Sel-FVG: Lauri, non aderirò a Sinistra Italiana, guardo a Pisapia
(ACON) Trieste, 14 dic - COM/AB - "Il centrosinistra va
profondamente rinnovato e deve tornare a essere pienamente se
stesso, ma oggi in Europa e in Italia è l'unico vero argine
contro i populismi e le destre: nei giorni in cui si sta
consumando l'auto-liquidazione di Sel, la forza politica che ho
contribuito a fondare e alla quale ho dato i 2 anni più duri
della mia vita, voglio comunicare all'Aula che non aderirò a
Sinistra Italiana e che guardo invece con interesse alla proposta
avanzata in questi giorni da Giuliano Pisapia".
Lo ha annunciato Giulio Lauri, esponente di Sinistra ecologia
libertà per il Friuli Venezia Giulia, durante la discussione
generale sulla legge di stabilità 2017.
"Il nuovo centrosinistra può nascere anche valorizzando di più le
esperienze di buon governo delle città e delle regioni: credo
nella necessità di dare vita ad una sinistra di governo che,
agendo dal basso dei territori verso l'alto della politica
nazionale, faccia vivere un nuovo centrosinistra che abbia più
coraggio e più capacità di essere se stesso, che sappia essere
molto più critico nei confronti dei guasti prodotti dalla
globalizzazione e che porti avanti un'altra idea di Europa, non
quella rigorista imposta dalle Banche centrali, ma quella dello
sviluppo economico e sociale e dell'inclusione. In ogni caso,
qualsiasi sarà il soggetto politico in cui questa idea vivrà,
cosa che dipenderà anche dalle caratteristiche che avranno le
nuove leggi elettorali, è in una sinistra di governo che possono
continuare a vivere gli ideali di Sinistra ecologia libertà, e
per questo continuerò a impegnarmi anche in futuro in coerenza
con il mandato ricevuto dagli elettori".
"Sono convinto - ha proseguito Lauri- che il Friuli Venezia
Giulia sia un esempio dal quale si possa partire per rilanciare
anche a livello nazionale un riformismo forte che ha saputo
vivere nelle città e nei territori; comprese alcune Regioni e il
Friuli Venezia Giulia fra queste, e questa legge di stabilità lo
testimonia: un provvedimento che è motivo di orgoglio per la
maggioranza perché, oltre a presentare i conti in ordine, stanzia
ulteriori risorse per dare gambe alle riforme fatte in questi
anni in qui abbiamo realizzato il programma per cui siamo stati
eletti: dalla riduzione dei costi della politica, alla riforma
della sanità, al piano industriale con cui abbiamo cambiato il
sistema di finanziamento alle imprese, alla riforma degli Enti
locali, alla legge sul sostegno al reddito con cui, primi in
Italia, abbiamo realizzato un provvedimento di sostegno alle
fasce più deboli della popolazione colpite dalla crisi che
insiste già da anni in tutto il resto d'Europa, il tutto in un
contesto difficilissimo caratterizzato dalla crisi economica più
grave dal 1929 e dal livello più basso di credibilità raggiunto
dalla politica".
"Questa legge contiene inoltre azioni di indubbio interesse
generale che dovrebbero riscuotere un consenso al di là degli
schieramenti di maggioranza e opposizione come cultura, edilizia
scolastica, opere infrastrutturali, e soprattutto investimenti
straordinari e sconosciuti nella scorsa legislatura sulla lotta
al dissesto idrogeologico, la manutenzione del territorio e gli
interventi antisismici: sono quelle cose che non fanno notizia,
che si realizzano di giorno in giorno che sono fondamentali in
occasione di una calamità naturale perché rendono il territorio
più solido e sicuro garantendo nel contempo la creazione di posti
di lavoro".
"Senza negare i problemi di attuazione delle riforme che
indubbiamente ci sono, ora il Consiglio regionale ha la
possibilità di correggere gli errori e mettere in campo nuove
iniziative: gli obiettivi più importanti sono il completamento
della riforma del nostro sistema di welfare, il nuovo piano
paesaggistico regionale e una verifica della legislazione sul
lavoro, anche interloquendo col nuovo Governo nazionale, per
capire le cause e limitare l'abnorme uso di voucher che purtroppo
anche noi registriamo in questa regione".