AR: Revelant, disomogeneità territoriale nella perimetrazione Uti
(ACON) Trieste, 27 gen - COM/AB - "Che la riforma degli Enti
locali stia producendo effetti negativi è oramai noto a tutti, ma
che non si sia ancora capita l'entità questo probabilmente,
almeno alla Giunta, deve essere sconosciuto."
Ad intervenire è il consigliere regionale di Autonomia
Responsabile Roberto Revelant, che in più occasioni ha denunciato
l'inadeguatezza della riforma e l'assenza di una valutazione
puntuale sulle ricadute economiche della stessa, che potrebbe
portare invece a maggiori costi per la collettività oltre a una
disomogeneità territoriale nella perimetrazione delle Uti che è
in contrasto proprio con l'art. 4 della Legge 26.
"Dopo avermi bocciato la proposta avanzata di far entrare Osoppo
nella Uti del Gemonese, ora i servizi di questo Comune
pedemontano, dopo decenni, dall'ambito socio sanitario del
gemonese transiteranno verso San Daniele, mentre dall'altra parte
la Giunta nel piano delle fusioni prevede l'aggregazione dei
Comuni di Artegna con Magnano in Riviera, 2 Comuni su 2 Uti
diverse e con 2 ambiti socio sanitari diversi, uno nel gemonese
l'altro nel tarcentino. Semplice follia di una riforma mal fatta
e mal governata, dove a non crederci sono gli stessi sindaci che
hanno deciso di aderire alle Uti."
"Già in passato avevo anche proposto di accorpare le due Uti del
gemonese e quella della Collinare, e ho reiterato la proposta con
un emendamento nella legge di stabilità se non altro per
stimolare un dibattito, soprattutto tenuto conto della decisione
del Comune di Gemona di rimanere fuori dall'Uti pedemontana. I
Comuni del gemonese che hanno aderito all'Uti nel complesso hanno
una popolazione di circa 8500 abitanti, è questa l'adeguatezza
intesa dal Governo Serracchiani?"