IV Comm: audizione su giardini inquinati di Trieste
(ACON) Trieste, 9 feb - AB - Il problema dell'inquinamento
delle aree verdi di Trieste è stato affrontato in IV Commissione
del Consiglio regionale, presieduta da Vittorino Boem, nel corso
di un'audizione alla quale hanno preso parte l'assessore
regionale Sara Vito, il Comune di Trieste con l'assessore al
territorio e all'urbanistica Luisa Polli, e i tecnici dell'Arpa.
L'assessore Vito ha ripercorso la vicenda, iniziata nel 2016 con
il campionamento e le analisi effettuate dall'Arpa sugli strati
superficiali di terreno di alcune aree urbane verdi per
verificare la presenza o meno di sostanze inquinanti. I risultati
hanno evidenziato il superamento delle CSC, le concentrazioni di
soglia di contaminazione, di alcuni idrocarburi policiclici
aromatici (IPA), così il Comune ha emesso subito due ordinanze
allo scopo di evitare un possibile contatto fisico di questi
elementi con le persone.
Siamo all'interno di una fattispecie giuridica che il codice
ambientale definisce veramente in modo scarso - ha precisato
l'assessore Vito - e un inquinamento diffuso di questo tipo è la
prima volta che viene affrontato. Però la Regione ha istituito
immediatamente un tavolo tecnico al quale ha chiamato a far parte
le migliori competenze possibili e ha approvato un protocollo
operativo per l'elaborazione dei piani di gestione per
l'inquinamento diffuso così da avere parametri di riferimento
certi e attendibili. Ha inoltre stanziato 350.000 euro per il
Comune di Trieste per la realizzazione degli interventi necessari.
Comune di Trieste che - ha quindi precisato l'assessore Polli - a
seguito delle ordinanze ha eseguito interventi quali la posa di
cartelli informativi, la chiusura dell'accesso alle aree a verde,
mantenendo accessibili tutte le aree lastricate o non interessate
dall'ordinanza in quanto superfici non direttamente esposte.
Successivamente sono state messe in sicurezza le aree inquinate
con un transennamento, l'abbattimento di alberature pericolose,
la spalcatura di rami secchi e pericolanti, la pulizia e lo
sfalcio delle superfici prative, il ricarico della ghiaia delle
aree gioco, la riparazione dell'impianto di irrigazione del
giardino De Tommasini, con un costo per il Comune di 100.000 euro.
Il tavolo tecnico si è già riunito cinque volte, ha informato
l'Arpa, che dal canto suo ha adottato specifici modi operativi
per le 12 situazioni che hanno interessato altrettante aree
verdi, tra le quali piazzale Rosmini, la pineta Miniussi di via
Servola, il giardino comunale De Tommasini di via Giulia, la
scuola dell'infanzia Don Dario Chalvien di via Svevo e la scuola
elementare Biagio Marin di via Praga.
Al momento non sono state individuate sorgenti puntuali di
contaminazione del suolo perché non siamo in presenza di una
situazione omogenea e perché le potenziali fonti sono diverse, il
che richiede ulteriori approfondimenti.
Ciò che è importante - ha chiosato l'assessore Vito - è che il
problema sia stato affrontato tempestivamente, che siano stati
messi in campo subito tutti gli interventi necessari, che la
situazione venga costantemente monitorata e tenuta sotto
controllo, e che il tavolo tecnico continui in modo proficuo il
suo lavoro.
(foto, immagini tv)