CR: Gabrovec celebra Giornata contro violenza sulle donne (1)
(ACON) Trieste, 24 nov - MPB - Al centro dei lavori odierni del
Consiglio regionale ancora il ddl n.164 sulla soppressione delle
Province del Friuli Venezia Giulia, in merito al quale ieri era
stato avviato il dibattito generale.
Prima della ripresa della discussione con gli interventi di altri
consiglieri, il vicepresidente dell'Assemblea Igor Gabrovec,
presiedendo l'Aula, ha celebrato la giornata del 25 novembre
nella quale le Nazioni unite, l'Italia e il mondo intero
celebrano la Giornata internazionale contro la violenza sulle
donne.
"Questa giornata - ha detto Gabrovec - è diventata il simbolo
dell'atto d'accusa della società civile nei confronti del
fenomeno, purtroppo in crescita, della violenza sulle donne. E
questo, leggendo anche sui media, è purtroppo un fatto esecrabile
che ancora avviene con frequenza anche tra le nostre comunità.
"La celebrazione di questa giornata anche in quest'Aula vuole
invitare all'esercizio della memoria, per ricordare tutte le
donne che hanno perso la vita, e a denunciare un fenomeno di
proporzioni sempre più agghiaccianti, sia per numero delle
vittime, sia per le ricadute devastanti che genera sull'intera
società, soprattutto in presenza di figli.
"Il termine femminicidio si usa quando in un crimine il genere
femminile della vittima è causa essenziale, un movente del
crimine stesso, nella maggior parte dei casi perpetrato
all'interno di legami familiari: donne uccise dai fidanzati,
mariti, compagni, ma anche dai padri per il rifiuto di scelte di
vita non condivise.
"E' possibile fermare la violenza rafforzando le reti di
contrasto a essa tra Istituzioni e privato sociale qualificato,
perchè sempre più le donne possano sentirsi meno solee superare
la paura.
"La finalità autentica di questa iniziativa, e di altre analoghe
concernenti la violenza contro le donne, consiste - ha concluso
Gabrovec - in una battaglia culturale di prevenzione del
fenomeno, in particolare nel dialogo con le giovani generazioni e
nell'incoraggiare le vittime a denunciare l'abuso subìto con una
convinzione e fiducia a rompere il silenzio per pretendere quel
dovuto rispetto, prerogativa alla dignità di ogni persona".
(segue)