fra le principali modifiche della nuova normativa c'è
l'introduzione di un unico canale contributivo; quanto agli
incentivi per il settore, il riconoscimento delle reti di impresa
rappresenta una novità che favorirà sia il coordinamento e
l'integrazione, sia un rafforzamento delle singole imprese.
Infine, l'adeguamento alle norme statali vigenti, la soppressione
delle parti ridondanti e la semplificazione di alcuni passaggi
burocratici, rende il testo normativo maggiormente attuale e
coerente.
Per Gregoris la legge punta a coordinare, adeguare e
razionalizzare la materia, svecchiando norme che dopo quasi 15
anni hanno la necessità di essere innovate. Al tempo stesso la
legge ha lo scopo di promuovere il territorio e le sue
articolazioni per realizzare un sistema turistico integrato con
l'attività promozionale e quella di commercializzazione delle
risorse e dei prodotti regionali.
Per far sì che il miglioramento del flusso turistico non sia un
evento estemporaneo occorre modellare la nostra capacità di
offerta adattandola a quei nuovi mercati che saranno in futuro i
più appetibili - ha aggiunto Gregoris sottolineando che la novità
più importante per le sue ricadute economiche e strategiche è
l'introduzione della tassa di soggiorno, che deve essere
utilizzata per promuovere le attrattività del nostro territorio
creando risorse per migliorare la qualità dell'accoglienza
turistica, avendo come vero obiettivo l'incremento di arrivi e
presenze in Friuli Venezia Giulia. E' inoltre positiva la scelta
di lasciare ai Comuni la possibilità di definire, per mezzo di un
regolamento, eventuali esenzioni o riduzioni per particolari
categorie di alloggio e per il turismo sociale. Altri punti
qualificanti sono l'ammodernamento del sistema di ricettività, la
definizione delle strutture denominate marina resort,
l'aggiornamento della disciplina dei bed and breakfast.
Gratton ha poi sottolineato come nel nuovo testo siano
disciplinate le agenzie di viaggio e turismo, le strutture
ricettive turistiche esercitate in forma imprenditoriale e non, e
gli incentivi. Ha quindi evidenziato come resti da valutare
attentamente una proposta avanzata da Federalberghi relativa a
una nuova tipologia di struttura ricettiva - i Residence hotel -
per la quale potrebbero crearsi nuove prospettive di
riqualificazione di un patrimonio immobiliare che resta troppo
spesso invenduto o sfitto, soprattutto in località come Grado e
Lignano.
Quanto alla tassa di soggiorno, per Gratton non si tratta di un
ulteriore balzello che va ad incrinare la nostra competitività,
ma vuole aumentare l'attrattività liberando risorse per gli
investimenti in infrastrutture turistiche e la promozione, in
accordo con gli operatori.
Quanto ai contenuti degli oltre 100 articoli spalmati su dodici
titoli, trovano spazio principi e finalità, competenze dei
soggetti interessati, disciplina delle agenzie di viaggi e
turismo, classificazione delle strutture, disciplina degli
stabilimenti balneari e del turismo itinerante, incentivi e
attività promozionale, forme di innovazione attraverso reti di
impresa.
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(segue)