FdI/AN: Ciriani, pdl nazionale rendicontazione spese immigrati
(ACON) Trieste, 11 gen - COM/RCM - E' stata illustrata in VI
Commissione consiliare la proposta di legge nazionale
"Tagliabusiness immigrati" del consigliere regionale di Fdi/An,
Luca Ciriani, che così commenta motivazioni e obiettivi del suo
progetto normativo: "In Italia l'immigrazione nasconde un giro di
affari da oltre 4 miliardi all'anno, un business che fa gola a
cooperative, associazioni e onlus incredibilmente libere di
creare centri-profughi senza nemmeno consultare le
amministrazioni comunali e senza dover rendere conto di come
venga speso questo fiume di denaro che, ricordiamolo, è pubblico.
Sono soldi di tutti noi, che escono dalle nostre tasche e che non
si sa che fine facciano".
Così gli obiettivi della pdl nazionale: obbligare chi si occupa
di offrire vitto, alloggio e attività per gli immigrati a
rendicontare tutte le spese sostenute e a non avere rimborsi
forfettari solo in base al numero di persone a carico e in base
ai giorni di permanenza nelle strutture.
Ciriani ha fatto propria una analoga proposta di Giovanni
Donzelli, consigliere regionale toscano, membro del direttivo
nazionale di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale nonché primo
promotore dell'iniziativa a livello nazionale. Scopo della
proposta di legge "Tagliabusiness immigrati" è "controllare in
modo più efficace il sistema di accoglienza e gestione dei
profughi, introducendo una rendicontazione dettagliata e puntuale
delle attività svolte e delle spese effettuate dagli enti che si
occupano di assistenza, in modo che il rimborso avvenga sulla
base della spesa effettivamente sostenuta anziché in modo
forfettario legato alle presenze, come avviene attualmente",
precisa Ciriani.
"L'escalation di questi arrivi ha dell'incredibile - aggiunge
l'esponente di centrodestra -. Numeri alla mano, siamo di fronte
a un esodo incontrollabile di persone che arrivano nella nostra
regione, la stragrande maggioranza dei quali senza avere alcun
titolo. In Friuli Venezia Giulia le presenze registrate a oggi
risultano essere oltre 5mila, che ci costano 175.000 euro al
giorno: 63 milioni l'anno. Denari che vengono spesi per
accogliere queste persone in strutture che non sempre
garantiscono quegli standard minimi che dovrebbero essere invece
garantiti, stando ai bandi formulati dalle prefetture che,
evidentemente, non hanno uomini e mezzi per effettuare
successivamente dei controlli.
"Tutto questo apparato organizzativo, dai costi così esorbitanti,
ha dimostrato in vari casi, anche denunciati dalla stampa
nazionale, che esiste una gestione tutt'altro che impeccabile e
il pericolo che la spesa pubblica sia incontrollata c'è.
"Il passo da qui alla speculazione è davvero breve e, è evidente,
non possiamo proprio permettercelo né permetterlo. La legge che
vogliamo proporre va proprio in questa direzione. Il Parlamento
italiano deve intervenire con urgenza approvandola affinché
scandali tristemente noti e screditanti per il nostro Paese agli
occhi del mondo, come quelli di Buzzi e compagnia bella, non
abbiano più a ripetersi", conclude Ciriani che auspica che la sua
proposta sia accolta dall'Aula vista la sua trasversalità.