M5S: Sergo, compensazione per elettr. Udine ovest - Redipuglia
(ACON) Trieste, 26 gen - COM/RCM - Interrogazione del MoVimento
5 Stelle in merito alla convenzione-quadro fra la Regione e Terna
con cui si definiscono le misure di compensazione e di
riequilibrio ambientale al territorio interessato dalla
realizzazione dell'elettrodotto a 380 kv Udine Ovest-Redipuglia.
"La cifra di 3,9 milioni di euro stabilita nello schema del 16
dicembre 2016 non è congrua all'impatto devastante, subito dai
territori interessati dall'opera e riconosciuti dalle istituzioni
preposte alla tutela del paesaggio - attacca Cristian Sergo -.
Soprattutto se consideriamo che è la stessa già stabilita
nell'ottobre 2013, prima del parere negativo sull'opera espresso
dal ministero dei Beni culturali e del Turismo.
"Secondo la convenzione-quadro - spiega il capogruppo del M5S in
Consiglio regionale -, la Giunta Serracchiani demanda la puntuale
individuazione delle misure compensative a specifiche convenzioni
tra Terna e i Comuni sul cui territorio sarà realizzato
l'elettrodotto. Si tratta di interventi di compensazione e
riequilibro ambientale che devono avere caratteristiche di
pubblica utilità. E se questi interventi non saranno eseguiti
dalle amministrazioni comunali, allora dovrà intervenire
direttamente la stessa Regione.
"Per par sua, Terna si è impegnata a riconoscere misure di
compensazione e riequilibrio ambientale nei territori dei Comuni
interessati dalla costruzione del nuovo elettrodotto e della
nuova stazione elettrica. Si tratta - snocciola Sergo - di
Basiliano, Campoformido, Pozzuolo del Friuli, Lestizza,
Mortegliano, Pavia di Udine, Santa Maria La Longa, Trivignano
Udinese, Palmanova, San Vito al Torre, Campolongo Tapogliano, San
Pier d'Isonzo, Villesse, che otterranno complessivamente un
finanziamento di 3,9 milioni Iva compresa. A questo punto, la
Giunta Serracchiani deve però spiegare come mai questa cifra
totale sia rimasta la stessa stabilita nell'ottobre del 2013.
"È ridicolo che Regione e Terna non tengano nella giusta
considerazione il parere negativo espresso dal ministero il
giugno scorso, nel corso dell'istruttoria di Via. Secondo il
Mibact il progetto, infatti, 'non appare essere
significativamente mitigabile stanti le incomprimibili e non
modificabili caratteristiche tecnico-realizzative dell'opera'.
"Molti Comuni non accetteranno alcuna compensazione, avendo di
nuovo, e giustamente, proposto ricorso avverso la realizzazione
dell'opera. Infatti, come sostiene il Mibact, non c'è modo per
rendere più accettabili quei piloni. Per i cittadini delle
amministrazioni che dovessero accettare la convenzione - conclude
l'esponente del MoVimento 5 Stelle - ci sarà oltre la beffa anche
il danno".