II Comm: illustrata pdl M5S per istituire la Banca della terra
(ACON) Trieste, 18 gen - MPB - Sette articoli compongono la
proposta di legge per l'istituzione della Banca della terra dei
consiglieri regionali M5S, primo firmatario Cristian Sergo che
l'ha illustrata in II Commissione, presieduta da Alessio Gratton
(Sel-FVG): obiettivo, censire i terreni che risultano abbandonati
o incolti e renderli di nuovo produttivi, e incentivare la
nascita di aziende agricole e zootecniche che insediandosi
diventino presidio permanente a salvaguardia dei territori contro
dilavamento, erosione dei suoli e incendi, attraverso interventi
ordinari e non emergenziali, limitando l'intervento pubblico con
i relativi costi.
Il provvedimento prevede la realizzazione di un inventario
completo e aggiornato dei terreni incolti di proprietà pubblica e
privata disponibili a essere dati in gestione o in affitto.
L'inventario viene reso pubblico e i privati interessati redigono
un piano di uso del terreno, per la sua coltivazione o il suo
sfruttamento a pascolo, e lo consegnano alla Direzione regionale
competente in agricoltura che, valutati i piani, assegna i
terreni.
Iniziative analoghe sono state già adottate da altre 13 regioni
italiane dopo il successo della legge di cui la Toscana si è
dotata nel 2012.
Il recupero produttivo delle terre incolte è un tema estremamente
rilevante per il nostro territorio e da parte
dell'Amministrazione regionale - è stato annunciato - è stata
avviata una ricognizione che dovrà portare a una verifica delle
caratteristiche di fertilità dei terreni.
E se il rapido processo di rimboschimento che segue l'abbandono
dei terreni agricoli non è una positiva rinaturalizzazione bensì
è indicatore di allontanamento delle comunità locali
dall'ambiente naturale, con un impoverimento delle pratiche e
delle conoscenze ecologiche tradizionali nelle nostre comunità,
la Banca della terra è dunque uno strumento molto semplice che
può avere enormi effetti indiretti e a lungo termine su diversi
aspetti della pianificazione del territorio. Infatti, recuperare
i terreni incolti significa riportare imprese e famiglie - e
quindi creare piccoli circuiti economici - in zone a forte calo
demografico.
Con la creazione di meccanismi di facilitazione ad accedere alla
terra e alla creazione di unità colturali più estese si
incoraggia l'occupazione nel comparto agricolo e forestale; ciò
può rappresentare una misura di integrazione al reddito e per
favorire il reintegro nel sistema produttivo di persone a rischio
o in situazione di povertà.
La proposta prevede che, in caso di più richieste su uno stesso
terreno, ci siano dei meccanismi di punteggio che diano priorità
ad alcuni profili. Con lo scopo di favorire il ricambio
generazionale nel settore agricolo e incentivare l'uso di
tecnologie innovative capaci di sostenere in modo nuovo la
conciliazione tra tradizione e innovazione, prevede che sia siano
considerati prioritari i progetti presentati da coloro che non
abbiano compiuto il 40esimo anno di età. Inoltre, per contribuire
alla creazione di società inclusive e con pari opportunità per
tutti i residenti, è prevista priorità per beneficiari in
situazioni di difficoltà o emarginazione. Infine, che siano
considerati prioritari progetti che prevedano tecniche di
coltivazione a basso impatto ambientale con l'intento di
rafforzare le agricolture contadine, riconoscendole custodi della
terra e della biodiversità, e di promuovere un'alimentazione sana
delle famiglie e delle comunità.
Al termine dell'illustrazione di questo progetto di legge la II
Commissione è stata impegnata ad ascoltare in audizione una serie
di soggetti in merito alla proposta di legge n.152 contenente
norme per la valorizzazione e la promozione dell'economia
solidale.
(foto; immagini tv)