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Pd: Bagatin, informazione e controllo sui vaccini per i bambini

16.12.2016
17:50
(ACON) Trieste, 16 dic - COM/RCM - "La situazione dei vaccini in età pediatrica va tenuta sotto controllo. In primis per garantire la salute dei bambini attraverso un confronto con le famiglie; in seconda battuta, per garantire l'azione che su questo fronte si sta spendendo".

A dichiararlo è la consigliere regionale del Pd Renata Bagatin, vicepresidente della III commissione Sanità, tra i firmatari di un subemendamento all'articolo 9 del disegno di legge di stabilità, illustrato in Aula dal relatore di maggioranza Renzo Liva (Pd).

"La questione è delicata, si parla della salute dei nostri bambini. Per questo motivo riteniamo fondamentale un approccio innanzitutto informativo e di coinvolgimento con i genitori. È una questione di metodo per arrivare a un risultato utile nel modo migliore, non con l'imposizione, ma con il coinvolgimento", spiega la Bagatin.

"Attualmente ci troviamo in una situazione in cui ci sono quattro vaccini obbligatori, non disponibili singolarmente. Ci sono invece in commercio soluzioni che, insieme ai 4, mettono altri vaccini. In questo contesto ci sono dei Comuni che vorrebbero rendere obbligatorie le vaccinazioni all'atto di iscrizione a scuola dei bambini, altri non seguono tale strada. Da questa realtà parte la nostra proposta.

"Cerchiamo innanzitutto di tutelare i Comuni che sicuramente avranno dei contenziosi sulla fornitura dei vaccini - spiga la consiglieria -. Poi c'è la questione degli operatori e professionisti della sanità: con questo intervento vogliamo creare una rete tra gli ordini dei medici, i pediatri, medici di medicina generale affinché si faccia formazione e informazione del cittadino.

"Inoltre, per quanto riguarda l'informazione dei cittadini, vogliamo istituire un numero verde.

"E sul versante del reperimento delle informazioni - prosegue la Bagatin -, riteniamo fondamentale un attento monitoraggio degli iscritti ai nidi e alle scuola d'infanzia, sia pubbliche sia private, per capire la percentuale di bambini vaccinati. La ratio è capire la portata del fenomeno, per tarare gli interventi e spingere nel rapporto con le famiglie, che non devono essere lasciate sole.

"C'è, infine, un problema di tutela per quei bambini che non possono essere vaccinati per motivi sanitari, che vanno quindi seguiti con maggiore attenzione".