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CR: leggi di bilancio, relatore di minoranza Bianchi (4)

13.12.2016
12:21
(ACON) Trieste, 13 dic - MPB - Analisi puntuale - articolo per articolo del disegno di legge di stabilità - quella contenuta nella relazione di Elena Bianchi (M5S), prima a intervenire per la minoranza.

All'art. 2, attività produttive, la scelta di approfittare della programmazione europea e spingere i nostri imprenditori a usufruire dei finanziamenti del POR FESR, ha come risultato che molti dei canali contributivi individuati dal Rilancimpresa vengono ora azzerati, confermando le nostre perplessità su quella legge proprio perché prevede numerosi canali contributivi anziché puntare su poche e innovative misure. Desta perplessità la conferma di un ulteriore contributo al comune di Socchieve per la realizzazione di una centralina idroelettrica sul Rio Grasia, in assenza di chiarimenti sul tipo di impianto. Tra i pochi interventi per lo sviluppo del territorio montano spicca la riproposizione del finanziamento per il comprensorio di Pramollo-Nassfeld; per il resto, a differenza di tutti gli altri servizi, quello di coordinamento delle politiche per la montagna è l'unico che non vede un consistente aumento dei propri stanziamenti, se si toglie l'innovativo contributo di ben 800mila euro a disposizione dei campeggi montani.

All'art. 3, risorse agricole e forestali, sono ritenute apprezzabili la rivisitazione della normativa sull'apicoltura e l'accoglimento, seppur parziale, della proposta grillina di istituire una banca della terra che permetta di censire le terre a disposizione, anche se per il momento solo di proprietà pubblica, in modo da prevederne la valorizzazione e la possibilità di essere concesse a terzi, con particolare attenzione ai giovani agricoltori. Se da un lato dal M5S viene chiesta maggiore trasparenza dall'Associazione allevatori considerati gli ingenti contributi regionali ricevuti, dall'altro è accolta positivamente la previsione concernente i macelli e la lavorazione delle carni che risponde alle richieste contenute in una mozione Cinquestelle. Bene anche il cambio di contribuzione per i distretti venatori, con un contributo non più forfettario, ma che rispecchierà le reali esigenze e dovrà essere rendicontato.

All'art. 4, tutela dell'ambiente e energia, le disposizioni accolgono diverse esigenze, dalla rimozione dell'amianto su edifici privati e commerciali al superamento delle infrazioni comunitarie in materia di depurazione; ma le risorse stanziate rimangono insufficienti a risolvere i problemi esistenti. E se le poste maggiori sono per il funzionamento di Arpa e ancora per la benzina agevolata, nulla è previsto per interventi di bonifica per le numerose criticità. Desta perplessità la contribuzione a pioggia legata all'installazione di centrali a biomassa e relative reti di teleriscaldamento, in assenza di una seria individuazione dei bacini di reperimento della risorsa e delle relative quantità.

All'art. 5, assetto del territorio ed edilizia, perplessità per i contributi alle Uti per la pianificazione di area vasta, posto che la loro costituzione doveva portare all'ottimizzazione delle risorse e alla specializzazione dei funzionari. Non convincono neppure le previsioni per l'avvio di un'attività sperimentale di adeguamento degli strumenti urbanistici generali al Piano paesaggistico regionale in corso di elaborazione. Insufficienti e non del tutto centrati i pur copiosi finanziamenti per le politiche sulla casa, poiché ancora troppe persone hanno difficoltà a trovare una sistemazione, trovandosi in difficoltà economiche e con uno sfratto in mano, mentre numerosissime sono le abitazioni sfitte.

Per l'art. 6, trasporti e diritto alla mobilità, la dotazione infrastrutturale è superiore ai livelli italiani e poiché nel DEFRR sono previste innumerevoli nuove opere stradali e gli stanziamenti dedicati alle infrastrutture, lavori pubblici e trasporti, quest'anno partono con una dotazione di ben 100 milioni in più rispetto allo scorso anno, l'auspicio è che si prediliga l'opera pubblica utile e funzionale anziché l'opera pubblica "motore dell'economia".

Condivisa all'art. 7, beni e attività culturali, sport e tempo libero, la scelta di portare tutti gli stanziamenti del settore a bando e l'aumento dei relativi fondi. Apprezzato anche lo sforzo per fare altrettanto verso il terzo settore, pur rimanendo diverse poste puntuali che andrebbero regolamentate e gestite in maniera diversa. E così pure, apprezzabili gli investimenti nel settore dello sport, anche se mancano agevolazioni per la pratica sportiva di famiglie e minori. Nulla poi è stato fatto per rendere gratuiti i certificati medici per l'attività sportiva non agonistica, mediante convenzione con i medici di base.

Quanto all'art. 8, istruzione, lavoro, formazione e politiche giovanili, si registra un leggero aumento di fondi, ma si rimane molto lontani da livelli adeguati di investimento: i 16,4 milioni dell'istruzione (compresi fondi a scuole paritarie e istituiti privati) rappresentano solo lo 0,44% di tutto il bilancio regionale; i 22,2 milioni della formazione professionale sono lo 0,60%; i 16,3 milioni della ricerca lo 0,43%. In tutto, istruzione, formazione e ricerca rappresentano appena l'1,47% del bilancio totale, troppo poco per una Regione che ambisce ad essere veramente speciale e a ritagliarsi un ruolo nel futuro economico e sociale del Paese.

L'art. 9, salute e politiche sociali, vede la spesa corrente, aumentare, dopo tre anni in calo, di circa 90 milioni, in parte per compensare la spesa di farmaci innovativi, in parte per le risicate nuove assunzioni, nonché per l'auspicato aumento contrattuale. Si assiste anche a un ulteriore intervento sulla recentissima LR 9/2016, finalizzato al superamento dei rilievi ministeriali, ma che comunque non risolve in via definitiva tutte le criticità del comparto educatori. Netta contrarietà all'importante taglio dello stanziamento per l'abbattimento del superticket.

E se all'art. 10, sistema della autonomie locali e coordinamento della finanza pubblica, sono ripartiti i fondi alle autonomie locali con alcuni aggiustamenti necessari a seguito della soppressione delle Provincie, all'art.11, servizi istituzionali, generali e di gestione, trovano spazio invece le norme che potranno consentire la costituzione di una nuova società in-house per la gestione dell'autostrada attualmente in concessione ad Autovie Venete, oltre alla ripostazione della somma necessaria ad un'eventuale cartolarizzazione delle sofferenze di Banca Mediocredito, portata a 38,5 milioni di euro in Commissione.

Bianchi ha annunciato voto contrario ai provvedimenti per le modalità che hanno portato ad affrontarli, con le opposizioni che non sono state messe appieno in grado di esaminarli e valutarli.

(immagini tv)

(segue)