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FI: Ziberna, pagare solo il ticket se tempi di attesa eccessivi

28.12.2016
13:16
(ACON) Trieste, 28 dic - COM/RCM - "Adottare anche in Friuli Venezia Giulia il diritto del cittadino di accedere alle visite specialistiche, diagnostiche, di laboratorio e chirurgiche presso le strutture private, mantenendo in carico all'utente il solo costo del ticket, quando i tempi di attesa sono eccessivi". E' quanto chiede il vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Rodolfo Ziberna, in un'interrogazione alla Giunta. "Non passa giorno - rileva Ziberna - che nella nostra regione non vengano denunciati da parte di esasperati cittadini i ritardi intollerabili nelle liste d'attesa per accedere a visite specialistiche e diagnostiche, a esami di laboratorio o a interventi chirurgici, che possono spesso traguardare l'anno di attesa. Una situazione che costringe il cittadino che se lo può permettere a farsi carico di significativi oneri presso strutture private, mentre pone il cittadino meno abbiente in condizioni di elevato rischio per le sue condizioni di salute e addirittura di vita. "Il decreto legislativo 124/1998, disciplinando in modo inequivocabile l'ambito delle liste d'attesa sul territorio nazionale, dispone al comma 10 che le Regioni sono tenute a disciplinare i criteri secondo i quali i direttori generali delle Aziende unità sanitarie locali e ospedaliere devono determinare i tempi massimi che possono intercorrere tra la data in cui una prestazione viene richiesta e quella in cui la stessa è erogata. Tale termine non solo dovrebbe soggiacere a un'adeguata pubblicità, ma andrebbe anche comunicato all'assistito al momento in cui questi presenta la domanda della prestazione. "All'articolo 3 - prosegue l'esponente di Forza Italia - si consente, poi, l'accesso alle prestazioni libero-professionali: il cittadino può cioè avvalersi della prestazione resa in ambito di attività libero-professionale intramuraria nel caso in cui l'attesa si prolunghi oltre il predetto limite massimo e addirittura, in subordine, è possibile ricorrere anche a prestazioni interamente private. In entrambi i casi, la differenza di costi è posta a carico dell'Azienda unità sanitaria locale di appartenenza e dell'Azienda unità sanitaria locale nel cui ambito è richiesta la prestazione. Il cittadino si fa carico, invece, del solo costo del ticket. "Visto che il diritto alla salute dovrebbe essere affermato al di là delle possibilità economiche dell'assistito - conclude Ziberna - chiedo alla Giunta di applicare la suddetta norma anche in FVG".