FI: Piccin, riconoscere la fibromialgia come cronica e invalidante
(ACON) Trieste, 6 feb - COM/RCM - "Non è accettabile che nel
2017, in un Paese civile, la fibromialgia non sia ancora
riconosciuta come malattia cronica e invalidante, condizione
imprescindibile per garantire assistenza e cura nelle nostre
strutture".
Queste le parole di Mara Piccin, consigliera regionale di Forza
Italia, che ha depositato a settembre dell'anno scorso una
proposta di legge nazionale sul tema, spiegando che "è ora di
passare dalle parole ai fatti. I convegni vanno bene, ma la
Regione non può rimanere indifferente di fronte a tale patologia
che merita estrema attenzione e a cittadini che chiedono
sensibilità da parte delle istituzioni.
"Il 30 settembre 2015 - continua la consigliera azzurra - è stata
presentata da 6.515 cittadini una petizione per il riconoscimento
in Regione di alcune gravi patologie croniche e invalidanti. Ma a
che punto siamo oggi su questo tema?", si chiede la consigliera
pordenonese, estendendo il suo interrogativo all'assessore
regionale alla sanità, Maria Sandra Telesca.
"Il carattere multidisciplinare della fibromialgia - spiega la
consigliera forzista - rappresenta uno dei principali problemi,
in quanto il paziente viene frequentemente sottoposto a cure per
i singoli sintomi, in assenza di una visione globale della
malattia stessa. Questa situazione causa notevoli disagi ai
pazienti, i quali spesso si trovano disorientati se non
addirittura abbandonati a loro stessi.
"La gravità della patologia si comprende anche considerando che,
oltre alla sofferenza causata dal dolore, sintomo fondamentale e
al contempo manifestazione principale si accompagnano altre
problematiche quali ansia e depressione.
"Il dolore cronico costituisce peraltro una delle forme di
sofferenza a più alto costo nei paesi industrializzati. Basti
ricordare che in Europa esso conta almeno 500 milioni di giorni
di lavoro persi ogni anno, con un costo di circa 34 miliardi di
euro".
La consigliera pordenonese conclude: "Auspico che la mia proposta
di legge venga sottoscritta anche dagli altri colleghi di
maggioranza che si dichiarano, a parole, per il suo
riconoscimento quale malattia cronica invalidante e si avvii in
Aula la discussione nelle prossime settimane".