FI: Novelli, a casa i richiedenti asilo che spacciano droga
(ACON) Trieste, 4 feb - COM/AB - "E' inconcepibile che persone
che arrivano in Italia e vengono accolte e mantenute (vitto,
alloggio e altro, come previsto dalle leggi) anche se non
provengono da Paesi in guerra poi mettano su una rete di spaccio
di droga destinata ai ragazzi che frequentano le nostre scuole.
E' ora di cambiare le regole dell'accoglienza, perché non è più
accettabile che ci chiede asilo nel nostro Paese poi venga qui a
delinquere".
Ad affermarlo il consigliere regionale di Forza Italia Roberto
Novelli dopo l'operazione Afghan Kif portata a termine dal Norm
della Compagnia Carabinieri di Tolmezzo.
"Qualche mese fa - rileva Novelli - un caso analogo di spaccio si
era verificato a Trieste con 11 arresti e anche in quel caso
aveva visto coinvolti richiedenti asilo afghani. Ora la storia si
ripete a Tolmezzo.
E' bene precisare che i responsabili erano tutti ospitati in
strutture alberghiere del FVG a spese dello Stato. Nessuno vuole
fare facili populismi, ma è evidente che se uno viene nel nostro
Paese ed è mantenuto con i nostri soldi deve rispettare le
regole. Anche perché questi ragazzi (sappiamo ormai tutti che
sono uomini giovani e giovanissimi) non fanno niente dalla
mattina alla sera quando, invece, i cittadini italiani devono
lavorare in alcuni casi anche oltre i 70 anni per tirare avanti
la carretta.
Certo, i richiedenti asilo afghani non sono gli unici che
spacciano, ma se vogliono restare in Italia devono rigare dritto.
Da qui le necessità di accelerare i tempi di esame delle domande
di asilo e l'immediata espulsione per chi non è idoneo, o per chi
viola la legge".
"Un discorso a parte vale per la diffusione delle droghe nelle
scuole. Il messaggio che diamo ai nostri giovani, sempre più
sfiduciati verso le Istituzioni e con un bisogno primario di
punti di riferimento valoriali non può, però, essere quello del
tutto è lecito. Anche la Regione deve dimostrare che ci crede -
conclude Novelli - e oltre al piano della prevenzione che poco
dice sulle sostanze stupefacenti, deve riattivare la legge che
istituisce la Giornata regionale per la lotta alla droga che,
inserita in un progetto di informazione e prevenzione coordinato
con le scuole di ogni ordine e grado, potrebbe essere il momento
celebrativo di un percorso che dura l'intero anno scolastico".