Pd: Bagatin, informazione e controllo sui vaccini per i bambini
(ACON) Trieste, 16 dic - COM/RCM - "La situazione dei vaccini
in età pediatrica va tenuta sotto controllo. In primis per
garantire la salute dei bambini attraverso un confronto con le
famiglie; in seconda battuta, per garantire l'azione che su
questo fronte si sta spendendo".
A dichiararlo è la consigliere regionale del Pd Renata Bagatin,
vicepresidente della III commissione Sanità, tra i firmatari di
un subemendamento all'articolo 9 del disegno di legge di
stabilità, illustrato in Aula dal relatore di maggioranza Renzo
Liva (Pd).
"La questione è delicata, si parla della salute dei nostri
bambini. Per questo motivo riteniamo fondamentale un approccio
innanzitutto informativo e di coinvolgimento con i genitori. È
una questione di metodo per arrivare a un risultato utile nel
modo migliore, non con l'imposizione, ma con il coinvolgimento",
spiega la Bagatin.
"Attualmente ci troviamo in una situazione in cui ci sono quattro
vaccini obbligatori, non disponibili singolarmente. Ci sono
invece in commercio soluzioni che, insieme ai 4, mettono altri
vaccini. In questo contesto ci sono dei Comuni che vorrebbero
rendere obbligatorie le vaccinazioni all'atto di iscrizione a
scuola dei bambini, altri non seguono tale strada. Da questa
realtà parte la nostra proposta.
"Cerchiamo innanzitutto di tutelare i Comuni che sicuramente
avranno dei contenziosi sulla fornitura dei vaccini - spiga la
consiglieria -. Poi c'è la questione degli operatori e
professionisti della sanità: con questo intervento vogliamo
creare una rete tra gli ordini dei medici, i pediatri, medici di
medicina generale affinché si faccia formazione e informazione
del cittadino.
"Inoltre, per quanto riguarda l'informazione dei cittadini,
vogliamo istituire un numero verde.
"E sul versante del reperimento delle informazioni - prosegue la
Bagatin -, riteniamo fondamentale un attento monitoraggio degli
iscritti ai nidi e alle scuola d'infanzia, sia pubbliche sia
private, per capire la percentuale di bambini vaccinati. La ratio
è capire la portata del fenomeno, per tarare gli interventi e
spingere nel rapporto con le famiglie, che non devono essere
lasciate sole.
"C'è, infine, un problema di tutela per quei bambini che non
possono essere vaccinati per motivi sanitari, che vanno quindi
seguiti con maggiore attenzione".