FI: Piccin, lingua italiana fondamentale per integrazione
(ACON) Trieste, 27 gen - COM/RCM - "Prendo atto con una certa
soddisfazione che anche da Roma giungano segnali importanti sulla
volontà di dare attuazione pratica dell'esigenza, molto sentita
anche nella nostra Regione, di introdurre l'utilizzo della lingua
italiana nelle funzioni religiose celebrate dagli Imam presenti e
praticanti sul territorio nazionale".
Così commenta Mara Piccin, consigliera regionale di Forza Italia,
la proposta illustrata dal ministro dell'Interno, Marco Minniti,
ai presidenti delle Regioni convocati a Roma per condividere il
nuovo piano del Governo sulla gestione dei flussi migratori e sul
contrasto al terrorismo: "A fine ottobre - continua la
consigliera forzista - ho depositato un progetto di legge con il
quale si propone l'impegno a utilizzare la lingua italiana per
tutte le attività religiose svolte in FVG, individuando
inizialmente quelle non strettamente connesse alle pratiche
rituali di culto e concernenti i rapporti dei ministri dei culti
stranieri con le amministrazioni locali e i cittadini.
"La proposta di legge - spiega la Piccin - è in linea con il
progetto del ministro, il quale prevede per gli Imam l'obbligo di
poter predicare solamente nella lingua ufficiale dello Stato dove
hanno trovato accoglienza, per favorire relazioni più trasparenti
con le comunità che ospitano i centri di preghiera islamici.
"Dispiace constatare - conclude la forzista - che la presidente
Serracchiani, nonostante abbia accolto con deciso favore l'idea
del ministro, in Regione non abbia mai aperto un dialogo
sull'argomento, tant'è che la mia proposta di legge, che reca una
disciplina più organica, giace tuttora ignorata in qualche
cassetto negli uffici di piazza Oberdan".