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CR: leggi di bilancio, relatore di maggioranza Paviotti (1)

13.12.2016
11:16
(ACON) Trieste, 13 dic - RCM - Il bilancio regionale di previsione per il 2017 si struttura in base alla stima di un incremento delle entrate tributarie pari a circa 190 milioni di euro, dovuti principalmente all'incremento della compartecipazione delle imposte più significative, in particolare Irpef e Iva.

È quanto ha affermato Pietro Paviotti (Citt), primo relatore di maggioranza dei documenti finanziari al varo dell'Aula: nota di aggiornamento al "Documento di economia e finanza regionale"; disegno di legge n. 167 "Legge collegata alla manovra di bilancio 2017-2019"; ddl n. 168 "Legge di stabilità 2017"; ddl n. 169 "Bilancio di previsione per gli anni 2017-2019 e per l'anno 2017".

Oltre al previsto incremento delle entrate tributarie - ha così proseguito Paviotti -, l'altro fattore che incide in modo positivo sulla costruzione della manovra di bilancio è rappresentato dagli effetti del patto sottoscritto, a fine 2014, tra la presidente Serracchiani e l'ex ministro dell'Economia, Padoan. Il 70% del previsto incremento di gettito per il 2017 sarebbe eroso in assenza del suddetto patto, che anche nel 2017 ci consente di trattenere in Regione 120 mln, limitando il contributo a soli 10 mln circa, aggiuntivi rispetto all'anno precedente. Anche dal lato della spesa (il cosiddetto contributo in termini di indebitamento netto) si assiste a una compressione limitata a soli ulteriori 10 mln circa per effetto degli 80 mln risparmiati grazie al patto Serracchiani/Padoan.

Passando alla disamina dei settori in cui si articola la manovra finanziaria, Paviotti ha messo in evidenza che la spesa corrente per il Servizio sanitario regionale dispone di 90 mln in più rispetto allo stanziamento di inizio anno. Nei confronti dell'assestato 2016, l'incremento è di 40 mln, teso a spesare essenzialmente l'aumento del personale. Relativamente al sistema salute, si segnalano inoltre gli stanziamenti per progetti di odontoiatria sociale rivolti alla popolazione in età pediatrica; interventi sulle malattie infettive nelle scuole; risorse per il contrasto del gioco d'azzardo patologico. Tra le misure di welfare, quella per contrastare la povertà e l'esclusione sociale: nel 2017, stanziamento complessivo di 40 mln (di cui 30 di fondi regionali). L'abbattimento per le rette degli asili nido dispone di 11,3 mln; è previsto 1 mln per i progetti delle associazioni di famiglie; il Fondo per l'autonomia possibile dispone di circa 37 mln.

Per ciò che riguarda le attività produttive, prosegue la facilitazione dell'accesso al credito da parte delle imprese attraverso i consorzi garanzia fidi e il sistema dei fondi di rotazione. A questo fine sono stati garantiti, per il 2017, i livelli di spesa dello scorso esercizio. Sono apportate alla legge "Rilancimpresa" (LR 3/2015) piccole modifiche tese a favorirne ancor più l'utilizzo da parte degli operatori economici, come l'apertura di una linea contributiva per sostenere gli investimenti nei progetti di coworking. Per ciò che riguarda il settore agricolo, i finanziamenti a favore del Fondo di rotazione sono pari a 4,5 mln. Si segnalano inoltre gli interventi per la zootecnia (1,5 mln); gli interventi per la manutenzione e per le opere idraulico-forestali (5,4 mln) e quelli particolarmente significativi di miglioramento del sistema irriguo (11,4 mln). Nel complesso le risorse manovrabili a favore delle attività produttive passano dai 37 mln iniziali del 2016 a 58 mln.

Per le politiche del lavoro, tra gli interventi si evidenziano quelli a favore di persone con disabilità (3,5 mln) e quelli per lavori socialmente utili e i cantieri lavoro (2,4 mln).

Per ciò che attiene gli Enti locali, è consolidato il finanziamento triennale che consente ai Comuni una adeguata certezza delle risorse a disposizione. Per il 2017 vi è un incremento importante del Fondo di perequazione: il Fondo rappresenterà il 30% delle risorse da trasferire ai Comuni e ciò avverrà non più sulla base di quanto loro trasferito in passato (spesa storica), ma secondo criteri che mettono in luce i fabbisogni e i costi standard dei servizi da erogare. La manovra individua più puntualmente anche le risorse da assegnare alle Unioni territoriali intercomunali (Uti) in relazione alle funzioni che le stesse andranno a esercitare, in particolare quella attinente ai Servizi sociali dei Comuni, per un importo complessivo di 35 mln circa. In sintesi, il trasferimento agli Enti locali, nel 2017, consiste di poco più di 400 mln che, se si considerano i minori trasferimenti alle Province per funzioni ora esercitate dalla Regione, è in sostanziale continuità con quanto trasferito nell'esercizio precedente.

Per l'ambiente e il territorio, ai 14 mln recentemente ripartiti per le manutenzioni straordinarie dei corpi idrici, si aggiungono i 4 mln stanziati per il 2017 per le manutenzioni ordinarie. A ciò va aggiunta la dotazione in favore della Protezione civile per 9 mln complessivi; 1 mln per sostenere la realizzazione degli allacciamenti fognari in quei territori soggetti a procedure di infrazione comunitaria a causa del ritardo accumulato nella depurazione dei reflui urbani; 1,9 mln a favore dei Comuni per l'installazione di reti di teleriscaldamento.

Il finanziamento delle attività culturali prosegue secondo lo schema dei bandi e della programmazione triennale; si contribuisce, con mezzo milione di euro a favore della Fondazione FS Italiane, alla valorizzazione dello storico Museo ferroviario di Trieste Campo Marzio. Per il settore sportivo, si procedere a un ulteriore scorrimento della graduatoria del bando di finanziamento dei lavori di ordinaria manutenzione degli impianti sportivi con una nuova dotazione di 0,75 mln.

Il dato di sintesi a favore di infrastrutture, lavori pubblici e traporti prevede un incremento, sempre per il 2017, di quasi 100 mln. Nel campo dell'edilizia pubblica, 2 mln sono per la riqualificazione dei centri minori, borghi rurali e piazze.

(immagini tv)

(segue)