Comitato controllo: sì a rapp. Corte dei conti su vigilanza Regione
(ACON) Trieste, 26 gen - RCM - Il Comitato di controllo del
Consiglio regionale - presidente Ilaria Dal Zovo (M5S) - ha
esaminato la relazione della Corte dei conti con cui tale organo
dello Stato ha inteso verificare se e in che misura la vigilanza
esercitata dalla nostra Regione si sia rivelata efficace per il
perseguimento degli obiettivi del cosiddetto "sistema regionale
integrato di finanza pubblica".
Presenti alla seduta anche alcuni consiglieri della I
Commissione, a cui il Comitato invierà il proprio parere,
favorevole all'unanimità, sulla relazione della Corte dei conti.
Ecco che in apertura del documento si legge che si è di fronte a
"una disciplina regionale stratificata e non coerente, che genera
una vigilanza dai contenuti prevalentemente formali e solo
saltuariamente efficace e incisiva". Inoltre "la vigilanza
finalizzata a intercettare situazioni patologiche (per
irregolarità amministrative, contabili o gestionali) non ha
evidenziato risultati di particolare peso ed efficacia. In
generale è emerso un esercizio della vigilanza più attento agli
atti che alle attività e dai contenuti prevalentemente formali".
E ancora: "In alcuni dei casi esaminati, anche a fronte di
situazioni che presentavano non trascurabili criticità contabili
o gestionali, in genere non è stata riscontrata una fase di
approfondimento diretto ad accertare che tali criticità non
costituissero i prodromi di situazioni irreparabili, com'è
accaduto per l'EZIT. In altri casi (vigilanza sugli enti
cooperativi, ove l'attività regionale concorre con quella di
altri organismi) dal confronto istruttorio sono emerse
considerazioni che evidenziavano l'insufficienza delle procedure
a disposizione (peraltro successivamente potenziate) per
un'adeguata azione di prevenzione".
Sotto il profilo dei riscontri di conformità tra l'azione
dell'ente vigilato e gli indirizzi impartiti dalla programmazione
regionale, per la Corte dei conti non risultano sfruttate le
potenzialità: "Una siffatta vigilanza potrebbe costituire uno
strumento complementare al controllo strategico e di gestione".
Infatti "la recente legge regionale n. 1/2016 sulla riforma
organica delle politiche abitative e del riordino delle Ater
dimostra chiaramente che il suddetto principio non è ancora
metabolizzato dall'ordinamento regionale".
In conclusione, la vigilanza è già normativamente ricompresa nel
sistema dei controlli interni della Regione relativamente
all'amministrazione del patrimonio e alle società strumentali da
essa totalmente partecipate. Si tratta, quindi, di estendere
organicamente il raggio d'azione della vigilanza per poter
disporre, ad ausilio della programmazione e della verifica dei
risultati, di "un ulteriore strumento che possa risultare
concretamente utile per quell'intensivo esercizio della funzione
regionale che oggi pare quanto mai necessario".
A ragionare con i consiglieri sui concetti della vigilanza sono,
poi, stati gli assessori ciascuno parlando degli enti e degli
organi di propria competenza, nonché dei controlli ai progetti
legati alle rispettive politiche attive.
(immagini tv)