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M5S: Ussai, garantire tariffe sanitarie pubbliche pari alle private

01.02.2017
16:22
(ACON) Trieste, 1 feb - COM/RCM - "Le tariffe nel settore pubblico non possono essere superiori a quelle praticate nel privato. La Regione deve fare uno sforzo per renderle almeno uguali".

A chiederlo è il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Andrea Ussai, che su questa anomalia ha interrogato la Giunta Serracchiani.

"I costi di alcuni esami presso le strutture private - spiega Ussai - continuano a essere maggiormente concorrenziali rispetto alla sanità pubblica. Per questa assurdità, molti cittadini hanno già protestato. Il costo di diversi esami del sangue a carico degli utenti dal Servizio sanitario regionale è, infatti, più alto rispetto a quello praticato per gli stessi accertamenti da alcuni laboratori privati.

"Non possiamo, inoltre, trascurare il fatto che la quota aggiuntiva sulle ricette (il cosiddetto super ticket) è stato rimodulato dalla Giunta Serracchiani appena lo scorso anno, esentando dal suo pagamento solo le famiglie meno abbienti, a fronte degli obiettivi di mandato dell'Esecutivo regionale che prevedevano la sua abolizione totale.

"A peggiorare il quadro, la chiusura di diversi ambulatori e centri prelievo pubblici che hanno portato un evidente vantaggio al settore privato. Ben il 70% dei cittadini del Friuli Venezia Giulia, come evidenziato dal Rapporto Crea 2016, è già costretto a ricorrere a prestazioni non rimborsate dal Sistema sanitario regionale, con un costo pro capite superiore alla media nazionale.

"Come se non bastasse, la Regione registra anche la maggior percentuale di nuove rinunce alle spese sanitarie per motivi economici, rispetto alla media del Nord-Est.

"La scusa dell'attesa del tariffario nazionale per rimodulare le tariffe, avanzata in Aula dall'assessore Telesca, è debolissima - chiosa Ussai -. La Giunta regionale deve attivarsi subito per invertire questa preoccupante tendenza che favorisce la sanità privata. Visto che si parla sempre di eliminare i doppioni, non vorremmo che questa maggioranza si sia posta l'obiettivo di sacrificare la sanità pubblica, percepita ormai come un fastidioso doppione di quella privata".