M5S: Dal Zovo, Polo intermodale Ronchi, altro investimento spot
(ACON) Trieste, 30 dic - COM/AB - Abbiamo appreso dai media che
a inizio anno cominceranno i lavori per il Polo intermodale di
Ronchi dei Legionari, opera che continuiamo a ritenere non
necessaria e che cementificherà e impermeabilizzerà il nostro
territorio.
A dichiararlo è la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle
Ilaria Dal Zovo.
Avremmo delle domande da porre alla presidente della Regione
Serracchiani e agli amministratori locali di quei territori: come
si possono spendere 18 milioni di soldi pubblici senza sapere se
li avremo spesi per qualcosa, con la sola speranza che le cose
vadano bene? Come si può imporre quest'opera senza che si abbia
la certezza che verrà utilizzata e che le rotte dello scalo
aumenteranno? Come si possono spendere 60 milioni di euro di
investimenti tra Polo e piano industriale, a fronte dei circa 600
spesi da Save? Non era meglio trovare preventivamente un accordo
con i partner vicini o lontani e decidere assieme a loro, quali
siano gli investimenti da fare?
Senza Polo non possiamo avere le rotte. Senza rotte non
aumentiamo il numero di passeggeri e senza passeggeri non abbiamo
collegamenti ferroviari o su gomma, per altri lidi: è un cane che
si morde la coda e a pagare sono sempre i cittadini del Friuli
Venezia Giulia. Sarebbe stato decisamente meglio avere un'idea
precisa sul futuro di quest'area e soprattutto conoscere quali
saranno gli utilizzi che potrebbe avere lo scalo. A meno che -
come sempre - non sia già tutto pianificato nelle segrete stanze
e che, ultimato il Polo, non arrivi il nuovo acquirente che
troverà già tutto pronto.
Alta velocità, Alta capacità, Polo intermodale, Terza corsia e
chi più ne ha, più ne metta. Se questo è il futuro che voi,
immaginate per quest'area del Friuli Venezia Giulia, noi non ci
stiamo. Le cose si fanno con la testa e con un'idea di futuro,
non solo per non perdere i fondi europei. Siamo proprio curiosi
di vedere - conclude Dal Zovo - se questa, sarà l'ennesima
cattedrale nel deserto. L'ennesimo investimento spot non
collegato a una idea di sviluppo e di pianificazione.