FI: Novelli, criticità continue alla Centrale unica del 118
(ACON) Trieste, 30 gen - COM/RCM - Il consigliere regionale di
Forza Italia Roberto Novelli ha presentato un'interrogazione alla
Giunta con cui accusa cirticità continue alla Centrale unica del
118 che vanno a discapito della salute dei cittadini.
"I problemi relativi alla Centrale unica del 118 - rileva Novelli
- sono ormai noti a tutti. Non a caso le prime interrogazioni sul
tema risalgono addirittura al 2014. Sono passati due anni, ma
invece di essere risolte, le criticità sono addirittura aumentate.
"Iniziamo dagli operatori: il primo bando è andato deserto a
causa delle poche certezze che Egas garantiva ai candidati
(economiche, di eventuale rientro in azienda, di possibilità di
non perdere la professionalità potendo ancora fare servizio 118).
Con il secondo bando c'è stato un primo abbassamento della soglia
di professionalità, visto che è stato aperto anche a chi non ha
mai preso servizio in reparti dell'area di emergenza. A questo
bando ha risposto una ventina di persone che appena ora sta
apprendendo i protocolli.
"E' evidente - prosegue l'esponente di Forza Italia - che queste
20 persone non sono ancora sufficienti, per cui si è deciso di
assumere 6 infermieri neolaureati o senza esperienza dal
concorsone regionale, formandoli con un corso di pochi giorni
assolutamente insufficiente per colmare un gap di anni di
esperienza rispetto a un operatore professionista".
Per Novelli le criticità della Centrale unica del 118 non
finiscono qui, riguardano infatti anche i software in dotazione,
dichiarati dagli stessi operatori non sicuri.
"Dalle informazioni pervenute - dichiara ancora Novelli -
sembrerebbe che si voglia partire senza il 112, che sarebbe
inserito in un secondo momento, ma questo vorrebbe dire che gli
infermieri dovrebbero fare, oltre l'intervista sulla patologia,
anche la raccolta dati su target e numero di telefono. Tradotto:
rispondere a una chiamata ogni minuto e mezzo.
"Dati alla mano, ci sono gravi lacune in merito alla sicurezza
degli operatori e anche dei cittadini a causa delle numerose
criticità che tutto il sistema evidenzia, dai protocolli
operativi alla conoscenza del territorio, dall'esperienza degli
operatori al software non adeguato. Oltretutto - conclude Novelli
- la Centrale unica del 118 rischia di non portare alcun
risparmio, dato che nelle province rimarranno comunque aperte le
centrali per la gestione delle guardie mediche e dei
trasferimenti".