M5S: Ussai su taglio posti letto negli ospedali
(ACON) Trieste, 14 gen - COM/AB - Durante la discussione sulla
riforma sanitaria, come MoVimento 5 Stelle avevamo evidenziato,
sia in Commissione che in Aula, che il taglio del numero di posti
letto fosse eccessivo, soprattutto per l'Azienda sanitaria
universitaria integrata di Trieste. Su un taglio di 286 posti
letto per acuti a livello regionale ben 156 erano i posti letto
ordinari che dovevano essere persi da Trieste. Si doveva passare
quindi complessivamente da 764 posti letti a 608, nonostante la
presenza media presso gli ospedali di Cattinara e Maggiore fosse
notevolmente superiore - 675,88 posti letto - dovuta in parte
alla presenza della popolazione più anziana della regione.
Ad affermarlo è il consigliere regionale pentastellato Andrea
Ussai, che aggiunge:
La Giunta Serracchiani puntava a essere la prima regione in
Italia a recepire i nuovi standard ospedalieri nazionali. Tra gli
obiettivi c'era quello di avere 3 posti letto per acuti ogni 1000
abitanti anche se, in altri sistemi sanitari - per esempio quello
francese, considerato i migliori al modo - troviamo 6,3 posti
letto ogni 1000 abitanti e nel sistema tedesco addirittura 8,3.
Il mantra "meno ospedale e più territorio" non ammetteva sconti.
Si è voluto quindi tagliare iniziando dall'ospedale per poi
accorgersi che non erano stati previsti posti letto a sufficienza
nelle strutture intermedie del territorio e negli ospedali. Non
si può dire che non fossero stati avvisati: i nostri emendamenti
di buon senso, che prevedevano che il recepimento degli standard
fosse subordinato "all'appropriatezza del setting terapeutico e
al suo successivo monitoraggio", sono stati tutti bocciati.
La volontà, manifestata dal direttore generale, di non voler
procedere a ulteriore riduzione di posti letto per acuti a
Trieste, fermandosi agli attuali 674 posti letto, è sicuramente
un atto di responsabilità da parte di Delli Quadri, che però non
fa altro che confermare le nostre critiche a una riforma
sanitaria palesemente sbagliata e poco condivisa. Ci auguriamo
che la Giunta Serracchiani inizi ad ammettere i propri errori
perché solamente così potrà incominciare a porvi rimedio.