CR: replica Torrenti su immigrati e Cie; lavori a domani (7)
(ACON) Trieste, 31 gen - AB - Al termine del dibattito è
intervenuto per la Giunta l'assessore Gianni Torrenti (la
presidente Serracchiani - ha informato l'Aula - oggi era a casa
per motivi personali indipendenti dalla sua volontà).
L'intervento del ministro dell'interno Minniti va nell'ottica
della normalizzazione di una situazione che da noi è gestita
meglio che in altri Paesi, anche se permangono problemi di non
poco conto come costi e temporaneità.
Il modello di riferimento è quello dell'accoglienza, con più
integrazione soprattutto per chi ha diritto di essere qui, ma
dev'essere più simile e più ordinato in tutto il territorio
nazionale con il coinvolgimento degli enti locali.
Problema Cie: sono previsti in legge. Non vanno bene perché non
hanno funzionato, ma all'inizio i numeri degli arrivi erano ben
diversi e poi sono strutture di contenzione senza avere gli
strumenti delle carceri, così si sono trasformati nei posti che
tutti oggi conosciamo.
Il problema principale dei tempi è che la situazione si definisce
solo quando la persona ha terminato le procedure amministrative e
sappiamo quindi cosa comporta ciò.
Sulla provenienza, i numeri più grandi riguardano chi arriva
dall'Africa, ma la maggior parte non ha diritto a rimanere in
modo regolare. Altro discorso riguarda la rotta Balcanica, con la
maggioranza di quelli che gestiamo noi che avrà invece questo
diritto, provenendo da luoghi dove sono perseguitati. Va anche
detto che la gran parte di questi richiedenti asilo, e che lo
ottengono, poi se ne vanno ed è questo il motivo per cui invece
di averne 4600 ne abbiamo 5000.
Adesso, comunque, siamo in una fase di transizione e la posizione
del Governo è figlia di una situazione che è profondamente
cambiata. Però sperare di controllare i flussi è difficilissimo,
meglio quindi mettere in campo politiche di cooperazione con i
Paesi di provenienza per creare migliori condizioni di vita.
Sui controlli, Torrenti ha precisato che la tariffa iniziale
fissata dal Governo Letta era di 45 euro, scesi oggi a 35. Il
monitoraggio sulle presenze è costante, quotidiano, meno sulla
qualità dei servizi erogati.
Il problema di regolarizzare e velocizzare è sempre stato a noi
presente, ne abbiamo spesso sollecitata una soluzione. Ridurre da
15 a 6 mesi il primo riconoscimento è stato un risultato iniziale
che però va ulteriormente migliorato. Restano lunghi i tempi dei
ricorsi e una prima risposta potrebbe venire dai tribunali
specializzati.
Sui rimpatri è indispensabile dare un segnale forte e mettere in
campo gli strumenti adatti nei confronti di chi commette reati,
anche lievi, perché dev'esserci una separazione rispetto a chi
non delinque, su questo non vi sono dubbi.
Appena il piano del ministro sarà completo, ha concluso Torrenti,
ve lo illustrerò subito.
I lavori odierni sono terminati. Riprenderanno domani mattina
alle 10.00 con il Question Time, cui seguiranno le repliche dei
presentatori delle mozioni e i voti sulle stesse.
(immagini tv)
(fine)