CR: leggi di bilancio, relatore di minoranza Bianchi (4)
(ACON) Trieste, 13 dic - MPB - Analisi puntuale - articolo per
articolo del disegno di legge di stabilità - quella contenuta
nella relazione di Elena Bianchi (M5S), prima a intervenire per
la minoranza.
All'art. 2, attività produttive, la scelta di approfittare della
programmazione europea e spingere i nostri imprenditori a
usufruire dei finanziamenti del POR FESR, ha come risultato che
molti dei canali contributivi individuati dal Rilancimpresa
vengono ora azzerati, confermando le nostre perplessità su quella
legge proprio perché prevede numerosi canali contributivi anziché
puntare su poche e innovative misure. Desta perplessità la
conferma di un ulteriore contributo al comune di Socchieve per la
realizzazione di una centralina idroelettrica sul Rio Grasia, in
assenza di chiarimenti sul tipo di impianto. Tra i pochi
interventi per lo sviluppo del territorio montano spicca la
riproposizione del finanziamento per il comprensorio di
Pramollo-Nassfeld; per il resto, a differenza di tutti gli altri
servizi, quello di coordinamento delle politiche per la montagna
è l'unico che non vede un consistente aumento dei propri
stanziamenti, se si toglie l'innovativo contributo di ben 800mila
euro a disposizione dei campeggi montani.
All'art. 3, risorse agricole e forestali, sono ritenute
apprezzabili la rivisitazione della normativa sull'apicoltura e
l'accoglimento, seppur parziale, della proposta grillina di
istituire una banca della terra che permetta di censire le terre
a disposizione, anche se per il momento solo di proprietà
pubblica, in modo da prevederne la valorizzazione e la
possibilità di essere concesse a terzi, con particolare
attenzione ai giovani agricoltori. Se da un lato dal M5S viene
chiesta maggiore trasparenza dall'Associazione allevatori
considerati gli ingenti contributi regionali ricevuti, dall'altro
è accolta positivamente la previsione concernente i macelli e la
lavorazione delle carni che risponde alle richieste contenute in
una mozione Cinquestelle. Bene anche il cambio di contribuzione
per i distretti venatori, con un contributo non più forfettario,
ma che rispecchierà le reali esigenze e dovrà essere rendicontato.
All'art. 4, tutela dell'ambiente e energia, le disposizioni
accolgono diverse esigenze, dalla rimozione dell'amianto su
edifici privati e commerciali al superamento delle infrazioni
comunitarie in materia di depurazione; ma le risorse stanziate
rimangono insufficienti a risolvere i problemi esistenti. E se le
poste maggiori sono per il funzionamento di Arpa e ancora per la
benzina agevolata, nulla è previsto per interventi di bonifica
per le numerose criticità. Desta perplessità la contribuzione a
pioggia legata all'installazione di centrali a biomassa e
relative reti di teleriscaldamento, in assenza di una seria
individuazione dei bacini di reperimento della risorsa e delle
relative quantità.
All'art. 5, assetto del territorio ed edilizia, perplessità per i
contributi alle Uti per la pianificazione di area vasta, posto
che la loro costituzione doveva portare all'ottimizzazione delle
risorse e alla specializzazione dei funzionari. Non convincono
neppure le previsioni per l'avvio di un'attività sperimentale di
adeguamento degli strumenti urbanistici generali al Piano
paesaggistico regionale in corso di elaborazione.
Insufficienti e non del tutto centrati i pur copiosi
finanziamenti per le politiche sulla casa, poiché ancora troppe
persone hanno difficoltà a trovare una sistemazione, trovandosi
in difficoltà economiche e con uno sfratto in mano, mentre
numerosissime sono le abitazioni sfitte.
Per l'art. 6, trasporti e diritto alla mobilità, la dotazione
infrastrutturale è superiore ai livelli italiani e poiché nel
DEFRR sono previste innumerevoli nuove opere stradali e gli
stanziamenti dedicati alle infrastrutture, lavori pubblici e
trasporti, quest'anno partono con una dotazione di ben 100
milioni in più rispetto allo scorso anno, l'auspicio è che si
prediliga l'opera pubblica utile e funzionale anziché l'opera
pubblica "motore dell'economia".
Condivisa all'art. 7, beni e attività culturali, sport e tempo
libero, la scelta di portare tutti gli stanziamenti del settore a
bando e l'aumento dei relativi fondi. Apprezzato anche lo sforzo
per fare altrettanto verso il terzo settore, pur rimanendo
diverse poste puntuali che andrebbero regolamentate e gestite in
maniera diversa. E così pure, apprezzabili gli investimenti nel
settore dello sport, anche se mancano agevolazioni per la pratica
sportiva di famiglie e minori. Nulla poi è stato fatto per
rendere gratuiti i certificati medici per l'attività sportiva non
agonistica, mediante convenzione con i medici di base.
Quanto all'art. 8, istruzione, lavoro, formazione e politiche
giovanili, si registra un leggero aumento di fondi, ma si rimane
molto lontani da livelli adeguati di investimento: i 16,4 milioni
dell'istruzione (compresi fondi a scuole paritarie e istituiti
privati) rappresentano solo lo 0,44% di tutto il bilancio
regionale; i 22,2 milioni della formazione professionale sono lo
0,60%; i 16,3 milioni della ricerca lo 0,43%. In tutto,
istruzione, formazione e ricerca rappresentano appena l'1,47% del
bilancio totale, troppo poco per una Regione che ambisce ad
essere veramente speciale e a ritagliarsi un ruolo nel futuro
economico e sociale del Paese.
L'art. 9, salute e politiche sociali, vede la spesa corrente,
aumentare, dopo tre anni in calo, di circa 90 milioni, in parte
per compensare la spesa di farmaci innovativi, in parte per le
risicate nuove assunzioni, nonché per l'auspicato aumento
contrattuale. Si assiste anche a un ulteriore intervento sulla
recentissima LR 9/2016, finalizzato al superamento dei rilievi
ministeriali, ma che comunque non risolve in via definitiva tutte
le criticità del comparto educatori. Netta contrarietà
all'importante taglio dello stanziamento per l'abbattimento del
superticket.
E se all'art. 10, sistema della autonomie locali e coordinamento
della finanza pubblica, sono ripartiti i fondi alle autonomie
locali con alcuni aggiustamenti necessari a seguito della
soppressione delle Provincie, all'art.11, servizi istituzionali,
generali e di gestione, trovano spazio invece le norme che
potranno consentire la costituzione di una nuova società in-house
per la gestione dell'autostrada attualmente in concessione ad
Autovie Venete, oltre alla ripostazione della somma necessaria ad
un'eventuale cartolarizzazione delle sofferenze di Banca
Mediocredito, portata a 38,5 milioni di euro in Commissione.
Bianchi ha annunciato voto contrario ai provvedimenti per le
modalità che hanno portato ad affrontarli, con le opposizioni che
non sono state messe appieno in grado di esaminarli e valutarli.
(immagini tv)
(segue)