I volti dell'alienazione, in Consiglio i disegni di Sambonet
(ACON) Trieste, 13 dic - MPB - E' approdata a Trieste, ospitata
nel palazzo sede del Consiglio regionale, in piazza Oberdan 6, la
mostra "I volti dell'alienazione" con i disegni e gli schizzi che
l'artista e designer vercellese Roberto Sambonet, scomparso
ventun anni fa, realizzò tra il 1951 e il 1952 a Juqueri nel
manicomio della regione di San Paolo del Brasile.
Tappa conclusiva quella nel capoluogo regionale e di grande
significato simbolico dopo un percorso che ha portato una
quarantina di disegni e settanta schizzi di Sambonet in molte
città italiane, da Milano, Firenze, Roma fino a Matera, Brescia,
Bologna, Ferrara, per sensibilizzare in merito alla chiusura
degli OPG, gli ospedali psichatrici giudiziari ancora aperti in
Italia, proprio perchè da Trieste con Franco Basaglia ha preso il
via il rivoluzionario processo di cambiamento che ha portato alla
chiusura dei manicomi.
All'inaugurazione dell'esposizione, che resterà aperta al
pubblico fino al 27 gennaio, i vicepresidenti del Consiglio
regionale Igor Gabrovec e Paride Cargnelutti assieme al
vicepresidente della Giunta Sergio Bolzonello, all'assessore
Gianni Torrenti e a numerosi consiglieri tra i quali Franco
Rotelli che ha condiviso l'esperienza basagliana e ha voluto
portare in questa sede la mostra; con loro i curatori - Franco
Corleone, già sottosegretario alla Giustizia e attualmente
Garante dei diritti dei detenuti della Regione Toscana e
Commissario nazionale per la chiusura degli OPG, e Ivan Novelli
tra i fondatori della Società della Ragione che da anni è
protagonista sulle questioni del carcere, della giustizia, della
dignità delle persone private della libertà - insieme con lo
psichiatra Peppe Dell'Acqua e il sindacalista Stefano Cecconi, di
StopOpg.
I disegni esprimono una grande sofferenza, rappresentano una
implacabile denuncia, costituiscono un vero e proprio reportage
carico di tensione realizzato ben prima che la fotografia
documentasse questi luoghi di contenzione, ben prima che
cominciasse l'esperienza di Basaglia e la riflessione sul ruolo
delle istituzioni.
Sambonet frequentò per sei mesi il manicomio brasiliano di
Jaquiri dove erano internate 15 mila persone. Con poche linee
riesce a cogliere e a fissare la sofferenza, la brutalità della
contenzione, a tradurre gli interrogativi profondi che prova
stando al cospetto di un uomo legato, a raccontare cosa
rappresenti l'oggettivazione della persona che porta alla
chiusura nella stessa propria malattia, con il capo coperto come
unica difesa. Ed è proprio questa l'immagine intensa e dolente
riprodotta sulla copertina del catalogo che accompagna la mostra
e che raccoglie, assieme ai disegni, anche scritti che analizzano
l'esperienza di Sambonet, la sua denuncia, e il significato che
questo ciclo di disegni del manicomio ha nella evoluzione
multidisciplanare dell'artista. Ma anche una riflessione firmata
da Corleone sulla forza dell'utopia per cancellare l'ergastolo
bianco, e una di Stefano Cecconi sull'ultima scadenza per la
chiusura degli OPG.
Il 31 marzo 2015, cinque anni dopo la denuncia illustrata in
maniera inoppugnabile dalla Commissione Marino degli orrori
presenti nei sei manicomi criminali, ribattezzati ospedale
psichiatrico giudiziario, si è conclusa la riforma
dell'assistenza psichiatrica iniziata nel 1978 con l'approvazione
della legge Basaglia, la 180, amata e vituperata. Quella è la
data fissata dalla legge per la chiusa degli OPG e oggi, venti
mesi dopo, poco meno di 30 persone sono ancora rinchiuse nei due
manicomi giudiziari superstiti.
Per quando la mostra di Trieste chiuderà i battenti, anche queste
realtà saranno chiuse. Una chiusura di grande significato
simbolico, perchè da qui, dove è iniziata una battaglia civile di
grande impatto, si potranno prefigurare politiche diverse e
prospettive di vita centrate sull'inserimento sociale. E' in
questa logica che è stata lanciatal'idea di organizzare per quel
giorno un convegno nazionale per guardare al futuro dopo la
chiusura degli OPG.
La mostra sarà visitabile dal lunedì al giovedì dalle 9.30 alle
12.30 e dalle 14.30 alle 17.30; il venerdì dalle 9.30 alle 13.00.
(foto, immagini tv)