M5S: Dal Zovo su distacco un dipendente dall'Avvocatura Regione
(ACON) Trieste, 1 feb - COM/AB - "Nonostante fosse presente, la
presidente Serracchiani anche questa mattina, come sempre ha
delegato i suoi assessori a replicare alle interrogazioni a
risposta immediata. Per rispondere alla nostra interrogazione
sull'annullamento, da parte del Tar, del decreto del direttore
generale con il quale era stato disposto il distacco di una
dipendente che lavorava per l'Avvocatura, ha scelto l'assessore
Gianni Torrenti, che ringraziamo per essere sempre disponibile.
Riteniamo però grave la risposta che ci è stata data. Il povero e
imbarazzato assessore ha risposto, infatti, affermando che
l'Avvocatura ha poco personale ed è per quello che si ricorre ad
affidamenti esterni per difendere la Regione. Ma allora perché,
pur nella consapevolezza che manca personale, si dispone lo
spostamento di un avvocato, dalla stessa Avvocatura alla
Segreteria particolare della presidente Serracchiani?"
A chiederlo è stata la consigliera regionale del MoVimento 5
Stelle Ilaria Dal Zovo.
"Questo spostamento, doveva garantire alla presidente, - come ha
confermato lo stesso Torrenti - in modo continuativo e con piena
disponibilità di tempo la consulenza legale sulle pratiche legali
collegate anche all'attività commissariale della presidente del
Friuli Venezia Giulia. Uno spostamento, imposto dall'alto senza
interpellare l'Avvocatura e senza valutare minimamente le
ripercussioni, che giustamente è stato impugnato dallo stesso
dirigente che guida questa struttura".
"Gli atti che riguardano l'organizzazione, devono efficientare la
macchina amministrativa della Regione e non certo arrecare un
pregiudizio al suo funzionamento. Questo atto, invece, ha
influito in maniera pregiudizievole sull'assetto
organizzativo/gestionale dell'Avvocatura della Regione e ha leso
le prerogative organizzative di spettanza dell'avvocato capo, il
quale è stato privato del potere di disporre, sotto la propria
responsabilità e in assoluta autonomia, l'assegnazione delle
diverse pratiche, anche consultive, agli avvocati in forza alla
struttura".
"Con questo spostamento la presidente intendeva far svolgere una
attività di consulenza legale - ricordiamo - di competenza
dell'Avvocatura regionale a un ufficio diverso da quello legale.
Una circostanza aggravata dal fatto che recentemente l'Esecutivo
regionale, sempre su proposta della presidente, ha scelto di
affiancare alla difesa istituzionale assicurata dall'Avvocatura
della Regione un professionista esterno per la costituzione in
giudizio avanti al Tribunale di Trieste".
"Osservando queste decisioni è lecito chiedersi quale fiducia
abbia Debora Serracchiani nei confronti dell'Avvocatura, una
struttura istituita in modo specifico per la trattazione
esclusiva e stabile degli affari legali del'ente. E soprattutto,
quale fiducia ha nei confronti dell'avvocato capo che deve
coordinare e assicurare unità di indirizzo all'attività
consultiva di spettanza dell'Avvocatura regionale a favore della
presidenza della Regione".
"Ciliegina sulla torta, l'aspetto economico della faccenda. Non
possiamo infatti trascurare il pregiudizio economico derivato
alla Regione visto che l'Amministrazione sarà tenuta a rimborsare
al ricorrente il contributo unificato nella misura versata. Ora
la Giunta ha disposto di impugnare la sentenza. Vedremo -
conclude Ilaria Dal Zovo - se il Consiglio di Stato darà ragione
o meno alla presidente".