M5S: "L'acqua non si tocca", incontro pubblico a Cervignano
(ACON) Trieste, 7 feb - COM/MPB - "L'acqua non si tocca". È
questo il titolo dell'incontro organizzato dal Gruppo del
MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale che si terrà giovedì 9
febbraio, alle ore 20.30, alla Biblioteca di Cervignano del
Friuli (via Trieste, 33).
Nel corso della serata, aperta a tutti, sono previsti gli
interventi del consigliere regionale del M5S Cristian Sergo e di
Paolo De Toni del Comitato di difesa ambientale della Bassa
friulana.
L'acqua - uno dei temi più sentiti nella Bassa friulana - è un
argomento trattato con molta attenzione dai pentastellati. Si
tratta, infatti, di una risorsa importante che deve rimanere
pubblica, lontana dalle speculazioni del mercato e da gestire in
modo equo e senza sprechi.
Un settore inspiegabilmente trascurato dalla Giunta Serracchiani
e dalla nostra Regione, sia per i ritardi legati all'approvazione
del Piano di Tutela delle Acque - atteso da "soli" 17 anni -, sia
per un aspetto più banale. La struttura che disciplina il
servizio idrico integrato, la gestione delle risorse idriche e la
tutela delle acque da inquinamento non ha una propria sezione nel
sito istituzionale www.regione.fvg.it. E non è raggiungibile
dall'home page.
Stessa sorte è capitata all'Autorità Unica del servizio idrico e
dei rifiuti che per legge doveva esser stata costituita il primo
gennaio 2017 e a distanza di un mese si sa solo che è stata
approvata la bozza di statuto e nulla di più. Non è stato sciolto
nemmeno il nodo riguardante la sede dell'ente.
Tutti aspetti non secondari per dire che la Giunta Serracchiani,
come le precedenti e come molte amministrazioni comunali della
stessa Bassa friulana, hanno sottovalutato tutta una serie di
problemi legati alla risorsa idrica. Dai mancati lavori per gli
allacciamenti alla doppia fognatura, alle varie controversie
sorte negli ultimi 15 anni tra bollette pagate, dovute, non
dovute e soldi incamerati da chi doveva gestire il settore idrico
per fare altro e non le opere necessarie, dagli annunci di
strozzatura dei pozzi artesiani alle difese di facciata, con una
certezza, che a pagare per questa "non-politica" sono sempre e
solo i cittadini.
Di questo si parlerà insieme ai rappresentanti dei comitati per
la difesa delle fontane della Bassa friulana, che da decenni
seguono questa tematica, avendo più volte sollecitato l'Esecutivo
regionale su questi temi, trovando sempre, però, un muro di gomma.