FI: Ziberna, pagare solo il ticket se tempi di attesa eccessivi
(ACON) Trieste, 28 dic - COM/RCM - "Adottare anche in Friuli
Venezia Giulia il diritto del cittadino di accedere alle visite
specialistiche, diagnostiche, di laboratorio e chirurgiche presso
le strutture private, mantenendo in carico all'utente il solo
costo del ticket, quando i tempi di attesa sono eccessivi".
E' quanto chiede il vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio
regionale, Rodolfo Ziberna, in un'interrogazione alla Giunta.
"Non passa giorno - rileva Ziberna - che nella nostra regione non
vengano denunciati da parte di esasperati cittadini i ritardi
intollerabili nelle liste d'attesa per accedere a visite
specialistiche e diagnostiche, a esami di laboratorio o a
interventi chirurgici, che possono spesso traguardare l'anno di
attesa. Una situazione che costringe il cittadino che se lo può
permettere a farsi carico di significativi oneri presso strutture
private, mentre pone il cittadino meno abbiente in condizioni di
elevato rischio per le sue condizioni di salute e addirittura di
vita.
"Il decreto legislativo 124/1998, disciplinando in modo
inequivocabile l'ambito delle liste d'attesa sul territorio
nazionale, dispone al comma 10 che le Regioni sono tenute a
disciplinare i criteri secondo i quali i direttori generali delle
Aziende unità sanitarie locali e ospedaliere devono determinare i
tempi massimi che possono intercorrere tra la data in cui una
prestazione viene richiesta e quella in cui la stessa è erogata.
Tale termine non solo dovrebbe soggiacere a un'adeguata
pubblicità, ma andrebbe anche comunicato all'assistito al momento
in cui questi presenta la domanda della prestazione.
"All'articolo 3 - prosegue l'esponente di Forza Italia - si
consente, poi, l'accesso alle prestazioni libero-professionali:
il cittadino può cioè avvalersi della prestazione resa in ambito
di attività libero-professionale intramuraria nel caso in cui
l'attesa si prolunghi oltre il predetto limite massimo e
addirittura, in subordine, è possibile ricorrere anche a
prestazioni interamente private. In entrambi i casi, la
differenza di costi è posta a carico dell'Azienda unità sanitaria
locale di appartenenza e dell'Azienda unità sanitaria locale nel
cui ambito è richiesta la prestazione. Il cittadino si fa carico,
invece, del solo costo del ticket.
"Visto che il diritto alla salute dovrebbe essere affermato al di
là delle possibilità economiche dell'assistito - conclude Ziberna
- chiedo alla Giunta di applicare la suddetta norma anche in FVG".