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Garante: no clausole discriminatorie per assunzioni in aziende TPL

31.01.2017
14:48
(ACON) Trieste, 31 gen - Walter Citti, Garante regionale per le persone a rischio di discriminazione, chiede che i cittadini di Stati terzi non membri dell'Ue non vengano esclusi dalle selezioni di personale indette dalle imprese del trasporto pubblico locale e segnala alcuni casi dove si continua ad applicare una clausola discriminatoria nell'accesso a tali posizioni lavorative, nonostante sia stata abrogata espressamente nel 2014.

Con una lettera inviata lo scorso 27 gennaio, Citti segnala il carattere discriminatorio di un avviso di selezione di personale indetto dall'APT (Azienda provinciale trasporti) di Gorizia per la formazione di una graduatoria per l'assunzione di conducenti di linea, in scadenza il prossimo 24 febbraio, in quanto aperta ai soli cittadini italiani e di altri Paesi membri dell'Unione europea in quanto l'Azienda ha ritenuto ancora in vigore una norma di legge risalente al 1931 che in realtà è stata abrogata dal legislatore con il decreto legislativo n. 40/2014.

Citti ha dunque chiesto all'APT di Gorizia di modificare l'avviso di selezione garantendo la parità di trattamento nell'accesso alla selezione anche ai cittadini di Stati terzi regolarmente soggiornanti in Italia e titolari di permessi di soggiorno che consentano l'esercizio di attività lavorativa e ha inviato il parere anche a TriesteTrasporti Spa, rilevando come nel corso del 2015 aveva indetto selezioni per il reclutamento di personale pure contenenti la clausola discriminatoria, sebbene fosse già entrato in vigore il citato decreto.

Dopo tali iniziative, Citti confida pertanto che dette clausole discriminatorie non troveranno più applicazione negli avvisi e procedure di reclutamento del personale da parte delle aziende del trasporto pubblico operanti nel territorio regionale.