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II Comm: illustrata pdl M5S per istituire la Banca della terra

18.01.2017
12:58
(ACON) Trieste, 18 gen - MPB - Sette articoli compongono la proposta di legge per l'istituzione della Banca della terra dei consiglieri regionali M5S, primo firmatario Cristian Sergo che l'ha illustrata in II Commissione, presieduta da Alessio Gratton (Sel-FVG): obiettivo, censire i terreni che risultano abbandonati o incolti e renderli di nuovo produttivi, e incentivare la nascita di aziende agricole e zootecniche che insediandosi diventino presidio permanente a salvaguardia dei territori contro dilavamento, erosione dei suoli e incendi, attraverso interventi ordinari e non emergenziali, limitando l'intervento pubblico con i relativi costi.

Il provvedimento prevede la realizzazione di un inventario completo e aggiornato dei terreni incolti di proprietà pubblica e privata disponibili a essere dati in gestione o in affitto. L'inventario viene reso pubblico e i privati interessati redigono un piano di uso del terreno, per la sua coltivazione o il suo sfruttamento a pascolo, e lo consegnano alla Direzione regionale competente in agricoltura che, valutati i piani, assegna i terreni.

Iniziative analoghe sono state già adottate da altre 13 regioni italiane dopo il successo della legge di cui la Toscana si è dotata nel 2012.

Il recupero produttivo delle terre incolte è un tema estremamente rilevante per il nostro territorio e da parte dell'Amministrazione regionale - è stato annunciato - è stata avviata una ricognizione che dovrà portare a una verifica delle caratteristiche di fertilità dei terreni.

E se il rapido processo di rimboschimento che segue l'abbandono dei terreni agricoli non è una positiva rinaturalizzazione bensì è indicatore di allontanamento delle comunità locali dall'ambiente naturale, con un impoverimento delle pratiche e delle conoscenze ecologiche tradizionali nelle nostre comunità, la Banca della terra è dunque uno strumento molto semplice che può avere enormi effetti indiretti e a lungo termine su diversi aspetti della pianificazione del territorio. Infatti, recuperare i terreni incolti significa riportare imprese e famiglie - e quindi creare piccoli circuiti economici - in zone a forte calo demografico.

Con la creazione di meccanismi di facilitazione ad accedere alla terra e alla creazione di unità colturali più estese si incoraggia l'occupazione nel comparto agricolo e forestale; ciò può rappresentare una misura di integrazione al reddito e per favorire il reintegro nel sistema produttivo di persone a rischio o in situazione di povertà.

La proposta prevede che, in caso di più richieste su uno stesso terreno, ci siano dei meccanismi di punteggio che diano priorità ad alcuni profili. Con lo scopo di favorire il ricambio generazionale nel settore agricolo e incentivare l'uso di tecnologie innovative capaci di sostenere in modo nuovo la conciliazione tra tradizione e innovazione, prevede che sia siano considerati prioritari i progetti presentati da coloro che non abbiano compiuto il 40esimo anno di età. Inoltre, per contribuire alla creazione di società inclusive e con pari opportunità per tutti i residenti, è prevista priorità per beneficiari in situazioni di difficoltà o emarginazione. Infine, che siano considerati prioritari progetti che prevedano tecniche di coltivazione a basso impatto ambientale con l'intento di rafforzare le agricolture contadine, riconoscendole custodi della terra e della biodiversità, e di promuovere un'alimentazione sana delle famiglie e delle comunità.

Al termine dell'illustrazione di questo progetto di legge la II Commissione è stata impegnata ad ascoltare in audizione una serie di soggetti in merito alla proposta di legge n.152 contenente norme per la valorizzazione e la promozione dell'economia solidale.

(foto; immagini tv)