Università Basilea: Iacop relatore su ricostruzione e modello Friuli
(ACON) Trieste, 5 dic - AB - Una puntuale esposizione dei
diversi momenti e delle scelte che hanno portato alla
ricostruzione del Friuli dopo il terremoto di quarant'anni fa è
contenuta nella relazione presentata dal presidente del Consiglio
regionale del FVG Franco Iacop all'Università di Basilea, in
occasione dell'evento commemorativo "Morte e rinascita. L'Italia
dei terremoti: il modello Friuli", ospitato nell'Aula Magna,
organizzato dal locale Fogolar furlan, con il patrocinio del
Consolato d'Italia e l'Asri, l'Associazione svizzera per i
rapporti culturali ed economici con l'Italia.
Video e presentazioni multimediali a documentare il percorso del
dopo sisma e il nuovo modello di sviluppo che ne è conseguito, ma
nella relazione Iacop pone l'accento su come l'esperienza del
Friuli sia stata utile a livello nazionale per impostare la legge
di protezione civile a superare la frammentazione normativa, e
quindi dei poteri, che fino a quel momento poteva portare a
conflitti di competenze tra settori della Pubblica
amministrazione e a ritardi nell'opera di soccorso.
Sempre grazie all'esperienza maturata in Friuli è nata la
legge-quadro nazionale sul volontariato, un settore che da quel
momento ha potuto esprimere tutte le sue potenzialità ricoprendo
un ruolo importante nell'emergenza come nella ricostruzione.
Le tappe, le scelte sono note: dal ruolo di Regione ed enti
locali alle priorità, dalla volontà di ricostruire i paesi
dov'erano e com'erano all'obiettivo di perseguire una rinascita e
uno sviluppo del territorio senza accontentarsi del mero
ripristino di ciò che era stato danneggiato o distrutto.
Per la prima volta si pensò alla valutazione geologica prima di
costruire e di pianificare un percorso urbanistico. E poi le
scelte di carattere legislativo e amministrativo, dai
sindaci-funzionari delegati della Regione alla costituzione in
Consiglio regionale di una Commissione speciale che si occupasse
di tutti i problemi e in Giunta della Segreteria Generale
Straordinaria.
Ma la scelta forse decisiva fu di coinvolgere i cittadini in
questa grande opera informandoli, rendendoli partecipi, dando
voce diretta alle loro idee, alle loro istanze.
Fiore all'occhiello di fronte al Paese è stata l'assoluta
trasparenza nell'impiego dei fondi ricevuti, che furono
rendicontati allo Stato presentando la dettagliata situazione di
tutti i capitoli di spesa singolarmente considerati.
Iacop ha ricordato infine l'apporto fornito dalla politica, il
rapporto Regione/parlamentari, il fronte comune che ne scaturì
per patrocinare le istanze allo Stato, il ruolo centrale del
Consiglio regionale nell'affrontare tutti i problemi in un clima
di grande collaborazione.