Citt: Paviotti, progetto nuova Autovie serio e concreto
(ACON) Trieste, 17 gen - COM/RCM - "La polemica di questi
giorni sul futuro di Autovie Venete è stata innescata ad hoc dal
centrodestra esclusivamente per creare confusione nell'opinione
pubblica".
E' quanto afferma il capogruppo in Consiglio regionale dei
Cittadini, Pietro Paviotti, che prosegue: "In realtà la
situazione è molto chiara: la Regione continua a essere
seriamente impegnata nella costruzione della terza corsia sul
tratto autostradale Venezia-Trieste. E lo fa mettendo in campo
tutta l'esperienza e in buoni rapporti costruiti a livello
nazionale ed europeo dalla presidente Debora Serracchiani.
"L'opera, infatti, richiede l'ingente investimento di oltre 2
miliardi di euro, denaro che la Serracchiani, in qualità di
commissario straordinario della terza corsia, ha previsto di
reperire attraverso un progetto serio e concreto, che parte dal
presupposto di evitare esborsi da parte della Regione attraverso
un sensibile aumento delle tariffe a carico degli utenti.
"Al contrario, la presidente ha ottenuto un finanziamento a fondo
perduto da parte del ministero dei Trasporti di circa 150 milioni
e un finanziamento con la Cassa depositi e prestiti e la Bei di
circa 600 milioni, e ha negoziato con il Governo e con l'Europa
l'affidamento diretto della nuova concessione autostradale (e
cioè la possibilità di gestire l'autostrada e incamerare le
tariffe) in scadenza a marzo di quest'anno, impegnandosi a
costituire una nuova società interamente a capitale pubblico.
"Quest'ultima decisione si è resa necessaria per evitare
l'espletamento di una gara aperta a tutti e ottenere, invece, un
affidamento diretto (il cosiddetto affidamento in house dove il
concessionario è una società interamente pubblica, cosa che
Autovie Venete non è per la presenza di una pluralità di soci
privati) della nuova concessione.
"La Serracchiani ha individuato in Anas il partner industriale
pubblico che accompagnerà questo impegnativo percorso sia con
risorse finanziarie sia con un'indubbia competenza tecnica. Tutto
ciò ha reso praticabile finanziariamente, giuridicamente e
operativamente la possibilità di mantenere in mani regionali
quello che a ragione consideriamo un gioiello di famiglia.
"Senza questi passaggi, a scadenza della concessione in essere
(ovvero tra poco più di due mesi), avremmo semplicemente abdicato
e lasciato ad altri soggetti la gestione della nostra rete
autostradale.
"Nella nuova società, la Regione avrà la maggioranza delle quote
azionarie e la maggioranza nel Consiglio di amministrazione
(nominerà 3 consiglieri su 5 di cui uno ricoprirà la carica di
presidente) e la presenza di Anas, con una quota importante ma
minoritaria, non inficerà in alcun modo i poteri di indirizzo,
controllo e vigilanza (il cosiddetto controllo analogo) propri
della Regione.
"La polemica del centrodestra sul tema è semplicemente
strumentale nel tentativo di non fare emergere come in passato la
sua gestione di Autovie Venete si sia dimostrata, con i fatti,
inefficace in quanto carente di adeguate coperture finanziarie.
La linea indicata dalla presidente è assolutamente positiva e la
gestione di questa delicata operazione porterà a realizzare senza
salti nel buio la terza corsia dell'A4, un'opera infrastrutturale
tanto importante e tanto utile per la nostra comunità regionale".