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Comitato controllo: sì a rapp. Corte dei conti su vigilanza Regione

26.01.2017
16:47
(ACON) Trieste, 26 gen - RCM - Il Comitato di controllo del Consiglio regionale - presidente Ilaria Dal Zovo (M5S) - ha esaminato la relazione della Corte dei conti con cui tale organo dello Stato ha inteso verificare se e in che misura la vigilanza esercitata dalla nostra Regione si sia rivelata efficace per il perseguimento degli obiettivi del cosiddetto "sistema regionale integrato di finanza pubblica".

Presenti alla seduta anche alcuni consiglieri della I Commissione, a cui il Comitato invierà il proprio parere, favorevole all'unanimità, sulla relazione della Corte dei conti.

Ecco che in apertura del documento si legge che si è di fronte a "una disciplina regionale stratificata e non coerente, che genera una vigilanza dai contenuti prevalentemente formali e solo saltuariamente efficace e incisiva". Inoltre "la vigilanza finalizzata a intercettare situazioni patologiche (per irregolarità amministrative, contabili o gestionali) non ha evidenziato risultati di particolare peso ed efficacia. In generale è emerso un esercizio della vigilanza più attento agli atti che alle attività e dai contenuti prevalentemente formali".

E ancora: "In alcuni dei casi esaminati, anche a fronte di situazioni che presentavano non trascurabili criticità contabili o gestionali, in genere non è stata riscontrata una fase di approfondimento diretto ad accertare che tali criticità non costituissero i prodromi di situazioni irreparabili, com'è accaduto per l'EZIT. In altri casi (vigilanza sugli enti cooperativi, ove l'attività regionale concorre con quella di altri organismi) dal confronto istruttorio sono emerse considerazioni che evidenziavano l'insufficienza delle procedure a disposizione (peraltro successivamente potenziate) per un'adeguata azione di prevenzione".

Sotto il profilo dei riscontri di conformità tra l'azione dell'ente vigilato e gli indirizzi impartiti dalla programmazione regionale, per la Corte dei conti non risultano sfruttate le potenzialità: "Una siffatta vigilanza potrebbe costituire uno strumento complementare al controllo strategico e di gestione". Infatti "la recente legge regionale n. 1/2016 sulla riforma organica delle politiche abitative e del riordino delle Ater dimostra chiaramente che il suddetto principio non è ancora metabolizzato dall'ordinamento regionale".

In conclusione, la vigilanza è già normativamente ricompresa nel sistema dei controlli interni della Regione relativamente all'amministrazione del patrimonio e alle società strumentali da essa totalmente partecipate. Si tratta, quindi, di estendere organicamente il raggio d'azione della vigilanza per poter disporre, ad ausilio della programmazione e della verifica dei risultati, di "un ulteriore strumento che possa risultare concretamente utile per quell'intensivo esercizio della funzione regionale che oggi pare quanto mai necessario".

A ragionare con i consiglieri sui concetti della vigilanza sono, poi, stati gli assessori ciascuno parlando degli enti e degli organi di propria competenza, nonché dei controlli ai progetti legati alle rispettive politiche attive.

(immagini tv)