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Citt: Paviotti, progetto nuova Autovie serio e concreto

17.01.2017
16:32
(ACON) Trieste, 17 gen - COM/RCM - "La polemica di questi giorni sul futuro di Autovie Venete è stata innescata ad hoc dal centrodestra esclusivamente per creare confusione nell'opinione pubblica".

E' quanto afferma il capogruppo in Consiglio regionale dei Cittadini, Pietro Paviotti, che prosegue: "In realtà la situazione è molto chiara: la Regione continua a essere seriamente impegnata nella costruzione della terza corsia sul tratto autostradale Venezia-Trieste. E lo fa mettendo in campo tutta l'esperienza e in buoni rapporti costruiti a livello nazionale ed europeo dalla presidente Debora Serracchiani.

"L'opera, infatti, richiede l'ingente investimento di oltre 2 miliardi di euro, denaro che la Serracchiani, in qualità di commissario straordinario della terza corsia, ha previsto di reperire attraverso un progetto serio e concreto, che parte dal presupposto di evitare esborsi da parte della Regione attraverso un sensibile aumento delle tariffe a carico degli utenti.

"Al contrario, la presidente ha ottenuto un finanziamento a fondo perduto da parte del ministero dei Trasporti di circa 150 milioni e un finanziamento con la Cassa depositi e prestiti e la Bei di circa 600 milioni, e ha negoziato con il Governo e con l'Europa l'affidamento diretto della nuova concessione autostradale (e cioè la possibilità di gestire l'autostrada e incamerare le tariffe) in scadenza a marzo di quest'anno, impegnandosi a costituire una nuova società interamente a capitale pubblico.

"Quest'ultima decisione si è resa necessaria per evitare l'espletamento di una gara aperta a tutti e ottenere, invece, un affidamento diretto (il cosiddetto affidamento in house dove il concessionario è una società interamente pubblica, cosa che Autovie Venete non è per la presenza di una pluralità di soci privati) della nuova concessione.

"La Serracchiani ha individuato in Anas il partner industriale pubblico che accompagnerà questo impegnativo percorso sia con risorse finanziarie sia con un'indubbia competenza tecnica. Tutto ciò ha reso praticabile finanziariamente, giuridicamente e operativamente la possibilità di mantenere in mani regionali quello che a ragione consideriamo un gioiello di famiglia.

"Senza questi passaggi, a scadenza della concessione in essere (ovvero tra poco più di due mesi), avremmo semplicemente abdicato e lasciato ad altri soggetti la gestione della nostra rete autostradale.

"Nella nuova società, la Regione avrà la maggioranza delle quote azionarie e la maggioranza nel Consiglio di amministrazione (nominerà 3 consiglieri su 5 di cui uno ricoprirà la carica di presidente) e la presenza di Anas, con una quota importante ma minoritaria, non inficerà in alcun modo i poteri di indirizzo, controllo e vigilanza (il cosiddetto controllo analogo) propri della Regione.

"La polemica del centrodestra sul tema è semplicemente strumentale nel tentativo di non fare emergere come in passato la sua gestione di Autovie Venete si sia dimostrata, con i fatti, inefficace in quanto carente di adeguate coperture finanziarie. La linea indicata dalla presidente è assolutamente positiva e la gestione di questa delicata operazione porterà a realizzare senza salti nel buio la terza corsia dell'A4, un'opera infrastrutturale tanto importante e tanto utile per la nostra comunità regionale".